Ott Tanak - Martin Jarveoja // Jaanus Ree/Red Bull Content Pool //

Ott Tanak e Martin Jarveoja su Hyundai I20 Coupè WRC sono i vincitori dell’Arctic Rally Finland, seconda prova del Campionato del Mondo WRC 2021.

Per l’estone si tratta della seconda vittoria da quando veste i panni della casa di Alzenau, nonché il 14esimo successo in carriera, che gli permette di agganciare Walter Rohrl nella classifica all time dei piloti più vincenti nella storia del mondiale e sopravanzare il compagno di squadra e rivale Thierry Neuville, fermo a 13 successi.

Una gara magistrale quella del Campione del Mondo 2019, che ha mantenuto il comando della classifica dalla prima all’ultima prova di questo spettacolare e innevato rally lappone. Una vittoria “alla Tanak”, partito subito forte sulle prime prove del venerdì, per poi incrementare nel corso del sabato e gestire in tranquillità nelle due prove conclusive di oggi. Sempre in testa dall’inizio alla fine, come solo Sebastien Ogier ed Elfyn Evans sono riusciti a fare nell’era WRC Plus.

Un successo che ci voleva per l’estone, dopo l’amaro ritiro di Monte-Carlo condito da polemiche, ed un successo che ci voleva per Hyundai, in grado di riscattarsi appieno e di ritrovare le certezze perdute nel corso della prima uscita stagionale, dove più di una nube sorvolava sopra la testa di Adamo. Due rally atipici, come Monte-Carlo e Arctic, non sono una cartina di tornasole sufficiente per capire che direzione prenderà il mondiale, ma indica come la forza di Toyota e di Hyundai si equivalga, per la gioia di tutti gli appassionati.

Toyota appunto, nelle previsioni della vigilia si presentava al via con uno dei maggiori indiziati per la vittoria finale, Kalle Rovanpera, ma deve accontentarsi di un secondo posto e della vittoria nella Power-Stage che, oltre ad essere il suo miglior risultato in carriera nel WRC, lo proietta a soli 20 anni in vetta alla classifica mondiale piloti. Fa storia a parte Sebastien Ogier, partito rassegnato dal dover pulire le strade ad inizio gara, finito peggio con un errore nell’ultima speciale del sabato, da lui definita “indolore” ma che fa comunque curriculum per il francese, già finito nelle grinfie degli snowbank due anni or sono, quando vestiva la tuta rossa e blu di Citroen, nella vicina Svezia.

Thierry Neuville completa il podio. Il belga, seppur ancora alla ricerca del feeling perfetto con il nuovo navigatore Wydaeghe, centra il secondo podio della stagione dopo una bellissima lotta con Rovanpera. Se il finnico è stato nel complesso più costante del rivale Hyundai, Neuville è stato bravo a sfruttare al meglio le gomme nel pomeriggio di sabato per avvicinarsi tantissimo alla piazza d’onore occupata dal Classe 2000. Rovanpera non si è lasciato sorprendere e, grazie ad uno pneumatico nuovo in più caricato rispetto a tutti gli altri, ha mantenuto il risicato margine nel corso della Power-Stage conclusiva.

Bella la lotta anche per la medaglia di legno, che finisce nelle mani di Craig Breen. Il vice campione 2020 Elfyn Evans ha fallito il sorpasso sul filo di lana nei confronti dell’irlandese di Hyundai. Partito fortissimo venerdì, l’ex campione SWRC non è riuscito a mantenere le stesse premesse nei kilometri a venire, scivolando dal secondo al quarto posto. Breen ha rischiato di non prendere neanche il via oggi, causa una perdita d’olio che ha costretto i meccanici Hyundai a fare un vero e proprio miracolo, sostituendo il cambio in soli 15 minuti! Il #42 ci ha poi messo del suo con una splendida Power-Stage, con la quale ha distanziato Evans impedendogli il sorpasso.

Sesto conclude la Toyota Yaris WRC di Takamoto Katsuta, bravo a sfruttare l’errore sulla Power-Stage di colui che si prepara a scrivere pagine memorabili in futuro. Stiamo parlando ovviamente di Oliver Solberg, splendido settimo assoluto alla sua prima esperienza su una WRC Plus. Il figlio dell’iridato 2003 è stato protagonista di una gara da incorniciare, a cui è mancata solo la gioia del primo scratch in carriera che siamo sicuri non tarderà ad arrivare. Una gara la sua che verrà ricordata per aver affrontato una prova al buio, senza vedere, causa perdita degli occhiali nel corso dello stage. Chapeau!

Solberg è seguito dalla pattuglia M-Sport capitanata da Teemu Suninen e Gus Greensmith. Le altre due Ford Fiesta WRC, guidate da Lorenzo Bertelli e Janne Touhino, hanno avuto molta meno fortuna. L’italiano è uscito di strada nel corso della terza speciale, saltando purtroppo buona parte dell’avventura artica, mentre il privato finlandese è stato protagonista di un brutto capitombolo uscendo dalla sauna, che lo ha costretto a non prendere parte alle prove di oggi causa problemi ad una spalla.

La Top Ten è completata invece da Esapekka Lappi su Volkswagen Polo GTI R5, vincitore di WRC2 ed autentico dominatore della categoria di supporto, concluso con ampissimo margine nei confronti della Skoda Fabia R5 di Andreas Mikkelsen.

Il WRC si concede ora un lungo stop, prima del prossimo appuntamento nell’inedita Croazia, in programma alla fine di Aprile.

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