Foto: Kin Marcin/Red Bull Content Pool

Dopo i primi colpi di scena della giornata di ieri, la Dakar riparte per la 2^ tappa di oggi. In programma ci sono ben 457km cronometrati che collegano Bisha a Wadi Ad-Dawasir. La tappa di oggi si presenta ben diversa come caratteristiche: ieri gli equipaggi si erano confrontati su un terreno abbastanza roccioso che premiava decisamente una guida pulita per evitare inconvenienti come forature o danni alle sospensioni dei veicoli. Oggi invece gli spazi sono più aperti: si corre sulla sabbia e dopo i primi km di speciale, i piloti dovranno fronteggiare le prime dune della Dakar 2021. Sarà una tappa per specialisti, ma come per la giornata di ieri, bisognerà fare attenzione al roadbook per non perdersi nel deserto arabo.

AUTO – AL ATTIYAH ATTACCA, PETERHANSEL RISPONDE

E’ evidentemente la giornata buona per i riscatti. Ieri Nasser Al-Attiyah aveva perso abbastanza terreno complice un errore di navigazione e anche una foratura. Il qatariota oggi non ha sbagliato nulla anche grazie all’ottima performance del solito Mathieu Baumel alle note. Un pochino accorte sulle prime dune, Al-Attiyah ha incrementato costantemente il passo dopo i primi 100km di tappa e si è lanciato all’inseguimento di Sainz e Peterhansel riuscendo a batterli. Siamo dunque 1-1 fra Toyota e Mini. Ma il team X-Raid può stare tranquillo: Peterhansel-Boulanger hanno concluso dietro al Toyota Hilux del 3 volte campione; Mister Dakar sembra avere tutt’altro passo quest’anno e di sicuro avere un navigatore francese al suo fianco sta aiutando molto. Continua a stare sul pezzo anche Carlos Sainz, 3° e con un distacco poco superiore ai 9′. Lo spagnolo ha avuto il compito di aprire la strada ai suoi rivali e questo lo ha fatto scivolare secondo in classifica con un gap di 6’37” rispetto a Peterhansel, suo compagno di squadra nel team X-Raid Mini. Tra le note positive di giornata vanno registrati gli ottimi tempi di Al-Rajhi (Toyota) e Serradori (Century CR6) rispettivamente 4° e 5° di tappa a circa 10′ dal vincitore. Per il saudita che promette battaglia per la vittoria, l’inizio del rally è stato un po’ shock; nella 1° tappa ha perso moltissimo tempo per colpa di multiple forature. E’ chiaro che la sua strategia adesso dovrà essere un po’ più a lungo termine.

Loeb-Elena passano indenni tra le dune (Foto: Eric Vargiolu / DPPI / Red Bull Content Pool)

Si è ripreso Sébastien Loeb, anche lui ieri condizionato da ben tre (!!) forature. L’alsaziano sta ancora prendendo le misure al suo BRX Hunter e oggi ha fatto un passo avanti pagando comunque 16′. Dietro Loeb ha chiuso una delle sorprese di questa Dakar: Brian Baragwanath con il buggy Century. Secondo nel prologo, il sudafricano ieri ha sofferto un pochino partendo secondo e oggi non è stato velocissimo nei passaggi tra le difficili dune. Ma il passo del pilota è stato costante e gli ha permesso di recuperare e di concludere in top10. Baragwanath che abbiamo scoperto essere un ex ingegnere della Century Racing, dunque conosce come le sue tasche il buggy CR6 con cui sta correndo questa Dakar 2021. Przygonski (Toyota), Vasilyev (Mini) e Ten Brinke (Toyota) hanno chiuso la top10 odierna. Ha perso molti minuti negli ultimi 60km Nani Roma che con il BRX ha pagato oltre mezz’ora a fine giornata. Prestazioni negative invece per Al-Qassimi (Peugeot), De Villiers (Toyota) e Martin Prokop, con l’ex WRC che ieri si era esaltato tra le rocce con il suo Ford F-150. Perde terreno anche Seaidan, altro membro del team Serradori che aveva fatto molto bene nelle due giornate precedenti.

