Elfyn Evans vince in Svezia (Copyright Jaanus Ree / RedBull Content Pool)

Elfyn Evans e Scott Martin su Toyota Yaris WRC vincono il Rally di Svezia. Per il gallese si tratta della seconda vittoria in carriera nel WRC dopo il trionfo in Galles datato 2017. Evans diventa il quinto pilota non-nordico a vincere questo evento.

TOYOTA CORSARA – In quella che passerà alla storia come l’edizione più controversa di questa gara, tra chilometraggi dimezzati e dubbi vari sulla disputa dell’evento stesso provenienti sia dai piloti che dai vertici della FIA, Toyota dimostra di essere l’auto da battere. Lo fa con un protagonista diverso, forse sottovalutato, ma che al momento è il migliore interprete della vettura giappo-finlandese. Evans vince e convince, dimostrando che Monte-Carlo non è stato un fuoco di paglia. Lo fa sfruttando delle condizioni di fondo che, alla lontana, ricordavano le strade del RAC a lui tanto care e che tre anni fa gli regalarono la vittoria in quella che passò alla storia come la giornata perfetta di M-Sport.

TANAK SECONDOTre Toyota nei primi quattro posti, con il solo Ott Tanak in grado di inserirsi tra le vetture del Gazoo Racing. L’estone è il vincitore morale di questa gara: tornato dopo l’incredibile incidente del Principato, l’iridato in carica ha sfruttato al meglio la posizione di partenza ritrovando subito la fiducia in se stesso, anche se la “magia” che lo ha accompagnato nel biennio Toyota è ancora tutta da costruire in Hyundai. Impossibile fare meglio di così, almeno oggi e contro questa Yaris, in grado di vincere in tre occasioni su quattro qui in Svezia dall’avvento dell’era Plus.

LOTTA FRATICIDAIl terzo gradino del podio è appannaggio di Kalle Rovanpera. Makinen dimostra di averci visto giusto, amalgamando in seno al team una line-up che rappresenta passato, presente e futuro della disciplina. Certo, fa specie vedere un Ogier che sembra non avere ancora trovato il pieno feeling con la nuova macchina. Il francese, partito con mezzo secondo di vantaggio nei confronti del compagno di squadra, accusa 3,9″ dallo strepitoso talento classe 2000, al primo podio mondiale della sua carriera e al primo successo in una Power-StageRovanpera è un predestinato, lo si intuiva quando guidava a 8 anni, lo conferma oggi che di anni ne ha 19, già pronto a giocarsi le posizioni che contano senza nessun tipo di timore reverenziale. Vi ricordate, nel 2009, chi si presentò alla stessa maniera tra i “grandi” a bordo di una Citroen C4 WRC? Esatto, proprio quello con il #17 sulle fiancate.

LAPPI QUINTO – Esapekka Lappi è il primo degli altri. Il pilota M-Sport resiste al ritorno del trionfatore di Monte-Carlo Thierry Neuville, partito tra enormi dubbi sulla reale disputa della gara. Il belga rosicchia 3,1″ al pilota M-Sport, non sufficienti a guadagnare la posizione. Il settimo posto è della terza Hyundai di Craig Breen.

L’ottavo posto assoluto è di Teemu Suninen, la cui mediocrità di prestazione è a tratti inspiegabile per lo stesso pilota finlandese. Servirà cambiare decisamente rotta per puntare alla riconferma tra i grandi. Takamoto Katsuta chiude nono assoluto.

WRC2 – Doppietta per Mads Ostberg, che dopo il successo a Monte-Carlo si ripete sulle difficili (se non impossibili) strade svedesi. L’ex WRC vince con 23,4″ di margine nei confronti di Ole Christian Veiby. Pontus Tidemand è terzo assoluto.

WRC3 – Jari Huttunen ce l’ha fatta! Il pilota Hyundai, che partiva con 3,4″ di vantaggio nei confronti di Emil Lindholm, è riusciuto a fare meglio del connazionale e portare a casa la vittoria in questa Categoria.  Decimo posto assoluto per il finlandese, migliore dei piloti partiti con vetture di Classe R5. Oliver Solberg, terzo alla fine della giornata di ieri, accusa 1’53” di ritardo nella Power-Stage, perdendo il podio nei confronti di Johan Kristoffersson e vedendosi superato anche da Eerik Pietarinen.

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