“Complimenti per la prestazione al Rally Valtiberina”, inizia così la spensierata chiaccherata con il 24enne Emil Lindholm, giunto in Liguria per un test sulla Skoda Fabia R5 Evo.

Siamo a San Bernardo di Conio, nell’imperiese, in un paesino posto su un incrocio ai più insignificante ma crocevia di molteplici Rallye di Sanremo. Qui il mondiale Rally lo si è visto in tutte le direzioni da Rezzo per Ville o Carpasio, dal colle d’Oggia verso colle San Bartolomeo, con il sole, con la pioggia e, spesso, con la nebbia con le ultime edizioni di campionato italiano moderno e storico. Quassù, dove quotidianamente trovi le mucche al pascolo, si respira aria di Rally, su queste strade si sono scritte storie epiche o “speciali”, come nel 2003, quando sull’ultima prova mondiale al Rally di Sanremo (ps Colle d’Oggia), in una giornata piovosa, Pasquale Tarantino su Renault Clio Williams fece segnare il secondo tempo dietro a Gilles Panizzi (Peugeot 206 WRC). Vinse Loeb (Citroen Xsara WRC) ma se si fosse disputata ancora una prova…

Emil Lindholm ringrazia del complimento dice che gli sono piaciuti moltissimo gli sterrati della Valtiberina e naturalmente è dispiaciuto del ritiro ad una prova dalla fine ma da buon finlandese non si piange addosso “i Rally sono questi”.

Gli chiediamo se lo rivedremo in qualche gara sterrata italiana, dice che gli piacerebbe partecipare nuovamente e la volontà di riprovarci c’è, anche se alcune gare coincidono con il campionato finnico, dove Emil ha conquistato due vittorie su tre gare ed è in testa al campionato nazionale. Dunque niente Rally di San Marino, la settimana successiva si corre la quarta gara finnica (OK Auto Rally), e niente Adriatico (in concomitanza con il Pohjanmaa Rally, 5° gara di campionato finlandese), inoltre Emil è impegnato nel campionato europeo, sempre su Skoda Fabia R5, dove corre con le coperture indiane MRF.

Inutile chiedergli chi gli ha passato la passione rallystica, il padre Sebastian è stato campione finlandese mentre lo zio, Marcus Gronholm, è stato per ben due volte campione del mondo. Nonostante tutto dice che è molto difficile emergere per un giovane, la federazione non fa molto e bisogna affidarsi a dei manager. Gli dico che anche in Italia si fa molta fatica e non ci sono giovani al suo stesso livello ed il vincitore del Valtiberina, Paolo Andreucci ha oltre 50 anni. Lui però si sbilancia ed un nome lo fa: Marco Pollara.

Anche all’estero l’erba delle altre federazioni è sempre più verde ed entrambi indichiamo nella Francia il posto migliore per nascere e sperare nella carriera rallystica, grazie ai molteplici trofei ma soprattutto all’aiuto della FFSA.

Emil il giorno successivo è consapevole di calcare asfalti celebri e alla domanda se saranno test sullo pneumatico glissa sul non sapere l’esatto motivo del test. Ci sta, il britannico Meeke sta provando gomme Michelin ma la Skoda ha voluto testare anche la concorrenza Pirelli ed Emil ha dalla sua anche l’esperienza europea con le coperture MRF.

Meeke nel frattempo arriva in assistenza e mentre si disseta e mangia un pò di frutta per Emil è tempo di “prendere le misure”, sale sulla Skoda e gli viene chiesto quali eventuali modifiche fare per l’indomani…tutto O.K. la sistemazione dell’abitacolo va bene, non ci sono sostanziali modifiche da effettuare.

Finisce con il caffè, che il buon William, titolare del ristorante La Pineta (posto in cui abbiamo pranzato, non ci facciamo mancare nulla), distribuisce ad Emil e Mikael (il copilota Korhonen).

Chissà quando rivedremo Emil in Italia, magari su superfici catramate, come nel 2017 quando debuttò sugli asfalti di Como o ad inizio 2018 quando corse il Rally del Ciocco sulla Renault Clio del team Gima.

Breve video del test

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