Il Campionato del Mondo 1995 ha rappresentato per Colin McRae l’apice della sua carriera. Lo scozzese, a bordo della Subaru Impreza Gruppo A, diventò il più giovane nella storia a vincere il titolo mondiale con i suoi 27 anni e 109 giorni, un record ancora oggi ineguagliato.

La stagione ’95 comprendeva 8 eventi totali, il mondiale della svolta sia per lui che per Subaru, in grado di aggiudicarsi il primo titolo costruttori della sua storia, a cui si aggiunsero altri due allori, nel 1996 e 1997.

MONTECARLO – Il mondiale si aprì nel Principato, dove fu il compagno di squadra Carlos Sainz ad ottenere la vittoria, davanti alla Ford Escort di Francois Delecour (vincitore l’anno prima) e alla Toyota Celica del 4 volte iridato Juha Kankkunen. La gara di Colin fu una gara “alla McRae”. In un rally mai realmente amato fino in fondo, il britannico si impose nella prova di apertura, ma perse oltre due minuti per un’uscita di strada nel corso della seconda speciale. McRae riuscì a recuperare posizioni, issandosi fino al sesto posto assoluto, ma nel corso della mitica prova del Sisteron, lo scozzese uscì nuovamente di strada, mettendo la parola fine alla sua avventura a Montecarlo.

SVEZIASulle bianche ed innevate strade scandinave, l’umore di McRae al termine della gara era di ben altra gradazione: tendente al nero. Questa volta non fu un suo errore ad estrometterlo dalla gara, bensì un cedimento al motore che colpì non solo la vettura #4, ma anche quella di Carlos Sainz. La vittoria andò a Kenneth Eriksson su Mitsubishi Lancer, davanti alla vettura gemella di Tommi Makinen e alla Celica di Thomas Radstrom. Con quel risultato, il futuro 4 volte campione Makinen volò in testa al mondiale, con ben 25 punti di vantaggio nei confronti di McRae, ancora fermo al palo.

PORTOGALLO – Terzo appuntamento mondiale e primi punti iridati per Colin. Il terzo posto risollevò il morale dello scozzese, anche se la contemporanea vittoria di Carlos Sainz, che passò in testa al mondiale, parve essere un segnale molto forte, almeno in quel momento, su chi fosse il cavallo su cui puntare in seno al team giapponese. La piazza d’onore di Kankkunen con la Toyota Celica garantì all’ex pilota Peugeot e Lancia il secondo posto provvisorio nel mondiale piloti.

CORSICA – Al Tour De Corse furono gli specialisti dell’asfalto a farla da padrone. Didier Auriol e la sua imprendibile Celica ottennero la prima vittoria di stagione per il team Toyota, davanti a Delecour e al nostro Andrea Aghini su Mitsubishi Lancer. Con il quarto posto, il Matador Sainz rinforzò la sua leadership in classifica, mentre McRae si dovette accontentare del quinto posto assoluto. Giunti al giro di boa del campionato, Sainz poteva vantare un vantaggio di 30 punti nei confronti del suo compagno di squadra, ma le cose, fino a quel momento sfavorevoli per lo scozzese, cominciarono a girare in suo favore.

NUOVA ZELANDA – Alla vigilia della trasferta oceanica, Carlos Sainz ebbe un incidente in bicicletta che lo costrinse a dare forfait per il quinto appuntamento stagionale. Colin McRae sfruttò al meglio il “regalo” confezionatogli dal compagno di squadra, in quella che è senza dubbio una delle gare più amate dallo scozzese, dove ottenne il primo successo in carriera nel WRC. Prima affermazione in stagione, davanti alle due Toyota di Auriol e Kankkunen, con il francese iridato in carica che si portò in testa al mondiale.

(L-R) Derek Ringer (GBR) and Colin McRae (GBR) Subaru, celebrate on the podium.
FIA World Rally Championship, Rd5, Rally of New Zealand, Auckland, New Zealand, 27-30 July 1995.
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AUSTRALIA Nella terra Down Under, il ritorno di Sainz fu poco fortunato. La gara dello spagnolo durò appena 10 prove, quando un problema al radiatore della sua Impreza lo costrinsero ad un mesto ritiro. McRae concluse la caccia nei confronti del compagno di squadra e, mentre la gara veniva vinta da Kenneth Eriksson, al suo secondo successo stagionale, Colin conquistò la piazza d’onore e quei 15 punti necessari a scavalcare Sainz nel mondiale (55 contro 50 dello spagnolo). Kankkunen, con il terzo posto, assunse il comando della classifica piloti, pregustando il possibile quinto mondiale della sua carriera. Non sapeva ancora che da li a poco tutto sarebbe cambiato, per sempre.

CATALUNYAIl Rally di Spagna 1995 meriterebbe un capitolo a parte. Una gara che ha segnato non solo gli equilibri all’interno di Subaru, ma anche uno tra i peggiori capitoli del mondiale rally nella storia recente. La prima giornata di gara fu un monologo Toyota, con Kankkunen imprendibile per chiunque. Sainz e McRae non riuscirono a tenere il ritmo imposto dal finlandese, almeno fino alla prova numero 16, quando KKK uscì rovinosamente di strada. Sainz assunse quindi il comando delle operazioni, ma alle sue spalle McRae dimostrò di averne di più. David Richards impose però ai due piloti di mantenere la propria posizione dando priorità al campionato costruttori, una decisione che Colin non riuscì mai a digerire. Lo scozzese continuò a spingere ignorando l’ordine imposto dal caposquadra, facendo diventare celebre la scena in cui John Spiller e Nigel Riddle si lanciarono in mezzo alla strada per costringere McRae a rallentare. Richards dovette usare le maniere forti, minacciando il licenziamento al suo protetto per la stagione 1996, mentre il padre Jimmy convinse un riluttante Colin a timbrare in ritardo all’ultimo controllo orario, subendo una penalità che regalò la vittoria a Sainz. Fu la fine del rapporto di convivenza McRae-Sainz, che sfociò nell’addio a Subaru da parte dello spagnolo ed il successivo approdo in Ford.

In tutto questo, Toyota finì nell’occhio del ciclone per uno stratagemma, la famosa flangia scorrevole che garantiva un maggiore afflusso d’aria nel turbo della Celica, scoperto proprio nel corso di quella gara e severamente punito. Kankkunen e Auriol persero tutti i punti conquistati fino in quel momento, mentre Toyota fu squalificata per l’intera stagione 1996.

GRAN BRETAGNA Con Toyota fuori dai giochi, il titolo mondiale si ridusse a una lotta a due McRae-Sainz, appaiati a quota 70 punti. Senza più ordini di squadra, i due piloti furono liberi di giocarsi il titolo ad armi pari. McRae chiuse la prima giornata di gara davanti a Sainz, rispettivamente al terzo e quarto posto assoluto. Nel corso della seconda giornata la situazione si ribaltò a favore dello spagnolo, a causa di una foratura che fece perdere molto tempo al beniamino di casa. Colin, prova dopo prova e con il supporto del numeroso pubblico presente a bordo strada a fargli il tifo, recuperò tutto lo svantaggio, riprendendosi la testa della classifica e vincendo la gara con 36″ di vantaggio nei confronti di Sainz, per quello che è stato l’unico titolo mondiale della sua carriera. Subaru vinse il costruttori ai danni di Mitsubishi, festeggiando il termine di una stagione irripetibile con una fantastica tripletta: il terzo gradino del podio fu appannaggio di un altro giovane britannico che da li a poco avrebbe fatto parlare di se, Richard Burns.

McRae – Sainz, una rivalità che segnò il mondiale 1995

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