Foto: Archivio Aci

Si è svolta tutta di sabato l’Italian Baja Artugna Race, la prova d’apertura del Campionato Italiano Cross Country. Una gara che si spera segni la definitiva rinascita del campionato nazionale che ha potuto contare su un numero iscritti davvero sensazionale. Il programma compattato per svolgere la corsa nella singola giornata, prevedeva il passaggio per tre volte della prova “Artugna” da 30,25km cronometrati. Un percorso molto veloce che ha messo in risalto la cavalleria dei mezzi e le doti rallistiche degli equipaggi in gara. L’Artugna Race ha visto anche il debutto del Campionato Italiano riservato agli SSV, dove per l’occasione comparivano i nomi di alcuni big come Carlos Checa, Franco Picco e l’ex campione italiano CC Elvis Borsoi.

IL CANTO DEL GALLO TRA I 4X4

Sergio Galletti ha vinto l’Italian Baja Artugna Race ma soprattutto si è tolto la grande soddisfazione di battere Miroslav Zapletal. Il veterano ceco, da anni protagonista in Italia nella versione Internazionale di questo Baja, era indicato da tutti come favorito per la vittoria. Parliamo di un pilota che si è laureato campione nazionale in diverse occasioni sia in patria ma anche in Polonia, vincendo poi anche la Coppa FIA Europa Centrale. Ma di Zapletal vale la pena ricordare anche i risultati ottenuti nella Dakar: un piazzamento in top10 e ben due top20 in 6 partecipazioni, numeri da pilota navigato e veloce. Tuttavia il ceco ha trovato un avversario tosto. Quel Sergio Galletti navigato da Fontana Sacchetti, che ha saputo esprimersi su alti livelli alla guida del Toyota Hilux V8 curato dall’R-Team, un mezzo realizzato dalla Overdrive e che aveva partecipato anch’esso alla Dakar riportando a casa diversi podi in passato. Tornando alla gara, Zapletal parte forte sul suo Ford F150 Evo: vince subito la PS1 ma Galletti tiene il passo ad appena 3″ di distanza. Sulle seguenti due ripetizioni Galletti abbassa notevolmente il tempo infliggendo a Zapletal rispettivamente 20″ e successivamente altri 10″. Una gara serrata tra i due che alla fine ha premiato la grande velocità di Galletti-Fonana Sacchetti. L’equipaggio Zapletal-Sykora si è dovuto accontentare della piazza d’onore a 27″ dai vincitori. Merita un applauso anche la gara dell’equipaggio di Suzuki Italia: Codecà-Toffoli infatti si sono battuti alla grande con il loro affidabilissimo Vitara 3.6 V6 da circa 280cv. Un mezzo sicuramente più vicino alla produzione, e nonostante la cavalleria in meno rispetto alla maggior parte delle avversarie si è arrampicato fino al terzo gradino del podio con un distacco di circa 3′. Un ottimo risultato per il campione in carica Codecà che ha conquistato un risultato prestigioso e portato a casa punti pesanti in ottica campionato. Quarto posto per la coppia Alfano-Rossi che ha centrato la “medaglia di legno” su Nissan Pathfinder Proto nonostante una penalità. Alle loro spalle, un altro risultato sorprendente: una Fiat Panda Cross by Bertuzzi ha messo in fila un bel po’ di potenti T1 grazie all’ottima performance del pilota Gabriele Seno navigato da Denis Piceno.

Luchini-Bosco vincitori nel Suzuki Challenge (Foto: archivio Aci)

Sesto assoluto e vittoria nel Suzuki Challenge per Andrea Luchini che comincia nel migliore dei modi la sua stagione Cross Country. Dietro Luchini, nel Challenge riservato alle Gran Vitara diesel T2 ha concluso lo spettacolare Francesco Ceschin staccato di 54″. Podio nel Challenge per Cantarello, beffato da alcuni problemi tecnici invece il campione Bordonaro che si è dovuto accontentare della 4^ piazza, ben staccato dai primi. Tra i gruppo TH è doppietta Suzuki con la vittoria di Giovanni Farina davanti a Buda, entrambi su Gran Vitara. Terzo posto per il Pajero di Vincenzo Cangi. Tornando nell’assoluta, dietro Luchini hanno completato la top10 Crozzolo-Pasian (Suzuki Vitara), Bertuzzi-Marcon (BMW X6), Ceschin-Feraboli (Suzuki Gran Vitara T2) e Castagnera-Dorigo (Nissan Navara T1). Ritirato Tomasini dopo un ottimo avvio sull’Isuzu della Jazz Tech. Ha pagato dazio l’ex campione nazionale Colombo (Mitsubishi L200 T1) che aveva aperto il suo Baja con un bel terzo crono sulla prima prova prima dell’uscita di strada.

Ventura di traverso sul Quaddy Yamaha (Foto: archivio Aci)
VENTURA E QUADDY YAMAHA AL TOP IN SSV

Il Campionato Italiano SSV si apre nel segno di Amerigo Ventura e Mirko Brun. Si riconferma ai vertici nazionali il giovane talento torinese già campione della Coppa ACI SSV 2020. Ventura ha spinto forte con il suo Quaddy Yamaha YXZ 1000, un mezzo classificato gruppo TM2 quindi praticamente stock. Ventura non ha sbagliato nulla e ha completato la gara con un tempo totale che lo avrebbe elevato al 4° posto assoluto della gara: una performance perfetta. La lotta è stata molto interessante tra i leggerissimi buggy 4×4. Ad aprire le danze infatti era stata la vittoria della PS1 del rallysta De Luna che aveva subito impresso un ritmo importante alla gara. Primo tempo condiviso dal sorprendente Carlos Checa, l’ex Campione SBK che non ha perso tempo nell’adattarsi sul Can Am Maverick X3 turbo. Sul secondo passaggio arrivava la risposta dell’altro Can Am di Borsoi che però aveva dovuto fare i conti con dei problemi nella PS1. Sull’ultima prova l’uscita di strada di De Luna ha di fatto consegnato la vittoria a Ventura che non aveva più avversari. Secondo posto finale per un costante Tinaburri, anche lui al volante di un Quaddy Yamaha. Podio in SSV per un positivo Carlos Checa, navigato da Paolo Ceci, che si è tolto la soddisfazione di vincere anche l’ultimo passaggio. Una gara convincente che lo poteva vedere anche vincitore al debutto in Italia. Fuori dal podio Rocco-Magnoni su Yamaha gruppo TM2 seguiti dal Can Am di Leonardi e dal Yamaha di Vagaggini-Perissinotti, questi ultimi al traguardo con lo stesso tempo del Polaris di Franco Picco e Camillo Dal Zotto.

 

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