L’appuntamento vicentino dei record vede il polesano rifilare oltre tre minuti al secondo di classe, nonostante un avvio infelice, e chiudere decimo nell’assoluta.

Adria (RO), 31 Maggio 2021 – Matteo Luise cala la tripletta e dopo aver vinto la classe al Bardolino, con la Fiat Ritmo 130 gruppo A anche quarto nella generale, ed al Sanremo, con la Subaru Legacy gruppo A sul terzo gradino gradino del podio assoluto, il pilota di Adria ha fatto sua la A-J2/2000 anche al Rally Campagnolo, infliggendo distacchi abissali alla concorrenza.
Ritornato alla guida della vettura della casa torinese, sempre curata da Silvano Amati e Valentino Vettore, il portacolori del Team Bassano ha concluso il terzo appuntamento con il Campionato Italiano Rally Auto Storiche con un margine di oltre tre minuti sul primo inseguitore, aggiungendo anche una buona sesta piazza nel quarto raggruppamento ed il decimo assoluto.
Un risultato certamente positivo, capace di nascondere un avvio non brillante di Luise, affiancato dalla moglie Melissa Ferro alle note, rallentato da alcune noie di varia natura.

“Il primo trasferimento era troppo corto” – racconta Luise – “e non riuscivamo a scaldare le gomme come volevamo, soprattutto alla mattina quando era ancora freddo. Abbiamo quindi deciso di partire in campana, almeno per i primi chilometri, ma la gomma proprio non c’era. Non riuscivamo a spingere con il nostro solito passo. A questo si sono aggiunti dei problemi ai freni. Avevamo tutto nuovo ed il giorno prima abbiamo cercato di rodare l’impianto per bene. In prova non frenava ed infatti, a metà della prima, su una variante siamo arrivati lunghi. Abbiamo fatto manovra, perdendo una decina di secondi. Sulla seconda i freni iniziavano a tornare a regime ma con le gomme niente. O troppo fredde o quando erano calde sembravano fuori temperatura. Le avevamo usate per due speciali al Bardolino, non so spiegare il perchè si comportassero così. Fatto sta che non avevamo grip, sia in curva e sia in ogni frenata. Come pinzavo si bloccava ed infatti, sulla Recoaro 1000, siamo finiti dritti sull’erba. Eravamo in crisi.”

Nonostante questo Luise si attestava, dopo le prime due speciali, al quindicesimo posto della classifica assoluta mentre in classe il vantaggio aveva già superato, di poco, il minuto netto.
Come se non bastasse, sistemati i problemi tecnici, il polesano accusava una foratura, all’inizio della discesa a “Santa Caterina”, facendo tintinnare un pericoloso campanello d’allarme.
Un presagio presto cancellato da una seconda tornata, Sabato nel pomeriggio, caratterizzata da una brillante rimonta che lo vedeva agganciare la top ten, sull’ultimo impegno di giornata.
Un bottino che, in classe, conta sei vittorie parziali su altrettante prove speciali disputate, a conferma di una netta superiorità quale miglior avvio per puntare al secondo titolo tricolore.

“Quando abbiamo forato sulla terza” – aggiunge Luise – “abbiamo iniziato a preoccuparci perchè sembrava che la sfortuna tornasse ad inseguirci ed invece, sul secondo giro, tutto è tornato a funzionare come doveva. Abbiamo ripreso a viaggiare sul nostro passo e siamo riusciti a recuperare sino alla decima posizione assoluta. Abbiamo vinto, con ampio margine, la nostra classe e non possiamo che essere soddisfatti. Merito da condividere con il nostro team, con Silvano e Valentino, con il Team Bassano, con i partners e con tutti i nostri sostenitori.”

Ufficio Stampa: Fabrizio Handel

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