(Foto: Wrc.com)

E’ iniziato oggi il vero e proprio Safari Rally Kenya. Non è il vecchio Safari, su questo non c’è dubbio, ma anche se con i chilometraggi ridotti e le strade completamente diverse, il rally africano ha mantenuto le sue caratteristiche peculiari. Le tre prove di questa mattina hanno già massacrato le sofisticatissime WRC Plus che non sembrano gradire gli sterrati africani. Ne sanno qualcosa Elfyn Evans e Dani Sordo, entrambi già fuori dalla gara. Ogier invece ha riportato il danno di una sospensione posteriore sulla PS3; il campione francese è riuscito a raggiungere l’assistenza ma ha perso oltre 2 minuti. Grossi problemi meccanici anche per Oliver Solberg, in fortissimo ritardo e poi ritirato. E anche l’unica speranza italiana sulle WRC è andata in fumo come il motore della Ford Fiesta di Lorenzo Bertelli.

Uno dei pochi che è riuscito a tenere un ritmo decente e a preservare la macchina è stato Thierry Neuville, nonostante un dritto. Già proprio il criticatissimo belga si trova al momento in testa alla gara keniota e questa volta nulla c’entra il vantaggio di partire dietro ai big che anzi in questa occasione ci sembra più uno svantaggio. A dar fastidio alle Hyundai c’è Kalle Rovanpera (2°) che però sa bene che non dovrà sbagliare un colpo per non sommare un altro 0 in classifica. Il giovane finnico ha appena 5″ di ritardo da Neuville, dunque il ritmo dei due è abbastanza simile sin qui. Più lento invece Tanak che vorrebbe spingere di più ma sembra abbastanza impossibilitato in questo momento; tuttavia i 26″ di ritardo non sono un gap elevato considerando gli effetti imprevedibili di questo difficile rally del Kenya. Buona sin qui la gara di Katsuta che di sicuro ambisce a cogliere il suo primo podio nel WRC. Dietro il nipponico c’è Greensmith che ha rotto la barra antirollio ma è stato comunque capace di difendersi dal compagno di squadra Fourmaux che vuole batterlo sulla medesima Fiesta WRC Plus. Ogier è 7° ma come dicevamo in precedenza, è già un mezzo miracolo essere rimasto in corsa. Ogier che adesso può gestire la sua gara per centrare punti pesanti che gli consentirebbero di allungare sul rivale più vicino ovvero Evans: il gallese purtroppo ha centrato un pietra rompendo il braccetto dell’anteriore destra. Questa volta la dea bendata sembra aver voltato le spalle proprio alle Toyota per la delusione del team principal Latvala.

Anche tra le Rally2 e R5 non sono mancati momenti di tensione. La Ford Fiesta di Martin Prokop (unico iscritto WRC2) non ne voleva sapere di mettersi in moto. I meccanici alla fine sono riusciti a mandare in prova il pilota ceco ma con 50″ di penalità. Una batosta per Prokop che comunque deve cercare solo di arrivare in fondo. Ne ha approfittato Onkar Rai che si è portato in testa in questa classe con la sua Polo GTI R5. Ha perso molto terreno il tanto atteso Carl “Flash” Tundo che si trova 5° ma con oltre 7 minuti di svantaggio. Da segnalare il brutto incidente del locale Tejveer Rai, fratello di Onkar! Arrivato su un dosso a velocità troppo elevata, la Polo su cui era a bordo si è piantata sul terreno ribaltandosi rovinosamente. Nessuna conseguenza per il navigatore Garteh Dawe, Rai invece è stato portato in ospedale per dei controlli. Non dovrebbe trattarsi di nulla di troppo grave.

Hanno perso terreno Canobbio-Marcon, gli unici italiani rimasti in gara. La Mitsubishi Lancer Evo X sembra accusare la durezza delle prime prove sin qui disputate, ma con l’arrivo in assistenza sicuramente il team saprà mettere mano per ripristinare la vettura nipponica. Per Canobbio al momento c’è il 9° posto di classe e 30° assoluto. In testa ai gruppi N troviamo il locale Nzioka Waika, anche lui su Evo X R4 e 15° assoluto. Ma a sorprendere è la nuova Fiesta Rally3 guidata dal bravo Jeremy Wahome che è 14° assoluto, solamente alle spalle delle WRC e delle più prestazionali R5. Il vecchio campione 91enne Zasada è 23° assoluto!

 

Copyright © Rally.it: puoi ripubblicare i contenuti di questo articolo solo parzialmente e solo inserendo un link al post originale.