Non poteva esserci debutto migliore per il pilota dell’Oltrepò, Davide Nicelli, su vettura R5, il risultato infatti è stata la vittoria assoluta al Rally del Taro versione nazionale e più corto rispetto alla gara Internazionale.

Partiamo dalla fine: Davide Nicelli, con Tiziano Pieri alle note, su Skoda Fabia R5 della HK Racing vince il Rally del Taro Nazionale, cogliendo la sua prima vittoria assoluta in carriera ed eguagliando il padre Guglielmo.

Abbiamo contattato il 26enne pilota neovincitore, per una meritata intervista.

Ciao Davide e complimenti, come nasce l’idea di correre su una R5?

“Era in previsione di usare l’R5 in questo 2021. Il Taro era un buon periodo, senza le gare del trofeo Clio e di campionato R1, una gara di buon livello, con belle strade ed il giusto chilometraggio. Si poteva correre anche la gara Internazionale ma occorre fare un passo alla volta e serviva una gara più corta”.

Raccontaci di questo debutto e della gara?

“Sulla macchina non avevo percorso nemmeno un metro e prima volta usata nello shakedown, tra l’altro aveva anche piovuto, che forse è stato un bene per accumulare esperienza anche in condizioni differenti. Sono partito tranquillo, l’obiettivo della gara era non fare errori e danni e la prima ps “Folta” era impegnativa e sporca, alla fine, nonostante fossi stato guardingo non abbiamo fatto male con i tempi che crescevano prova dopo prova. A quel punto abbiamo visto che si poteva provare a vincere. Ad essere sincero non me lo aspettavo, volevo solamente capire il più possibile l’R5″.

Come ti sei trovato con l’R5?

“E’ una macchina completamente diversa da quelle che ho utilizzato in passato e non solo per le 4 ruote motrici. I tempi di reazione da una curva all’altra che arrivano velocemente, note da modificare, insomma è tutto più veloce ma nel medesimo tempo hai le 4 ruote motrici che ti tengono, freni e pneumatici migliori. Alla fine è tutto proporzionale e non ho fatto molta fatica ad abituarmi, diciamo che non mi sono trovato spaesato. La R5, tolte le WRC Plus, è il massimo che si possa utilizzare e mi piacerebbe poterci correre nuovamente”.

Spesso si dice che occorre “passarci parecchie ore al volante” è davvero così ?

“Se si vuole ambire a certi traguardi probabilmente si. Diciamo che se uno ha un minimo di talento può farsi valere in qualsiasi categoria con qualsiasi macchina, anche piccola. Poi a certi livelli subentra l’esperienza. Da 0 a 60% ci arrivi con il talento, da 60% a 95% serve esperienza, delle gare, della macchina, dei Rally. Da 95% a 100% è solo per i campioni veri che si contano sulle dita di una mano e sfrutti tutto”.

Ora facciamo un passo indietro ma anche sul proseguo del campionato. Punti al trofeo Clio o anche al campionato italiano R1?

“L’obiettivo è vincere il nuovo trofeo Clio e magari anche il campionato italiano R1. Siamo partiti con il Rally del Ciocco, prova non valevole per il trofeo ma che aveva un bel montepremi ed era valevole per il campionato italiano. Poi con il Sanremo, dove non è andata bene e succesivamente la Targa Florio dove invece ho vinto. Dunque ho potuto correre il Taro e debuttare con la Fabia R5 e poi avremo Alba, gara del CI WRC, che fa parte del trofeo Clio e ancora Marca Trevigiana, Mille Miglia e Due Valli, questo il calendario per il trofeo Renault Clio. Questo trofeo, oltre al montepremi potrebbe darmi ulteriori gratificazioni. Però Alba e Marca non sono gare valide per il CIR e dunque per vincere il titolo R1 dovrei correre San Marino, Roma e Liburna, li il titolo è platonico ma senza grandi pretese per il futuro”.

Dunque si prevede un periodo particolarmente intenso dopo Alba anche perchè c’è la gara di casa il Rally 4 Regioni?

” Esatto, il periodo non sarebbe ideale, essendo la settimana dopo San Marino, ma al 90% vorrei disputare il Rally 4 Regioni, per la macchina non ci ho ancora pensato ma è la gara di casa, si corre anche nella versione “moderna” ed è il 50° anniversario di questo Rally”.

Quest’anno corri con HK, come ti trovi?

” Mi trovo molto bene. Sia con la Clio, sia con la Skoda Fabia utilizzata al Taro, mi sono trovato con macchine assolutamente performanti ed è mia intenzione proseguire con loro”.

Oltre al titolo Clio ed eventualmente l’R1 come vorresti il finale di stagione?

“Mi piacerebbe poter riutilizzare l’R5 e magari la nuova Clio Rally4, o gareggiare o testarla”.

Dal trofeo  Peugeot a quello Renault, cosa ne pensi e perchè questa scelta?

“Sono entrambi trofei ben fatti e costruttivi, si basano su gare importanti. Il trofeo Peugeot aveva anche gare in terra e non ti nego che a me piacerebbe utilizzare la macchina su terra, per avere una formazione completa terra/asfalto. Purtroppo i trofei Renault non prevedono la terra, per ora. Entrambi hanno bei montepremi  e bisogna fare i complimenti a chi li porta avanti ma ho scelto Renault in ottica futura. Ho cambiato per provare qualcosa di diverso, con Peugeot anche se fai bene e sei veloce non hai molte possibilità, non lo dico io ma l’albo dei vincitori, in Francia Renault è riuscita a portare avanti alcuni piloti, con gare premio particolarmente prestigiose, sarebbe un buon obiettivo ricevere qualche aiuto”.

 

 

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