Sebastien Ogier e Julien Ingrassia, sul palco di Monaco (Jaanus Ree / RedBull Content Pool)

Il 2019 verrà ricordato come l’anno in cui la sua striscia vincente di 6 titoli mondiali è stata interrotta dall’inarrivabile Ott Tanak. Nel 2020 Sebastien Ogier è costretto a registrare un altro stop: la fine dei 6 successi consecutivi ottenuti al Rally Monte-Carlo, per mano di Thierry Neuville.

FRUSTRANTE NON RIPETERCI – Alla sua prima gara ufficiale a bordo della nuova Toyota Yaris, il campione di Gap ha dovuto arrendersi di fronte al belga, che si è preso la sua rivincita dopo la sconfitta sul filo di lana patita la scorsa stagione, quando fu Ogier a prevalere con un margine di soli 2,2″. “C’è un leggero disappunto nel vedere concludersi la nostra striscia di vittorie consecutive nel Principato. E’ frustrante quando non riesco a concludere Monte-Carlo sul gradino più alto del podio.

BUONA LA “PRIMA” – Non tutto da buttare comunque, il suo esordio con i colori Toyota Gazoo Racing, sul sedile di quella macchina a lungo inseguita nel corso della scorsa stagione. “Aver conquistato 22 punti nel primo weekend con Toyota è un risultato promettente, ci fa ben sperare per il prosieguo della stagione. L’atmosfera all’interno del team è buona e le sensazioni che ho avuto al volante sono positive. Il potenziale della Yaris WRC è innegabile.

NON HO OSATO – Ogier cerca di spiegare il motivo per il quale al “Monte” non è riuscito a dare il meglio di sé: “Conosciamo ancora poco la macchina, cosa che non ci ha permesso di lasciarci andare maggiormente nelle difficili condizioni di questa gara ed assumerci maggiori rischi. Non sono un pilota che forza le cose quando non me le sento fino in fondo, mi sono sempre comportato così nel corso della mia carriera. In alcuni momenti del rally sentivo di avere un ottimo passo ma altre volte meno, è proprio in questi frangenti che ho evitato di prendere rischi.

NEUVILLE HA VINTO PERCHE’… – Proprio quanto spiegato poco sopra è, secondo Ogier, il motivo per il quale Neuville è riuscito a portare a casa la vittoria: “Thierry ha staccato ottimi tempi, ma si è preso molti più rischi di noi. Ha dovuto spingere al limite per ottenere questo risultato. Il fatto che Domenica si sia ritrovato sulla Power-Stage con un cerchione rotto, significa che ha avuto un impatto contro il muro da qualche parte.

OCCHIO A EVANSOltre ai “soliti” rivali per il titolo Neuville e Tanak (pronto a riscattarsi dopo la terribile uscita di strada a Monte-Carlo), Ogier dovrà guardarsi bene le spalle da Elfyn Evans. Il suo compagno di squadra si è dimostrato molto a suo agio sulla Yaris, non nascondendo i suoi propositi di vittoria: “Ora sappiamo che possiamo vincere ovunque, già l’anno scorso abbiamo dimostrato di avere un ottimo passo su tutte le superfici. La Yaris è una macchina molto buona, anche se dobbiamo dimostrare la stessa velocità e fiducia anche negli eventi su sterrato, che sono una parte fondamentale del mondiale.

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