Oggi siamo andati a contattare Gianfranco Caranci, boss della Promo Racing Team, vincitori della finale CRZ la scorsa stagione con Andrea Nucita e la Hyundai i20 R5.

Quest’anno il team di Saronno avrà una interessante novità, anzi tre!

Buongiorno Gianfranco e grazie della disponibilità. Nel 2013 l’allora “nostro” Luca Marchesi venne ad intervistarla e da allora fa parte del suo staff, non ho le stesse ambizioni ma ci parli del suo attuale parco macchine?

“Buongiorno a voi, attualmente abbiamo una Hyundai i20 R5 e “quasi” tre Toyota GR Yaris, nel senso che due sono appena arrivate ed una arriverà a giorni. Due sono auto nostre ed una sarà in gestione”.

Come le è venuta voglia di questa nuova avventura?

“Ho 74 anni e avevo quasi voglia di smettere, nonostante la passione per i Rally sia immutata. Quando correvo era tutto molto diverso, attualmente manca la schiettezza, l’altruismo che c’erano una volta, ora si parla solo male uno dell’altro. Magari ti fanno i complimenti, una volta girato l’angolo sparlano. Ma con l’arrivo di Toyota mi è tornato l’entusiasmo che occorreva, una bella novità, una situazione interessante”.

Come vorrebbe che fosse questo trofeo per Lei?

” Ho puntato molto su questo trofeo per varie motivazioni. Uno è il montepremi molto interessante, l’altro è la voglia di lanciare un giovane under 23. La mia idea sarebbe di avere su queste tre auto: un giovane, un equipaggio femminile ed un terzo equipaggio a completare il team. Interessante anche il montepremi dedicato al team. Mi piacerebbe ripartire un’eventuale montepremi del team ai piloti in base ai punteggi. Sono fiducioso e contendo di aver scelto questa strada, l’alternativa sarebbe stata quella di smettere”.

Il marchio Toyota ha influito sulla scelta?

“La Toyota è sinonimo di garanzia per il nome. Il marchio leader mondiale nelle vendite e poi seguiranno il campionato con un mezzo per i ricambi, la hospitality, insomma sarà mediaticamente seguita, percepisco molto interesse. Senza dimenticare che delle 5 gare, 3 fanno parte del cir (una anche europea), una è del CI WRC ed una è finale di zona”.

Ma avete ancora la Hyundai i20 R5 che con Nucita vi ha dato buone soddisfazioni?

“Esatto, una vettura competitiva che ci piacerebbe utilizzare. Nucita la scorsa stagione ha vinto la finale di zona a Como ma potevamo anche vincere il CI WRC, che purtroppo è partito male con il ritiro di Alba. In questo 2021 c’era la possibilità per Andrea di correre ancora insieme ma poi gli è arrivata una proposta da Peugeot, un sedile da pilota ufficiale. Sono contento per Nucita di questa promozione, perchè nonostante sia passato da una vettura R5 alla nuova Rally4, si tratta di un passo in avanti, un giusto riconoscimento ad un pilota fortissimo”.

In Italia la Hyundai paga lo scotto della moda Skoda?

” Un pò si, tutti dicono che la Skoda sia una vettura facile e la Hyundai più difficile da guidare ma io credo sia il pilota a fare la differenza. Porto un esempio. Rossetti fece un test con la nostra auto dove durante i primi giri era più lento, su un tratto di prova, di 3 secondi rispetto alla Skoda. Dopo una serie di regolazioni, migliorò, abbassando il tempo della vettura ceca di 1″ e ne fu molto soddisfatto”.

In questi anni quale pilota le è rimasto impresso?

“Devo dire Andrea Nucita. L’anno scorso mi ha impressionato. Soprattutto al San Martino, quando ha vinto sui 22 km del Manghen , davanti a vetture WRC. Peccato, che siamo stati sfortunati nel CI WRC ma ci siamo ripresi, parzialmente , con la vittoria nel CRZ. Con Nucita ci siamo presi le soddisfazioni più grosse, è capitato di fare l’assetto “sulla carta” in officina. Un episodio per farvi capire il vero pilota è il seguente: due passaggi sullo shake e dice che la macchina è ok, inutile cercare l’esasperazione della perfezione, quello che mancava lo metteva lui. Ricordo con piacere anche Elwis Chentre, altro pilota veloce”.

Ora torniamo alle GR Yaris, le vetture saranno tutte uguali o ci saranno margini tra team e team?

” A mio parere i margini saranno pochi e la differenza la farà il pilota. Cercheremo la cura e la precisione con cui monteremo la vettura, magari si potrà risparmiare mezzo chilo ma le parti meccaniche non si toccano, una differenza si potrebbe trovare sulla regolazione degli assetti”.

Ha provato questa vettura stradale o ha avuto qualche recensione?

” Io non l’ho provata ma l’ha fatto il mio capomeccanico, che ha corso in passato, è rimasto impressionato. Dischi dei freni, telaio bellissimo, freno a mano con sgancio ne fanno una vettura unica. La base è ottima con accelerazione e assetto eccezionali se pensiamo ad una vettura di serie”.

Cosa si aspetta?

“Di non perdere soldi (ride n.d.r.), come dicevo vorrei un giovane che si mettesse in luce e farsi notare, inoltre sono curioso di vedere cosa se ne farà di questa vettura in futuro, il prossimo anno con la terra sono certo avrà delle evoluzioni. Sono anche curioso di vedere l’affidabilità”.

Ora una domanda dalla risposta difficile, quando inizierete?

“In effetti non saprei rispondere, stiamo aspettando il kit da li procederemo senza sosta. Speriamo di poter fare almeno una gara di test prima del Rally di Alba, gara inaugurale del trofeo”.

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