Nel mondo dei Rally ne abbiamo viste un pò di tutti i colori ma negli ultimi anni sono aumentati gli episodi delinquenziali: macchine rubate, auto manomesse ma di un incendio doloso in un parco chiuso non ricordiamo fosse mai accaduto.

E’ successo nella notte tra Venerdì e Sabato al Rally 4 Regioni, un incendio d’origine dolosa, confermato sia dai Carabinieri che dai Vigili del Fuoco, accorsi immediatamente a domarlo ed è anche grazie a loro se si è evitata la strage, di macchine ovviamente.

Il tutto accade poco prima dell’una di notte quando alcune persone che girano tranquillamente in una Salice Terme animata, notano un piccolo bagliore in una zona del parco dove sono custodite le macchine in parco chiuso. Nelle vicinanze ci sono alcuni locali e sono molti i frequentatori, un ragazzo che si trova in una zona appartata, vede scappare il delinquente notando i vestiti e che aveva su i guanti, poco prima, il delinquente, era riuscito ad accendere il combustibile “Diavolina”. C’è un testimone e c’è anche un accendino e le confezioni del combustibile,una volta che le telecamere saranno visionate, visto che gli orari sono precisi e noti la situazione potrebbe evolversi.

Abbiamo contattato Gabriele Lovazzano, il pilota del team EfferreMotorsport , che aveva noleggiato l’auto e gli chiediamo se ha inimicizie.

“Sono una persona tra le più tranquille e il dispetto a mio parere non era a me rivolto ma vedendo la conformazione del parco chiuso la  VW Golf che stavo usando era una delle vetture più nascoste. Inoltre il danno non è stato fatto a me ma al proprietario della macchina. Io solitamente corro con la mia 106 ma in questo caso ho voluto affittare un auto storica e vedere com’era la regolarità Sport”.

Dammi qualche orario per capire come si è svolta la serata.

“Alle 23:08 ho messo la macchina in parco chiuso, verso mezzanotte sono arrivato a casa (Gabriele abita vicino a Tortona n.d.r.) dopo la doccia, quando sto per andare a dormire sulla chat della scuderia dicono sia bruciata una storica (ore 1:04), sono preoccupato ma tra tutte le vetture non pensavo certo fosse la “mia”, alle 1:24 un vigile del fuoco amico di famiglia della mia fidanzata/navigatrice (Sara Prazzoli n.d.r.) la chiama perchè ha letto il cognome sulla vettura, contemporaneamente all’1:25 mi chiamano dalla direzione gara che la macchina è bruciata. Mentre mi vesto per tornare a Salice avverto Marco Binati, il noleggiatore della mia macchina. Quando arrivo è tutto spento e sia i Carabinieri che i Vigili del fuoco mi confermano che è un incendio doloso. In quel lasso di tempo avevo pensato a tutte le ipotesi, un corto circuito, un mio errore, l’erba secca, mai avrei pensato a qualcosa del genere. Vicino all’anteriore destra c’era una montagna di Diavolina ed in parte è stata requisita dalle autorità competenti”.

Per fortuna a quell’ora a Salice Terme c’era gente in giro, sia giovani sia appassionati rallysti, proprio in quella zona si trovavano alcuni organizzatori ed uno di essi nota un bagliore “Ma che cos’è quel fuoco”, esclama. Oltre agli organizzatori c’è il Presidente Aci Pavia Marino Scabini che accorre a domare le fiamme, che in pochi secondi si erano sviluppate.

“Eravamo in molti: Beniamino, Massimo, Isabella, Claudio, Morena ed io – dice Marino Scabinistavamo facendo il giro per chiudere i cancelli, quando Massimo vede il fuoco. Scendo, cerco un estintore e trovo fortunatamente l’Opel Kadett Gte di Roberto Nicelli aperta e prendo l’estintore brandeggiabile con il quale spengo la ruota oramai in fiamme. Contemporaneamente Claudio Biglieri corre sul furgone e torna con due estintori da 25 km l’uno, e con uno di essi spegniamo gli ultimi focolai. Il tutto si è svolto in pochissimo tempo, saranno stati 5′, inizialmente ho rotto il vetro della macchina per aprire il cofano e staccare la batteria, una volta svuotato l’estintore e spento il fuoco abbiamo visto nell’angolo vicino alla ruota tutta la diavolina. Poco dopo sono arrivati i Vigili del fuoco, hanno controllato con la termocamera e raffreddato ulteriormente l’anteriore della vettura”.

Pare che la persona sia stata vista, cosa ne pensi?

” Io posso anche pensare che quella persona si sia nascosta tra le vetture del parco chiuso, prima che mettessimo le bindelle. Inizialmente il parco chiuso doveva essere tutto sul vialetto interno, illuminato. Probabilmente l’autore del gesto conosceva bene la zona perchè è scappata dal lato meno conosciuto e frequentato (per chi conosce la zona verso la discoteca Club House n.d.r.). Poteva succedere un disastro e fare danni a tantissime vetture”.

Salice non è nuovo a problemi con il “parco chiuso” negli ultimi anni ci sono stati due furti di auto (entrambe Porsche).  La prima volta fu un regolamento di conti tra francesi della Corsica e la macchina ritrovata poco dopo. L’anno successivo, sempre una Porsche si è allontanata prima della chiusura del parco.

Abbiamo contattato anche Marco Binati, la persona più coinvolta economicamente ed emotivamente al fatto, in quanto la macchina era affidata a lui.

Marco ma c’è qualcuno che potrebbe avercela con te?

“Sono 44 anni che siamo nel settore, da due generazioni, 30 anni di Rally, tantissime auto gestite non è mai successo niente. Una ipotesi che posso scartare. Tra l’altro la VW Golf è di un cliente, una vettura competitiva, che aveva già corso al 4 Regioni e anche all’ultimo Rally Lana, un auto che solitamente fa le gare storiche”.

Quando hai scoperto di quanto accaduto?

“Io sarò stato a 300 metri e all’ 1:26 mi ha chiamato Gabriele, avevo visto i vigili del fuoco passare ma non pensavo fosse legato al Rally. Quando sono arrivato era già tutto finito e mi hanno detto che era pieno di diavolina. E poi hanno trovato i cartoni e le confezioni per tutto il parco”.

Chissà se qualche venditore di combustibile può aiutare, perchè a Luglio sono pochi che si fanno la scorta.

Hai visto chi sorvegliava il parco?

“Io non ho visto nessuno ma mi hanno detto che c’erano almeno un paio di persone ma la superfice da sorvegliare era vasta e buia ed in quel campo c’erano 76 auto, perchè le storiche ed alcune moderne erano nel vialetto illuminato mentre il resto delle moderne e tutte le vetture della regolarità Sport erano nel prato”.

Nei prossimi giorni sentiremo gli organizzatori della gara ed eventuali evoluzioni della situazione.

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