Si ripetono gli irlandesi Craig Breen e Paul Nagle che, in un’edizione del Rallye di Sanremo particolarmente complicata per il meteo instabile, sono riusciti a bissare il successo del 2019. Una gara non semplice ma l’irlandese, dopo il ritiro del Rally del Ciocco non aveva molti risultati disponibili se non quello di cercare la vittoria, dimostrandolo ieri nei 2 km bagnati nella discesa di Bajardo, dove ha vinto a bordo della Hyundai i20 R5.

Comunque sono stati molti i protagonisti a Sanremo, dove hanno iniziato forte Andolfi (Skoda), Basso (Skoda) e Crugnola (Hyundai), unici con l’irlandese ha lottare per una ipotetica vittoria.

Il secondo giro di prove vede la foratura di Giandomenico Basso al colle d’Oggia, con oltre 40″ persi ed ogni possibilità di salire sul podio.

La nebbia e la pioggia ad intermittenza, soprattutto sul colle d’Oggia, hanno fatto la differenza con qualche equipaggio che ha sbagliato la scelta delle gomme (nell’entroterra sanremese davvero una lotteria). Dopo il secondo giro sulle prove di Colle S.Bartolomeo, Colle d’Oggia e Vignai, Breen si ritrova con un buon vantaggio di 11″4 su Crugnola e 12″1 sulla Skoda Fabia R5 di Andolfi.

L’ultima prova, allungata a 20 km, era la Cesio-Carpasio, ovvero le prime due prove unite. L’esperienza di Breen ha portato a controllare una prova che andava ad asciugarsi con il buon Andrea Crugnola che si è avvicinato a soli 4″8, per una bellissima doppietta Hyundai. Breen, inizialmente, ha pagato infatti una penalità al controllo orario, per lui 10″ di ritardo, lasciando momentaneamente la vittoria al compagno di squadra, il varesino Andrea Crugnola, poi , con l’annullamento dell’ultimo C.O. il successo è ritornato all’irlandese, aggiungiamo meritatamente.

Terzo assoluto il savonese Andolfi poi il buon Albertini (Skoda) e Basso (Skoda) ed il rammarico della foratura, sicuramente determinante. Bene anche Simone Campedelli (VW Polo), trasparente per il campionato, superato nell’assoluta da Basso proprio alla fine.

Prima vettura non R5 è quella dei fratelli Nucita, 28° assoluti e vincitori in R2 con la Peugeot 208 Rally4, 31° assoluti e primi nel femminile Sciascia-Biondi sulla VW Polo R5, 36° i transalpini Galpin-Galpin su Alpine A110, primi tra le RGT. 37° Annovi-Lamura su Renault Clio che si sono aggiudicati la R3, 45° i francesi Fotia-Sirugue su Renault Clio Rally5 e vincitori in R1, 48° Leporace-Moncada su Subaru Impreza e primi in N4, 66° i francesi Thouret-James primi in S1600 con la Citroen C2, 70° Bianco-Valzano con la Renault Clio N3 subito dietro Angeli-Brugiati su Citroen DS3 N5, 75° Goldoni-Macori su Suzuki Sport Hybrid primo nel trofeo Suzuki e tra le Rally5 nazionali ed ibride, 79° Balbi-Palagi su Honda Civic primo in RS, 88° Ferro-Colombaro su Peugeot 106 A5, 97° Odello-Bianco primi in N2, 104° Solitro-Zanin primi tra le R1 nazionali sulla DR1. Hanno concluso la gara 108 vetture.

La gara riservata alla WRC Plus ha visto l’affermazione del belga Thierry Neuville che ha preceduto il compagno Ott Tanak di 33″9, terzo Pierre Louis Loubet a 1’15” per una tripletta Hyundai i20.

 

 

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