Chi è il pilota, del mondiale Rally, ad aver vinto la gara più difficile? Ma la gara più difficile è quella più massacrante, quella più duratura, quella con il maggior numero e lunghezza di prove speciali o quella con il maggior numero di avversari?

La risposta è difficile e non tutti potremmo avere la stessa opinione ma, a nostro parere, e quella che propone al via il maggior numero di potenziali vincitori. Nel mondiale Rally tutte le gare hanno le loro caratteristiche ed unicità, il Safari, Bandama e Marocco erano difficili e su percorsi lunghi ed accidentati ma non possiamo certo dire che erano difficili da poter vincere, basta guardare l’albo dei vincitori ed il numero ristretto di potenziali campioni per capire che, in determinate condizioni, avrebbe potuto vincere un outsider.

Un esempio: al Safari ha vinto 5 volte Metha, 2 Singh ed una Duncan, e più di una volta su queste vittorie sono apparse grosse nubi di irregolarità, al Bandama si imposero Ambrosino, Tauziac e due volte Shinozuka mentre il plurivittorioso in Marocco e Deschaseaux. Possiamo escludere questi Rally, allora simili ai Raid, e concentrarci sulle classiche gare europee, quelle che vedevano al via tantissimi iscritti e di conseguenza tanti possibili vincitori. Bisogna anche dire che gare come il Tour de Corse, erano gare per specialisti in asfalto e nonostante la durezza e tecnicità della gara il numero dei pretendenti era sempre limitato, discorso differente sulle gare in terra, dove i terraioli erano certamente favoriti ma il numero di marchi automobilistici a poter vincere aumentavano in maniera esponenziale.

Una delle gare che ha proposto un elenco iscritti difficilmente eguagliabile è stato il Lombard RAC Rally del 1976, 203 iscritti e 200 partenti, che per percorso e lunghezza delle prove non fu assolutamente il più duro, nonostante l’alternarsi di fango, pioggia, ghiaccio e nevischio per finire con giornate terse, ma possiamo dire che era una gara durissima da vincere per i protagonisti al via.

Ora vi elencheremo i possibili vincitori di quella gara, un numero incredibile. La Ford era favorita della gara, schierava gli ufficiali Makinen e Clark ma anche Lampinen, Vatanen, Brookes, Fowkes, Coleman, Airrikala e Waldegaard (con il #32) ed il campione americano Buffum, per la Fiat c’erano Alen, Verini e Bacchelli, la nuova Saab correva con Blomqvist, Eklund ed il campione canadese Perusse, tutti ufficiali, la Toyota con Mikkola, Andersson e Therier, c’erano anche due Lancia Stratos per Munari (matematicamente campione del mondo) e Walfridsson, l’Opel aveva Rohrl, Kullang, Aaltonen e Fall, due Triumph per Pond e Culcheth, la Chrysler aveva Sclater senza contare la Datsun con Dawson, la nuova Alpine A310 per Ragnotti e la debuttante Vauxhall Chevette per Sparrow. Questi elencati sono 31 nomi, ma di questi, per varie ragioni, 25 avrebbero anche potuto vincere.

La gara parte subito con una tragedia, il campione tedesco Schewe (Porsche 911) arriva lungo ad un bivio e travolge degli spettatori ai margini della via di fuga, una povera ragazza 19enne morirà per i traumi in tarda serata. Le Ford Escort, favorita, prende subito la testa con Airrikala e Brookes, successivamente con Airrikala e Clark, con Blomqvist, Munari e Coleman al termine della prima tappa. La Ford era dal 1972 che vinceva ininterrottamente la gara (Makinen tre volte ed una Clark), da qui il ruolo di favorito ed infatti piazzava tre auto nelle prime cinque posizioni dopo la prima tappa.

Tra i vari ritiri di alcuni tra i favoriti, nella parte finale della gara il dominatore Airrikala incappava in un ritardo ad un C.O. e conseguente squalifica, il finlandese, che però aveva corso nel campionato britannico proseguiva fino ad un ritiro, per guasto meccanico, durante un trasferimento, arriva così la vittoria di Roger Clark e Stuart Pegg, che anticipano di 4’37” la Saab 99 di Blomqvist, di 5’29” la Ford Escort di Waldegaard, di 6’23” del nostro Sandro Munari su Stratos  mentre quinto assoluto arriva la Toyota Corolla di Ove Andersson che precede di soli 5″ l’altra Escort di Billy Coleman.

Pensate che la Ford Escort vincerà sino al 1979, ovvero 8 edizioni consecutive al Lombard Rac Rally, ci volle la Talbot Lotus di Toivonen a fermare Mikkola (Ford) nel 1981. La Ford tornà a rivincere il Rac nel 2006 grazie a Gronholm sulla Ford Focus WRC.

Per Roger Clark fu l’unica vittoria nel WRC della sua carriera, infatti il successo del 1972 non aveva ancora il campionato del mondo Rally. Nella sua carriera, quasi esclusivamente legata al marchio Ford, anche le vittoria al Rally di Scozia sulla Cortina nel 1964,1965 e 1967 campione della Gran Bretagna per la prima volta nel lontano 1965, nel 1968 sulla nuova Escort vince in Irlanda, Scozia al TulpenRally olandese ed il duro Acropolis. Nel 1971 riesce a vincere il Manx, nel 1972 un dominio assoluto in Gran Bretagna, dove si laurea nuovamente campione, vince, tra gli altri: Jim Clark Rally, Granite, Manx ed il RAC, nel 1973 riesce addirittura a fare il tris vincendo Granite, Welsh, Scozia, Jim Clark, il 1975 lo vede per la quarta volta campione britannico, nel 1976 la sua vittoria più importante al Lombard Rac, nel 1978 e 1980 vince a Cipro.

Roger Clark è morto il 12 Gennaio del 1998 a soli 59 anni.

 

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