Jaanus Ree/Red Bull Content Pool

Non può che esserci delusione in casa Hyundai per l’esito del Rally di Crozia. Un rally iniziato alla grande grazie a un frizzante Thierry Neuville che sin da subito era sembrato in stato di grazia. Un venerdì chiuso da leader dal belga con 7.7″ di vantaggio su Ogier e +8″ sull’altra Toyota del veloce Evans. Tutto però vanificato in quella maledetta mattinata di sabato: una scelta di gomme differente dai rivali della casa nipponica, un mix incrociato tra gomme soft e dure che però non ha pagato. Ma cosa non ha funzionato esattamente? Hyundai aveva deciso di replicare quella che era stata la strategia di partenza. Una strategia che in effetti si era rivelata azzeccata venerdì mattina mentre nel pomeriggio con le Pirelli dure Neuville aveva già concesso dei secondi a Ogier. Il team dunque non aveva grossi dubbi su come ripartire il sabato ma sorpresa…qualcosa non ha funzionato! Cosa esattamente? Probabilmente gli uomini Hyundai sono stati colti di sorpresa dalle strade diverse, con un asfalto evidentemente più aggressivo e non adatto alle soft scelte sulle i20 WRC Plus, come anche dichiarato da Testoni di Pirelli sul portale di Motorsport.com.

Ma basta questo per spiegare il calo di Hyundai? Di sicuro l’errore strategico è risultato decisivo per la lotta alla vittoria. Neuville pur spremendo al limite la vettura sulla Power Stage non è riuscito a fare il miracolo. Non hanno confortato però né le prestazioni né le parole usate da Ott Tanak a fine rally: “…it’s far away from my comfort zone and not nice at all” le parole dell’estone, riportate così com’erano per evitare qualsiasi ambiguità linguistica. In pratica, poca confidenza e nessuna possibilità di stare al passo con i primi tre. Sulla falsa riga dell’ex campione anche la gara di Craig Breen a cui si sono aggiunte le difficoltà di adattamento alla i20 WRC su asfalto, una vettura utilizzata pochissimo sui fondi catramati dall’irlandese; e questo fa anche riflettere sulle scelte di far ruotare in continuazione i piloti sulla terza vettura. Forse un feedback da parte del più esperto Sordo con la i20 su asfalto poteva essere di maggiore aiuto alla squadra. Un’ipotesi chiaramente, magari sbagliata o magari no. A parte Neuville la Hyundai è sembrata uno step dietro alle Yaris WRC.

Gli uomini di Alzenau dovranno lavorare sodo sulla i20 per le prossime tappe su asfalto, per non ritrovarsi con il solo asso belga a contrastare gli alfieri Toyota Ogier e Evans. E chissà che gara sarebbe stata per Rovanpera senza quell’uscita “a freddo” sulla PS1. Una Toyota che è sembrata calzare meglio le Pirelli e che è stata il riferimento assoluto per tutte le altre WRC Plus in gara. Un segnale forte mandato agli avversari che dovranno rimontare questo gap. Ma per vedere i prossimi riscontri su asfalto bisognerà attendere almeno agosto con Ypres. Si volta pagina infatti con l’arrivo della terra, con il Rally di Portogallo in programma il 20 maggio. Un’opportunità di riscatto per chi è rimasto in ombra in Croazia.

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