Ott Tanak, inizio di stagione sfortunato per lui (Copyright Jaanus Ree / RedBull Content Pool)

Ott, come stai?
“Tutto è andato bene, grazie. In questo periodo ci siamo impegnati molto e non abbiamo avuto motivo di lamentarci. Il tempo è stato bello e abbiamo avuto molte cose per tenerci occupati. Abbiamo una vasta area nella foresta che ha richiesto un po’ di lavoro, oltre a fare cose in giardino”.

Come hai affrontato il tutto senza rally?
“Mi è mancato davvero tanto. Ad essere sincero, mi sono perso così tanto che ho comprato un simulatore. Ci ho provato un paio di volte, ma non è la stessa cosa e non mi piace, diverso da quello che di solito siamo in grado di fare nelle foreste. È diverso anche quando non lavori insieme al team su base giornaliera. Niente corrisponde al brivido di indossare l’elmetto e all’eccitazione dei rally”.

In quale altro modo hai passato il tempo?
“La pausa in realtà non è poi così male. Sono stato in grado di vedere cosa succede nella vita di tutti i giorni, in privato con la mia famiglia. Il rally occupa tanto tempo, quindi non abbiamo molto tempo libero. Dobbiamo trovare una soluzione in cui possiamo correre senza viaggiare. Quindi, puoi semplicemente fare clic con le dita ed essere da qualche altra parte, Portogallo, Spagna, ovunque sia il rally! ”.

Cosa pensi se guardi indietro alle tue prime gare con Hyundai Motorsport?
“In un certo senso, l’inizio con Hyundai Motorsport è stato migliore di quanto mi aspettassi. Sappiamo tutti che Thierry è nella squadra da molto tempo. È stato il pilota di punta. Entrare in un ambiente del genere non ti aspetti lo stesso tipo di attenzione, ma questa squadra è maturata e ha iniziato ad essere molto forte negli ultimi anni. Sono stato positivamente sorpreso dall’approccio e credo che questo mostrerà risultati quando torneremo dalla pausa. Se hai un buon rapporto con la squadra, ti ripagherà sempre”.

Sei rimasto in contatto con i membri del team?
“Siamo stati in stretto contatto, con Andrea, con gli ingegneri. Abbiamo avuto la possibilità di guardare ai rally d’apertura, per raccogliere un po’ più d’esperienza e imparare per il futuro. A volte sono stato in contatto con Martin (Järveoja, copilota n.d.r.). È un ragazzo che vedo ogni giorno da tre anni di seguito. Si sta godendo il tempo a casa ma gli mancano i rally tanto quanto me. Siamo tutti pronti per ripartire”.

Ci sono manifestazioni che ti mancano particolarmente?
“Uno dei miei rally preferiti è la Nuova Zelanda, a cui speravo di prendere parte quest’anno. Non siamo sicuri se ciò accada o no. L’altra che mi piace davvero è la Polonia, che ovviamente non è più nel calendario. La Finlandia è quella ancora in programma che mi piace molto; non è difficile per la macchina o le gomme, è solo difficile per i piloti. Atterri, sei di nuovo in aria, devi essere nella posizione giusta alla giusta velocità”.

Qualche messaggio finale?
“Tutti abbiamo dovuto dare la priorità alla sicurezza rimanendo a casa, ma allo stesso tempo abbiamo continuato a spronarci. Abbiamo imparato molto e quando ricominceremo di nuovo, saremo più in forma e pronti ad attaccare”.

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