foto di Antonio c

Il primo rally in Europa dopo lo stop causato dell’emergenza COVID-19 vedrà al via 107 equipaggi, di cui 97 con vetture moderne e 10 con auto storiche. Sono i numeri del Rally Internazionale del Casentino, che nel 2020 taglia il traguardo delle quaranta edizioni. Numeri con cui la Scuderia Etruria manda un messaggio forte a tutto il mondo rallystico: ripartire in sicurezza con un evento che non rinunci alla qualità è possibile.

 

Il “Casentino” si farà, ma a “porte chiuse”

 

Il pubblico non ci sarà. Una scelta dolorosa, quanto inevitabile, per tutelare i partecipanti, gli addetti ai lavori, ma anche per salvaguardare la salute degli appassionati. Niente spettatori alla partenza e all’arrivo, né al palco assistenza e neppure sulle prove speciali.

Chi vuole bene a questo sport deve restare a casa – commenta Loriano Norcini, presidente di Scuderia Etruria Sport – è stato fatto uno sforzo senza precedenti per organizzare questa manifestazione e abbiamo bisogno della collaborazione di tutti. Da parte delle istituzioni c’è stata grande apertura: oltre ai rappresentati di Prefettura e Questura e di tutte le forze dell’ordine – Polizia, Carabinieri, Polizia Provinciale, Guardia di Finanza – al tavolo tecnico che abbiamo fatto per l’evento tutti hanno mostrato la stessa disponibilità, per questo dobbiamo ripagare la loro fiducia. Anche gli enti territoriali hanno capito l’importanza della ricaduta positiva sul Casentino a livello economico e ci hanno aiutato, il mio grazie va quindi all’Unione dei Comuni e a tutti i Sindaci dei Comuni coinvolti. Da parte nostra – conclude Norcini – ci sarà il massimo impegno per vigilare sul rispetto delle regole. La Scuderia Etruria si avvarrà della collaborazione di una agenzia di Stewart, i cui addetti controlleranno tutti gli accessi alle prove speciali, ma sarà fondamentale il buon senso delle persone”.

Novità dell’ultima ora per quanto riguarda il percorso. A causa di un problema tecnico, che la Provincia deve risolvere, dopo l’abitato di Rimbocchi la prova speciale “Corezzo” è stata accorciata dai 20 km inizialmente previsti a 9,50 km. La prova verrà ripetuta tre volte (PS n.1, n.4, n.6) e partirà dopo la celebre “inversione”. I tratti cronometrati passano così da sei a sette lasciando quasi inalterato sia il chilometraggio totale che quello delle prove: 250 km totali per 89 km di tratti cronometrati.

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