CLASSIFICA AUTO DOPO LA 2^ TAPPA
1. Peterhansel 7: 17.18. 2. Sainz +6.37, 3. Al-Attiyah +9.14, 4. Serradori +14.21, 5. Przygonski +24.27, 6. Al Rajhi +27.32, 7. Loeb +36.40, 8. Baragwanath +37.51, 9. Ten Brinke +41.49, 10. Roma +41.55.

SSV – LA GUTIERREZ INSEGUE I CAN AM

Eroina della 1° tappa, Cristina Gutierrez oggi ha incontrato qualche normale difficoltà nell’aprire la strada tra le insidiose dune della 2° tappa. Job done per Cristina che ha portato al traguardo l’agile SSV del team Overdrive con 12′ di distacco. Il vincitore di giornata è il locale Saleh Al Saif, sempre più convincente a bordo del Can Am X3 turbo preparato dalla FN Speed. Il saudita navigato da Oriol Vidal ha battuto l’ex motociclista Gerard Farres per 1’40”. Farres pilota factory Can Am ha preceduto di 1′ Francisco Lopez, anche lui su Can Am X3. Il polacco Aron Domzala (Can Am factory) ha chiuso 4° pagando 3’17” e precedendo Hinojo Lopez (Can Am) e Reinaldo Varela (Can Am fatcory). Un po’ attardato l’americano Austin Jones, anche lui su un Can Am X3 factory che ha chiuso con un gap di 10’18”. Prestazione positiva per l’altra lady Camelia Liparoti su Yamaha YXZ del team X-Raid, molto abile nelle sezioni tecniche e dunose, un po’ meno nei tratti più veloci. La Liparoti, navigata da Annett Fischer, si è tolta il lusso di precedere nientedimeno che Mattias Ekstrom, ex campione del Mondo dei rallycross. Fatica ancora Kris Meeke dopo il KO di ieri: il nordirlandese viaggia attualmente con un tempo che vale il 20° posto di giornata. Nella classifica generale degli SSV ci sono al comando tre Can Am con Francisco “Chaleco” Lopez in testa ma seguito a soli 39″ da Domzala. Farres è 3° e Cristina Gutierrez 4° e a soli 2’47” dal leader!

CAMION – KAMAZ “PERDE” KARGINOV 

Che disastro per i russi dello squadrone Kamaz: ieri Andrey Karginov ha avuto dei problemi tecnici che lo hanno spedito nelle retrovie con un’ora e mezza di ritardo. Il Campione in carica è già fuori dai giochi per le posizioni di vertice. Una mazzata per un top team vedersi privato subito di uno dei migliori piloti. Ma per fortuna ci ha pensato Dmitry Sotnikov a risollevare il morale del team Kamaz. Sotnikov, ormai abbastanza esperto e anche in formissima quest’anno, ha vinto la 1° Tappa e si è portato in testa alla gara. Anche oggi nella 2^ tappa nessuno ha saputo tenere il passo di Sotnikov! Il russo ha preceduto il compagno di squadra Mardeev che si sta ben comportando nella sua prima Dakar in Arabia Saudita. Dopo alcuni problemi nella giornata di ieri è tornato in forma anche Viazovich, team leader della squadra bielorussa MAZ. Alle sue spalle si è piazzato il compagno di squadra Vishneuski che ieri ha avuto problemi con le gomme. Il migliore tra i privati è Martin Macik che ha chiuso a 10′ da Sotnikov su camion Iveco Powerstar. Male Ales Loprais che ha pagato oltre 20′ su camion Praga e adesso è braccato dai Tatra di Casale e Soltys. In classifica generale Sotnikov comanda con +17′ sul MAZ del rivalissimo Viazovich. L’altro Kamaz di Shibalov insegue a 22′ e poco dietro c’è Macik con l’Iveco. Il campione in carica Karginov ormai è staccatissimo e relegato ad un compito di assistenza ai compagni di squadra. Stava impressionando il camion Renault di Huzink, unico ibrido in gara tra i bestioni. Ma il pilota olandese è alle prese con seri problemi al motore. Altra Dakar amara per il pilota del team Riwald.

