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Il WRC parla italiano grazie a Pirelli

Il Campionato del Mondo Rally che si aprirà questo weekend a Monte-Carlo parlerà un po’ italiano grazie a Pirelli, che torna ad essere il fornitore ufficiale di pneumatici, prendendo il posto di Michelin.

La casa italiana ritorna ad essere fornitore unico nel WRC dopo un’assenza durata circa un decennio, mettendo a disposizione per l’evento monegasco circa 3200 pneumatici, di cui 800 destinati alle WRC Plus.

Due i modelli di pneumatici forniti da Pirelli: P Zero RA, pneumatico da asciutto disponibile in mescola supersoft (dedicata esclusivamente per il Rallye Monte-Carlo) e soft, ed il Sottozero STZ-B, pneumatico invernale destinato ad un utilizzo su asfalto misto, nella variante con e senza chiodi.

Ognuno dei 10 piloti impegnati a bordo di una World Rally Car avrà a disposizione 80 pneumatici, dei quali potranno esserne utilizzati un massimo di 34, nel dettaglio:

• 24 P Zero RA Super Soft
• 20 P Zero RA Soft
• 24 Sottozero STZ-B con chiodi
• 12 Sottozero STZ-B senza chiodi

Oltre ai piloti Rally1, Pirelli fornirà pneumatici ad altre 35 vetture a quattro ruote motrici, tra i quali gli equipaggi impegnati nelle categorie di supporto WRC2 e WRC3, fornite in esclusiva dal produttore italiano.

Tutti i nostri precedenti successi nei rally e il nostro know-how sono confluiti nello sviluppo di questa ultima generazione di pneumatici. Monte-Carlo è il rally più impegnativo dell’anno per gli pneumatici, dove gli equipaggi devono pensare a fare la scelta migliore per interi giri piuttosto che per singole prove speciali. Quest’anno il lavoro diventa ancora più difficile a causa delle restrizioni legate alla Covid, il che potrebbe significare vedere uno dei Monte più imprevedibili di sempre” – le parole di Terenzio Testoni.

Con l’alternarsi di superfici asciutte, ghiacciate e con neve, è impossibile avere la migliore scelta di gomme in ogni situazione durante la gara del Principato. Un elemento fondamentale che ha fatto le fortune e le disgrazie di numerosi protagonisti di questo evento. Nonostante la presenza dei ricognitori, il cui lavoro è fondamentale soprattutto a Monte-Carlo, la scelta dei pneumatici rappresenta una vera sfida per ogni concorrente, soprattutto nell’edizione di quest’anno che, con i “soli” 258 Km di prove cronometrate, sarà il più breve Rallye Monte-Carlo della storia.

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