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Sebastien Ogier e Julien Ingrassia vincono il Rallye Montecarlo 2021! Con questo ennesimo trionfo il duo francese ottiene l’ottavo successo nell’evento monegasco, unici a riuscire in questa impresa, superando un altro mostro sacro come Sebastien Loeb, fermo a 7 vittorie.
Anche Toyota festeggia, soprattutto il neo team principal Jari-Matti Latvala, che piazza due Yaris WRC sui gradini più alti del podio e quattro vetture nei primi sei. La casa giapponese torna a vincere a Montecarlo dopo 23 anni, quando fu Carlos Sainz con la Toyota Corolla WRC gestita dal mitico team TTE a trionfare, nonché il primo successo in questo evento nell’era WRC Plus.
E’ Elfyn Evans a fare compagnia ad Ogier sul podio. Il gallese si ricandida come uno dei rivali più pericolosi per il transalpino, desideroso di dimostrare quanto le prestazioni ottenute nel corso dello scorso anno non sono state dettate dal caso. Un Evans saggio nell’alzare il piede nel corso della giornata odierna, una volta resosi conto dell’impossibilità di poter andare a caccia del vertice occupato dal plurititolato compagno di squadra. Sono 32,6 i secondi che dividono i due al termine dell’avventura sugli asfalti resi viscidi dal ghiaccio, pioggia e neve, seconda piazza che rappresenta il miglior piazzamento in carriera a Montecarlo per il #33.
Ed è proprio dove il grip veniva meno, oltre all’infinita esperienza ed alla conoscenza delle strade di casa, le chiavi del successo per l’uomo di Gap, protagonista di un sabato da applausi e di una domenica in assoluto controllo, dove mai ha dato l’impressione che il risultato finale fosse in bilico. Una forza mentale totale, non a caso decisiva per le sorti iridate dello scorso anno. Una vittoria arricchita dal successo nella Power-Stage, per quello che è il 50esimo successo iridato della sua carriera.
Thierry Neuville salva Hyundai Motorsport in un Montecarlo decisamente sottotono per il team coreano. Il belga ci ha messo del suo per complicarsi la vita, con un cambio di navigatore a pochi giorni dalla partenza ed un feeling tutto da costruire con Martijn Wydaeghe, a cui va un plauso per il carico di pressione al quale il 28enne è stato sottoposto. Una scelta di gomme infelice ha limitato le prestazioni del belga nelle prime battute, impedendogli di difendere il successo ottenuto 12 mesi fa. Tutta un’altra gara quella cominciata da sabato mattina, quando Neuville ha ritrovato se stesso e la velocità a cui ci aveva abituato in passato su queste strade, riuscendo a guadagnare la terza posizione nei confronti di Kalle Rovanpera.
Il finlandese, a bordo della terza Toyota Yaris WRC, chiude quarto l’avventura monegasca. Kalle ha saggiato il dolce gusto del vertice della classifica, dimostrando una maturità non scontata per un ragazzo che deve ancora compiere 21 anni. Rovanpera impara e fa esperienza studiando i migliori, pazienza se una foratura nel corso della prima, difficilissima e tremendamente ghiacciata speciale di questa mattina nega a Toyota la possibilità di una tripletta sul podio del Principato. Ci sarà tempo per festeggiare, magari già dal prossimo evento di casa, in Lapponia.
Dani Sordo è quinto assoluto con la seconda Hyundai I20 WRC. Lo spagnolo avrebbe voluto concludere il suo rapporto con Carlos Del Barrio, navigatore che lo ha accompagnato in tutti e tre i suoi successi nel WRC, con una prestazione di ben altro spessore. Un problema ad un differenziale nel primo giorno ed una generale mancanza di feeling con la vettura, cosa sulla quale bisognerà lavorare sodo in seno al team di Alzenau, gli hanno impedito di esprimersi al meglio.
Ott Tanak è lo sconfitto del weekend. Per il secondo anno l’estone lascia il Principato con uno zero pesante ed il morale sotto i tacchi, forse a rimpiangere un cambio di team certamente ben remunerato ma che pare, almeno per ora, aver tarpato le ali dell’entusiasmo all’iridato 2019, bravo e rapido sull’asfalto bagnato del giovedì ma poi vittima di qualche sbavatura in fase di ricognizione, portandolo alla doppia foratura del sabato che ne ha sancito il ritiro.
Sesto è Takamoto Katsuta su Toyota Yaris WRC, mentre la settima piazza è appannaggio del redivivo Andreas Mikkelsen, ritrovatosi con Ola Floene a bordo della “sua” Skoda Fabia R5, portata in trionfo nella categoria WRC2.
Chiudono la top ten Gus Greensmith, con l’unica Ford Fiesta WRC rimasta in gara, visto il ruzzolone che ha estromesso immediatamente dalla gara Teemu Suninen (l’altro grande deluso del weekend dopo Tanak), Adrien Fourmaux, secondo di WRC2 su Ford Fiesta R5, ed Eric Camilli.
Nel WRC3, il successo va a Yohan Rossel, davanti a Yoann Bonato e Nicolas Ciamin, tutti su Citroen C3 R5.
L’appuntamento è ora fissato a fine Febbraio, per l’inedito Arctic Rally Finland, che ha sostituito la rinunciante Svezia.
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