Nella storia dei Rally fa parte anche un Rally particolare, la cui prima edizione si svolse nel 1969 con il nome di Rally Bandama, una gara unica, massacrante e, come il Safari, si svolgeva in Africa anche se era molto differente dalla gara kenyota.

Il Rally Bandama disputa le prime otto edizioni come gara Marathon,  e già negli ultimi anni vi partecipavano piloti e case ufficiali fintanto che dal 1977, alla nona edizione, la gara diventa valida per il campionato del mondo piloti (e non costruttori).

Dal 1977 al nome Rally Bandama si aggiunge “Cote d’Ivoire” , Costa d’Avorio, la nazione che ospitava la gara. Il primo vincitore è il britannico Andrew Cowan (Mitsubishi Lancer), che verrà seguito dalla vittoria di Nicolas (Peugeot 504). Dal 1979 la gara diventa parte integrante del mondiale, dunque valida sia per i piloti quanto per i costruttori, vince subito  Mikkola (Mercedes 450), poi Waldegaard (Mercedes 500), Salonen (Datsun Violet), Rohrl (Opel Ascona 400), ancora Waldegaard (Toyota Celica), Blomqvist (Audi 4), Kankkunen (Toyota Celica), Waldegaard (Toyota Celica) concede il tris, poi a sorpresa Kenneth Eriksson su VW Golf della VW Motorsport, anche grazie ai ritiri della Toyota ufficiali e da li in poi la gara, nonostante la validità massima, venne snobbata dai team ufficiali e iniziarono a vincere piloti meno conosciuti.

Ci occuperemo quindi del triennio 1988, 1989 e 1990 quando a vincere furono tre piloti francesi e per tutti e tre fu la loro unica vittoria mondiale, parliamo di Alain Ambrosino, francese di nascita ma di nazionalità ivoriana e specialista di questo tipo di gare, vincitore nel 1988. Poi dell’incredibile vittoria di Alain Oreille, il più noto dei tre, vincitore sulla piccola Renault 5 GT Turbo Gr.N nel 1989 e infine di Patrick Tauziac vincitore l’anno successivo sulla Mitsubishi Galant VR4. Il Bandama fece ancora due edizioni mondiali, entrambe vinte dal giapponese Shinozuka (Mitsubishi Galant VR4).

1988

Vincono Alain Ambrosino e Daniel Le Saux, una gara avara di protagonisti in quella edizione. I favoriti della vigilia sono l’Austriaco Rudy Stohl su Audi Coupè Quattro e Alain Ambrosino sulla Nissan 200 SX. Outsider Patrick Tauziac sulla Mitsubishi Starion Turbo ed il belga Pascal Gaban sulla Mazda 323 4WD di gruppo N, a caccia dei punti del titolo Produzione. Presenti gli italiani Antonio Farina-Aldo Cigala (Audi 80 Quattro Gr. A) e Roberto Ambrosoli-Renzo Veronelli sulla Mazda 323 4WD Gr.N del team Mazda Italia.
Alain Ambrosino è al comando, inseguito da Stohl ma il pilota austriaco in un tratto impervio ha un brutto incidente, pensate che a causa del maltempo i soccorsi arriveranno 11 ore dopo, con Rudy Stohl portato all’ospedale di Abidjan. Fu la prima vittoria del nome Nissan in una gara del mondiale, infatti l’ultima vittoria del marchio giapponese era targata Datsun, con la Violet di Metha al Rally Safari del 1982. Da segnalare l’ottimo secondo posto dei belgi Gaban-Lux, il loro scopo era concludere la gara e la 7° posizione di Ambrosoli-Veronelli.

Alain Ambrosino, nel 1986 aveva vinto il Rally del Marocco, ed il Bandama lo vinse nuovamente nel 1996, 1997 e 2010. Campione africano nel 1983 e 1986, aveva infatti la nazionalità ivoriana, fu campione nazionale per tre volte. la curiosità e che è tuttora in attività ma la sua vittoria più importante resterà il Bandama 1988.

1989

Alain Oreille e Gilles Thomonier vinsero l’edizione del 1989. Era impensabile che la piccola Renault 5 GT Turbo potesse vincere una competizione del genere ma il francese fece bene i conti e grazie a quell’impresa si aggiudicò il mondiale produzione in quella stagione.
La gara non vedeva nomi di prestigio ma i favoriti erano altri, Ambrosino (Nissan 200 SX), vincitore l’anno prima, Stohl (Audi 90 Quattro) e Tauziac (Mitsubishi Starion Turbo). Outsider Gaban (Lancia Delta Integrale Gr.N), De Mevius (Mazda 323 4WD Gr.N), Trelles (Lancia Delta Integrale Gr.N) e le italiane Paola De Martini con Umberta Gibellini (Audi 90 Quattro Gr.A).
La gara africana non era nei programmi di Oreille, ma gli antagonisti in gruppo N non fecero stagione brillanti per cui, nel corso del campionato e, soprattutto, grazie alla vittoria di classe al Rallye Sanremo fecero cambiare i programmi in Renault , che dopo test specifici, lavorarono giorno e notte sulla vettura per renderla competitiva. Il pilota di Marsiglia, grazie a ricognizioni approfondite si rese subito protagonista, in una gara che non ha aveva grandi nomi al via e seguita da molti ritiri dei pochi pretendenti. La vittoria di Alain e Gilles al Costa d’Avorio corrisponde all’unica vittoria di una vettura gruppo N ad un mondiale Rally. Oreille nel 1987 aveva vinto il Rallye de Garrigues su una Renault 11 e con la validità di campionato europeo e francese ma la vittoria, ed il conseguente titolo mondiale produzione decretarono il 1989 come l’annata magica del pilota transalpino. Al Bandama “89 vinse con oltre 3 ore di vantaggio su Patrick Tauziac, tutti i favoriti si ritirarono e al termine della gara arrivarono solo 7 vetture. Oreille corre tuttora nelle gare storiche.

1990

Patrick Tauziac e Claude Papin, firmano il tris francese nella stagione 1990 a bordo della Mitsubishi Galant VR4. I protagonisti sono sempre gli stessi: Ambrosino (Nissan March Super Turbo), Stohl (Audi 90 Quattro), Shinozuka* (Mitsubishi Galant VR4) e lo stesso Tauziac. Outsider i gruppi N con Oreille (Renault 5 GT Turbo) e Trelles (lancia Delta Integrale). Tauziac nasce a Saigon ma all’età di due anni lascia il Vietnam per il Madagascar per poi trasferirsi in Francia e, successivamente in Costa D’avorio, nello stato africano si appassiona al Motorsport. Dal 1984 partecipa al Rally Cote d’Ivoire i risultati migliorano sino alla vittoria del 1990, quando vince con oltre 1 ora di distacco sull’austriaco Stohl, Oreille e Ambrosino. Per lui anche due titoli nazionali ivoriani nel 1990 e 1991. Tauziac è uno dei piloti meno noti ad aver vinto una gara del mondiale Rally.

*tra pochi giorni uscirà l’articolo sul pilota giapponese Shinozuka

 

 

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