Foto Aci Sport

Un campionato italiano Rally terra storici che non decolla, parliamo del numero di iscritti, ha visto al Rally Adriatico solamente con 10 auto iscritte.

Il primo colpo di scena è durante lo shakedown di ieri quando la Lancia Stratos del cremonese Mauro Sipsz, con la Bregoli, esce di strada ed è costretta ad un prematuro ritiro.

Per Bruno Pelliccioni, navigato da Gabrielli, su Ford Escort RS la vera gara diventa raggiungere il traguardo conclusivo e lo fa nel migliore dei modi restando sempre concentrato ed infilando sei vittorie consecutive. Se il vincitore morale di San Marino, non era riuscito a vincere la gara di casa per una penalità di 20″, al Rally Adriatico arriva la rivincita ed un dominio mai messo in discussione.

Sulla prova speciale #2 arriva anche il ritiro di Bentivogli-Cecchi (Ford Sierra Cosworth) e poco dopo anche quello di Costa-Mularoni su Opel Corsa, togliendo anche potenziali piloti da podio.

La gara termina con solo 6 auto al traguardo. Pelliccioni-Gabrielli hanno un vantaggio sugli inseguitori, Galluzzi-Montagnani (Opel Corsa), di 2’13″4, terzi assoluti gli oltrepadani Mombelli-Leoncini su Ford Escort MK I a 2’40″2.

Ultima gara in campionato il 22 Novembre con il Tuscan Rally dove Bruno Pelliccioni si presenterà da nuovo leader di campionato.

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