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Alla fine è successo: l’ACI Rally Monza ha ribaltato le sorti di questo strano
WRC 2020. Sebastien Ogier e Julien Ingrassia su Toyota Yaris WRC vincono la gara brianzola e si laureano Campioni del Mondo per la settima volta in carriera. L’asso francese diventa il secondo pilota nella storia dopo Juha Kankkunen a vincere il titolo mondiale con tre costruttori differenti.

DETTAGLI – Sette mondiali non si vincono per caso. Si può continuare a discutere
sulla sorte che, come sempre, accompagna i campioni nell’arco della loro carriera, ma alla fine ad avere ragione è sempre colui che ha curato meglio tutti i dettagli e si è trovato nel posto giusto al momento giusto. Dettagli che possono essere una vettura sviluppata a tua immagine e somiglianza (Volkswagen Polo R WRC), oppure la voglia di vincere di una piccola struttura britannica e del suo creatore, sfruttando al meglio una macchina nata bene all’alba di un cambio regolamentare epocale (Ford Fiesta WRC), o ancora l’abbandonare una squadra in disarmo per salire su quella Toyota Yaris WRC lasciata libera da chi ti ha soffiato il titolo nel 2019, a cui va aggiunta l’innata capacità di sopportare situazioni di altissima pressione. Entrando nello specifico di Monza, molti saranno quelli che si ricorderanno di un Ogier “salvato” da una rotoballa e dalla signorilità di Elfyn Evans, ma ad altrettanti resterà impressa la prova speciale numero 3, disputata con un parabrezza completamente appannato.

ELFO… – L’avresti meritato. Il nome Elfyn Evans non avrebbe stonato nell’albo d’oro del WRC, perché in questa stagione è stato sicuramente il pilota più costante del lotto. Il gallese concluderà l’annata con lo stesso numero di successi del suo compagno di squadra Ogier e con la certezza di essere un Signore. Un ragazzo normale, con quelle sue espressioni buffe al volante che ti strappano un sorriso, ma con una immensa determinazione che lo ha spinto quasi all’apice del successo.
Già, quasi. Perché in quella curva a destra con poca aderenza il bellissimo sogno si è infranto, ma non è venuta meno la lucidità con la quale si è lanciato fuori dall’abitacolo per segnalare a tutti gli altri piloti, tra cui il suo diretto rivale per il titolo, di dover rallentare in quel tratto per non fare la stessa fine. Se Ogier festeggia il settebello, un ringraziamento lo deve anche a te.

HYUNDAI CAMPIONE COSTRUTTORI – La casa coreana conquista il titolo marche grazie a Ott Tanak e Dani Sordo, rispettivamente secondo e terzo al traguardo. Adamo centra l’obiettivo per il secondo anno consecutivo, grazie anche all’errore di Evans. La strategia del team manager italiano di giostrare una rosa di piloti molto ampia ha pagato ancora una volta, regalando a tutti almeno un podio nel corso della stagione e la riconferma al vertice per il team di Alzenau. Sono mancati invece gli acuti di Ott Tanak e Thierry Neuville per il titolo piloti, bravi a vincere in Estonia e a Montecarlo, ma rallentati da problemi tecnici ed errori umani che in un mondiale con così poche certezze e gare a disposizione, ha fatto decisamente la differenza.

LA GARA DI OGGI – I 10,31 Km della PZero Grand Prix 3 si aprono nel segno di Ogier, che vince la prova e incrementa il proprio vantaggio nei confronti del duo Hyundai, con Tanak ora secondo assoluto. Il primo passaggio sulla Serraglio viene vinto da Dani Sordo. Lo spagnolo beffa Tanak di 2,9″ e torna alle spalle di un Ogier molto guardingo il cui unico obiettivo è il non commettere errori. La Power-Stage conclusiva viene vinta da Takamoto Katsuta, mentre è Tanak a spuntarla nella lotta per la piazza d’onore.

Esapekka Lappi con la sola Ford Fiesta WRC superstite regala l’unico sorriso ad M-Sport, in
quella che è stata in assoluto la stagione più travagliata per la squadra britannica, rinunciando quasi totalmente ai test pre-gara in molti eventi. Il finlandese ha corso la sua migliore gara della stagione, in piena lotta per la vittoria nel corso della prima giornata. Le complicate e travagliate strade della bergamasca lo hanno allontanato dal vertice, ed il futuro lo vede lontano dal WRC, come da lui stesso annunciato al termine della Power-Stage.

Chi il futuro ce l’ha già in tasca è Kalle Rovanpera, quinto assoluto e bravo a salvarsi
dall’infermo del sabato. Il finlandese classe 2000 conclude una stagione che lo ha visto grande protagonista e centrare un terzo posto in Svezia che lo ha reso il più giovane pilota nella storia a salire sul podio nel WRC. Il futuro della categoria è nelle sue mani ed in altri giovani, come Oliver Solberg, che studiano per diventare grandi.

Sesto assoluto e primo di WRC3 ecco il rientrante Andreas Mikkelsen, una sicurezza quando si trova al volante di una Skoda Fabia, con la quale il legame sembra non essersi mai sciolto. L’ex ufficiale Volkswagen ha preso il comando delle operazioni dalla seconda speciale senza mai cedere la posizione, gestendo al meglio il prorompente ritorno di Oliver Solberg, mattatore sulle difficili e martoriate prove del sabato ma più in difficoltà nelle speciali in circuito, dove Mikkelsen aveva già corso nel 2017 e 2019. Ottavo posto per Jari Huttunen, terzo di WRC3 e Campione del Mondo di categoria.

GIOIA MADS..IMA – ACI Rally Monza regala un sorriso anche a Citroen e Mads Ostberg, che con la vittoria maturata oggi si porta a casa il titolo WRC2 grazie agli scarti. Anche in questo caso, sono le prove bergamasche ad aprire un solco tra lui e Pontus Tidemand, sconfitto in gara e nella corsa al titolo. Lo svedese perde la leadership dopo il primo loop del sabato, ma il suo recupero viene stoppato dalla cancellazione di due delle tre prove del pomeriggio. Ostberg prende il largo quando si ritorna a Monza, controllando il ritorno del rivale di Skoda nella giornata di oggi.

Il campione WRC Junior è invece Tom Kristensson, grazie alle vittorie maturate in Svezia, Sardegna e l’ultima ottenuta qui a Monza.

Congratulazioni a Sebastien Ogier, Julien Ingrassia e Hyundai Motorsport da parte di tutta la redazione di Rally.it

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