foto tratta da Motorcanalsbalil

Ninni Russo, nominato all’inizio del ’79 direttore sportivo squadra corse rally del Gruppo torinese, ricorda: … Il Reparto Corse Fiat Abarth era formato da una grande famiglia che aveva un solo scopo: vincere o quantomeno fare il massimo possibile per raggiungere questo traguardo.  Ed è grazie a questo clima che anche le situazioni più complicate venivano risolte quasi sempre senza grandi drammi. A proposito di situazioni complicate ricordo con piacere un episodio che non dimenticherò mai. Sanremo 1982. Siamo nell’Hotel che ospitava la squadra quando il portiere dell’Hotel mi dice: «Sig. Russo c’è al telefono il Commendatore Ferrari che chiede di lei».

Pensando a uno scherzo organizzato da quei buontemponi dei miei piloti d’accordo con il portiere, mi avvicino al telefono pronto a ribattere allo scherzo, quando dopo le prime parole mi accorgo che si tratta effettivamente del grande Drake che mi dice: «Russo, cercavo Fiorio ma siccome non c’è parlo con lei perché so che alla fine è lei che se ne deve occupare e poi mi fido di lei perché è Romagnolo».
«Mi dica commendatore», rispondo quasi balbettando.
«Deve dire a Fiorio che dovete correre con un’auto in Costa d’Avorio perché l’ho promesso al presidente della Federazione Sportiva di quel Paese».
All’ingegner Enzo Ferrari rispondo che avrei fatto giungere al più presto a Fiorio la sua comunicazione, ma in cuor mio mi chiedo quale sia stato il motivo di tale promessa. Un dilemma mai chiarito.

Appena vedo Cesare Fiorio gli riferisco la telefonata con Enzo Ferrari. Cesare si allontana. Ritorna dopo un po’ e mi dice: «Hai x milioni di lire, fai come ti pare, ma devi assolutamente iscrivere una delle nostre auto al Rally Costa d’Avorio». In poche ore, la partenza del rally ivoriano era in programma tre settimane dopo il Rally di Sanremo, organizzo l’impegnativa trasferta in Africa. Così, a fine ottobre siamo al via del Marlboro Rallye Cote d’Ivoire con la Lancia 037 condotta dall’equipaggio Vudafieri/Perissinot. Questo era lo spirito e la filosofia della squadra: non esistevano cose impossibili.

Ninni Russo

(dal libro “Rally ’70. Una storia, tante storie” – www.repartocorselancia.com/negozio)

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