Scorrendo l’elenco iscritti del Rally Salsomaggiore abbiamo notato i nomi più celebri del rallysmo emiliano, da un certo verso una gara che ci ha fatto ricordare gli anni “90, sia come numero d’iscritti sia come qualità dei partecipanti. Se i copiloti sono longevi nella loro carriera, i piloti tendono ad appendere il casco al chiodo con più anticipo. A convincerci ulteriormente è stato il fine gara e le classifiche assolute dove Roberto Vellani, classe 1964, ha vinto meritatamente.

Vellani ha al suo attivo oltre 20 vittorie assolute e questa avrà sicuramente un sapore particolare rispetto alle ultime affermazioni, quando, o mancavano gli avversari o si erano fermati lungo la strada, in questo Salsomaggiore 2021 invece c’erano (quasi) tutti.

C’erano anche gli avversari storici dell’ultimo periodo Davide Medici, classe 1979, un pilota che corre con il contagocce (una gara all’anno) ma di grande talento. Il reggiano, al debutto sulla VW Polo, si è portato a casa un terzo assoluto.

Sempre restando nel reggiamo, spostandoci a Rubiera, troviamo il classe 1972 Antonio Rusce, 6° assoluto ma afflitto da problemi per tutta la gara. Antonio, che ha vinto due volte questa gara, ha dovuto abdicare ci spiace solo non abbia potuto lottare per un tris che era nel suo piede.

Tra i protagonisti anni 90 c’era anche il lombardo Antonello Paroli, 11° assoluto ed affezionato a questa gara.

Tornava al volante dopo 5 anni, Silvio Grazioli, sessantenne che ha iniziato a correre negli anni 80, vincitore negli anni 90 con le Opel Kadett e Astra ed indimenticato protagonista sulle “non comuni” Nissan Sunny Gti ed Almera. Per lui un 13° posto assoluto dimostrando che l’età avanza ma il piede resta sempre pesante, subito dopo un duo celebre Rossi-Zanella.

La prima vettura non R5 al traguardo è stata la Renault Clio S1600 di Roberto Vescovi e Giancarla Guzzi. Anche loro oramai fanno parte della vecchia guardia,  il classe 1971 continua a correre e vincere. Nonostante fosse la gara di casa, o quasi, Roberto e Giancarla correvano per la prima volta su queste strade ed hanno battuto la concorrenza, anche in questo caso trattasi di vecchia conoscenza: Ivan Garuti.

Come Medici, Garuti, corre una gara l’anno ma con una bella pausa decennale nel periodo 2007-2018. Chi come lui andava forte a fine anni “90 ha dimostrato di saperlo fare, indipendentemente dalla macchina usata, in questo caso la non facile Clio S1600 che ha portato al 20° posto.

Si accontenta di una macchina più piccola invece Pierfrancesco Verbilli, modenese, 40° assoluto e primo in R1. Pilota vincente negli anni 90, quando faceva gli assoluti con la piccola Renault Clio Rally5 si è piazzato esattamente tra una Toyota GR Yaris ed una R5, pensiamo si sia capito il concetto.

Concludiamo con Iceman, tra i promotori dell’evento, ne sono passati di anni da quando correva con l’Alfa Romeo 145 e lo ritroviamo nella top ten con il 10° posto assoluto sulla Skoda Fabia R5.

Ps: nello storico c’era il signor Mauro Lenci su Peugeot 205 Gti, che ha fatto la storia dei Rally toscani (e non solo) ed ha al suo attivo una ventina di assoluti, quasi tutti con Peugeot. A Salsomaggiore si è piazzato 6° lottando per il podio sino alla fine. Podio andato al piacentino Alessandro Bottazzi (Opel Corsa) che è stato un campione nell’Enduro anche se negli anni 90 aveva già assaggiato i Rally, dietro al piacentino un’altra vecchia conoscenza, Alessandro Ghezzi (Porsche 911), pilota oltrepadano di lungo corso che è passato da qualche anno alle storiche. L’importante è divertirsi anche se continuano a vincere.

Sarà mica colpa di questi piloti se non emergono giovani talenti?

Di seguito la galleria con i piloti citati:

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