Il Rally Kazakhstan ha chiuso oggi la 3° tappa del rally. La gara kazaka si sta rivelando ancora una volta una sfida di alto livello e rappresenta un cross country rally in piena regola. La navigazione difficile di questi giorni ha messo a durissima prova i navigatori che si stanno ancora adattando ai nuovi roadbook digitali. Le prime prove hanno ricordato parecchio quella che è stata la Dakar 2020 corsa su un terreno si sabbioso ma con un fondo molto duro e con parecchi chilometraggi da percorrere letteralmente a “gas spalancato”.

Dopo tre tappe il leader della generale è Mathieu Serradori. Ormai il francese non è più una sorpresa e sta conducendo una gara sin qui quasi perfetta. Bene il debutto al suo fianco di Loic Minaudier che ha preso il posto di Lurquin, quest’ultimo nuovo navigatore di Sébastien Loeb. Era partito male invece il saudita Yazeed Al Rajhi che però oggi ha recuperato tantissimo terreno al potente buggy Century CR6 di Serradori. La 3° tappa è stata perfetta per Al Rajhi che ha spinto forte con il Toyota Hilux e si è riportato a soli 22sec dal francese, insidiandolo per la vittoria quando mancano appena 2 tappe. Per il pilota del team Overdrive Racing un errore di navigazione sulla prova d’apertura è costato parecchi minuti. Staccato di 16min è invece il rientrante Lucio Alvarez 3°, esperto pilota argentino e anche lui in gara su Toyota Hilux del team Overdrive. Per Alvarez un buon ritmo ma anche qualche errore di navigazione, che dopo anni di stop ci può stare. A caccia del podio il buggy di Mattias Ekstron 4° al momento in coppia con il giovane Emil Bergkvist; lo svedese ieri aveva colto un ottimo 2° scratch ma quando si tratta di aprire la strada il compito per l’equipaggio di X-Raid Mini si fa molto più duro. Dietro di loro non è lontano il Mini J. Cooper 4×4 del russo Krotov che è 5° davanti al gentleman francese Ronan Chabot che si sta destreggiando bene alla guida di un Hilux della Overdrive. Ritiro per Vasilyev che ha rotto il turbo sul suo Mini All4.

Tra gli SSV in gara è in testa il Can Am di gruppo T4 dell’americano Austin Jones. Un’altra gara capolavoro per il giovane Jones che precede con un mezzo stock la leader di gruppo T3 Cristina Gutierrez, anch’essa davvero impressionante negli spazi aperti del deserto kazako. Da rilevare l’ottimo 2° in T4 del rientrante Eugenio Amos, navigato da Paolo Ceci. Amos precede in classifica l’esperto pilota olandese Kees Koolen. Buono anche il 6° posto in gruppo T3 su 12 classificati per gli altri italiani in gara, Enrico Gaspari e Massimo Salvatore; entrambi a bordo di un Polaris RZR Pro al momento occupano saldamente la loro posizione.

Cristina Gutierrez sta dominando il Gruppo T3 con il buggy OT3 della Overdrive (Red Bull Content Pool)

Gran lotta anche nel Mondiale FIM per le due ruote in gara. In testa alla gara, con un po’ di stupore, troviamo due Yamaha. E’ Ross Branch a comandare la classifica con oltre 6 minuti di vantaggio sul compagno di squadra Van Beveren. A oltre 7 minuti c’è la prima KTM dell’austriaco Walkner che è seguito da vicino da Sam Sunderland, anche lui su KTM. Ben più staccato ma 5° Andrew Short (Yamaha) che precede Benavides (Husqvarna) e Sanders (Gas Gas). Disastrosa la gara del team Hero: un errore di setting sulle moto ha costretto i tre piloti ad una 2° tappa molto accorta e prudente, perdendo moltissimo terreno in classifica (oltre che tanti minuti di penalità). Non c’è stato l’atteso esordio invece di Kevin Benavides! Il nuovo pilota KTM non si è ripreso da un infortunio occorso in allenamento e dunque ha dovuto saltare la gara… non un buon inizio. Tra i Quad è l’argentino Andujar a comandare saldamente la classifica. E’ 10° assoluto per ora il giovanissimo Cabini con la sua Honda CRF 450. Per lui è sicuramente una gara difficilissima ma allo stesso tempo molto utile per imparare la navigazione e fare esperienza sulla potente moto giapponese.

Il Rally del Kazakistan proseguirà domani con la 4° tappa da 308.8km. L’arrivo ad Aktau è previsto per domenica dopo aver percorso i 267km della 5° e ultima tappa.

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