Il pilota di Povegliano si rende protagonista di un’uscita di strada che, danneggiando irreparabilmente il parabrezza, lo costringe ad alzare bandiera bianca in anticipo.

Povegliano (TV), 26 Febbraio 2020 – Un Rally della Val d’Orcia da dimenticare in fretta per Andrea Sandrin, il quale rientra dal fine settimana con un bottino decisamente magro.
Al via del secondo impegno personale nell’ambito del Raceday Rally Terra, dopo aver brillato in un Prealpi Master Show corso in condizioni meteo al limite della praticabilità, il pilota di Povegliano attendeva con ansia l’appuntamento con le prove speciali dell’entroterra toscano, quelle stesse strade che hanno reso celebre l’Italia, nel mondo dei rally, a livello planetario.
Seppur si trattasse di una sorta di nuovo esordio, per via della conformazione di uno sterrato ben diverso dal suo predecessore, il trevigiano otteneva importanti riscontri dai primi chilometri percorsi allo shakedown, sulla Peugeot 207 Super 2000 fornita da Ferrari Motor Team.
Supportato da Xmotors ed affiancato da Manuel Menegon, alle note, Sandrin partiva motivato.

“Non vedevo l’ora di tornare a correre in questi posti magici” – racconta Sandrin – “perchè questi sterrati sono unici al mondo. Qui hanno corso tutti i campioni, a livello mondiale, del nostro sport ed avevo davvero tanta voglia di tornare al volante. Durante lo shakedown è andato tutto bene. La vettura rispondeva come piace a me ed il feeling con Manuel, in abitacolo, era già ad un buon livello. Siamo partiti certi di poterci giocare la vittoria di classe.”

Ambizioni che, purtroppo, venivano pesantemente ridimensionate già sul primo tratto cronometrato in programma, quello di “San Casciano dei Bagni”, dove Sandrin si rendeva autore di un capottamento, fortunatamente senza conseguenze per l’equipaggio.
Con la tenacia di un vero campione, con la Peugeot 207 Super 2000 ammaccata e senza parabrezza, il trevigiano cercava di proseguire, prima di essere fermato dai commissari di gara.

“Un mio errore di stesura di una nota si è rivelato fatale” – aggiunge Sandrin – “perchè, durante le ricognizioni, non ho visto un fossetto che, alla fine, ci ha fatto uscire di strada. La vettura, a parte qualche lamiera storta, era impeccabile e poteva tranquillamente continuare la gara. Abbiamo quindi cercato di continuare, sperando di trovare un parabrezza che ci permettesse di ripartire. Conosciamo i regolamenti e, quando i commissari ci han visto senza vetro anteriore, non potendolo riparare, ci han escluso dalla gara. Un peccato, tanta amarezza. Ci tenevo a fare chilometri, divertendomi, su queste splendide speciali. Pazienza, a volte va anche così.”

Nonostante la situazione di campionato possa risultare ormai compromessa, assenza al Marche e ritiro al Val d’Orcia, Sandrin non molla e si dimostra deciso a prendere il via del prossimo Rally Città di Arezzo, Crete Senesi e Valtiberina, in programma per fine Marzo.

“Valuteremo con Xmotors e Ferrari Motor Team cosa fare” – conclude Sandrin – “ma è certo che ci piacerebbe molto poter essere al via del Valtiberina, un’altra gara dal contesto magico.”

Ufficio Stampa: Fabrizio Handel

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