Se il mondiale si riaprirà non lo sappiamo ancora con certezza ma la vittoria di Neuville in Belgio è un buon incentivo per crederci. Più della vittoria del belga, largamente pronosticata, è stata la prestazione dell’intero team Hyundai convincente e la sola foratura di Tanak ha stoppato il team coreano ad un risultato che poteva anche essere migliore.

Neuville e Breen davanti a tutti, quasi sempre, hanno avuto un ritmo incredibile per tutta la concorrenza. Le prove particolari del belgio, completamente asciutte, si sono trasformate nell’ultima giornata con una tappa completamente differente e degna conclusione sul circuito di F1 a Spa Francorchamps, per 11 km che comprendevano anche tratti di circuito.

Il migliore oggi è stato l’estone Tanak, vincitore anche della Power Stage, anche se con la gara belga deve dare l’addio alla possibilità di lottare per il mondiale, l’ex campione del mondo pare aver ritrovato il giusto feeling con la vettura, con l’ipotesi, non tanto remota, che il mondiale costruttori non è ancora deciso.

La gara belga, comunque difficile, pare non aver convinto del tutto sotto il profilo organizzativo, nonostante il pubblico fosse a distanza siderale l’annullamento di una prova ed i problemi con i fotografi accreditati, lasciano molte polemiche sotto questo punto di vista e l’impressione e che questa apparizione mondiale non sarà ripetuta.

Giusto epilogo per Neuville e Wydaeghe, che firmano la gara di casa, nonostante Breen-Nagle, hanno fatto faticare il belga più del previsto, alla fine i secondi che li separano sono 30″7 ma l’irlandese ha ben pensato di alzare il piede e mantenere questa posizione. Una prestazione che sarà certamente notata da Wilson ed M-Sport, alla ricerca di un pilota vincente.

Ancora una volta a podio, e migliore pilota Toyota, il giovane Kalle Rovanpera, con  Halttunen, pochissimi errori per il figlio d’arte che nel finale di gara riesce a sopravanzare Evans-Martin, tra loro solo 6″5 , in una gara fotocopia. Poco dietro il campione in carica Ogier, solo 5° assoluto, ma buon secondo nella Power Stage, il francese resta ben saldo in prima posizione ma il mondiale piloti, per essere conquistato ha bisogno di podi e non di piazzamenti nelle retrovie, sono 55″8 i secondi che lo separano dal vincitore.

Scoppola per i piloti del WRC 2 (dove ha vinto Huttunen/Hyundai), i piloti del WRC 3, a cui si sommavano i forti piloti locali, sono sempre stati superiori ed alla fine ha vinto il francese Yohan Rossel (Citroen) dopo aver lottato, prima con Vanneste (Citroen) e poi con Bedoret (Skoda) ma alla fine il podio è stato completato con il belga Cracco (Skoda) ed il tedesco Kreim (VW Polo).

Armstrong vince tra gli Junior e Ragues (Alpine a110) vince tra le RGT.

Ora si vola all’Acropoli, altra gara mitica che torna nel mondiale, appuntamento dal 9 al 12 Settembre.

 

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