MOTO E QUAD – LOTTA APERTISSIMA

Dopo il disastro della giornata di ieri, il team Honda HRC trova il riscatto! Nella prima tappa infatti Brabec e Barreda avevano aperto la strada. Con tanta sorpresa da parte di tutti, la tappa che portava a Bisha si è rivelata un inferno per i primi partenti. Il tandem Brabec-Barreda ha fatto confusione con il GPS che ha dato dei problemi agli “hondisti” e probabilmente li ha indotti all’errore di navigazione. Ma nonostante tutto, ieri il campione in carica Ricky Brabec rimaneva ottimista. Oggi è la giornata del riscatto per la casa dell’ala dorata! Joan Barreda ha vinto la 2^ tappa davanti al compagno di squadra Ricky Brabec! Trovando molte tracce, inevitabilmente i due piloti Honda sono partiti all’attacco e si sono potuti concentrare sulla guida sbaragliando la concorrenza. Un disastro invece per quelli che partivano davanti a tutti: Price (KTM) ha perso oltre mezz’ora, quasi lo stesso distacco di Benavides (Honda) mentre Sunderland (KTM) ha chiuso con 23′ di gap. Distacchi molto pesanti. Tornando davanti, a parte il duo Honda, chi si è riscattato è anche Pablo Quintanilla che come sempre si mette in evidenza come leader del team Husqvarna. Quintanilla ha chiuso terzo di giornata a 6′ da Barreda, il pilota Yamaha Ross Branch ha chiuso quarto a quasi 12′ di distacco. Tra i big il primo colpo di scena riguarda l’ex campione Mathias Walkner di KTM: il pilota ufficiale è stato fermato da un problema tecnico. Sta raggiungendo il traguardo ma farà registrare un fortissimo distacco. La classifica delle moto si ribalta completamente e vede in testa Barreda con circa +6′ su Brabec e poi a seguire Branch, Quintanilla, De Soultrait, Van Beveren e Kevin Benavides. Il leader di ieri Toby Price è staccato a 17’39” in 16° posizione ma prepariamoci per altri capovolgimenti di fronte. In Malle Moto (Original by Motul) si sta esaltando l’italiano Maurizio Gerini! Questa è la categoria dove corrono i privatissimi, senza alcuna assistenza. “Gerry” ha chiuso 34° assoluto oggi a soli 30″ da Gelazninkas, suo diretto rivale nella classe. Gerini occupa il 3° posto nella classifica di classe dietro a Gyenes, quest’ultimo espertissimo in Malle Moto, e proprio Gelazninkas. I primi due entrambi in sella su due KTM Replica mentre Gerini su Husqvarna della Solarys Racing. Undicesimo in questo classe è il veterano Franco Picco sulla sua nuova Husqvarna! 65 anni, una leggenda delle vecchie Dakar, Picco è anche secondo miglior italiano tra le moto nella gara. Qualche minuto più dietro c’è Cesare Zacchetti su moto KTM.

Nei Quad tutti si aspettavano un Nicolas Cavigliasso in un super forma. Ma l’argentino evidentemente non se la sente ancora di rischiare e la sua andatura sembra ancora da “fase di studio”. Vittoria di tappa a Pablo Copetti davanti al cileno Enrico e al francese Giroud. Proprio quest’ultimo comanda la categoria davanti a Enrico e Copetti, tutti e tre racchiusi in meno di 2′. Il favorito Cavigliasso per ora insegue a 8′. Lotta apertissima.

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