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Il loop mattutino non ha definito le posizioni in classifica, lasciando ancora aperti diversi spiragli per uno sconvolgimento totale della classifica.
Thierry Neuville tiene ancora tesa la corda mantenendo la vetta della classifica, facendo sudare sette camicie al compagno di squadra, Craig Breen. Ma in questo loop pomeridiano sembra essere tornato ai soliti fasti, Sebastièn Ogier. Il francese infatti dopo il termine della mattinata, ha ben 51″ da recuperare sul belga e deve riuscire a scavalcare Kalle Rovanpera e Elfyn Evans.

OGIER IN ATTACCO. NEUVILLE SI DIFENDE – Le Toyota come abbiamo visto sono in discreta difficoltà. La veloce Yaris che siamo abituati ultimamente vedere primeggiare in classifica, quest’oggi fatica a mantenere il passo delle Hyundai, soprattutto su quella di Thierry Neuville. Tuttavia Sebastièn Ogier sembra aver trovato un buon compromesso e già dalla ripetizione di “Hollebeke 2” riesce a vincere la speciale, recuperando però soltanto 3,7″ dalla vetta. Nella prova speciale targata n.14, il “trappista” firma l’ennesima vittoria di speciale in questo week-end di gara, tenendo a bada così anche Craig Breen che si allontana di 6,6″.

“E’ chiaro che le Toyota stanno correndo tra di loro, è la loro battaglia interna. Dobbiamo mantenere il passo. E’ un buon ritmo.”

Ogier vince anche “Watou2”, ma ciò non sembra impensierire Breen e tanto meno Neuville che condivide il pensiero del compagno di squadra a fine speciale. Infatti il francese pluricampione del mondo non è per niente soddisfatto della sua prestazione. Il basso grip che l’afflitto durante la mattina, l’ha portato ad accumulare molto ritardo ormai apparentemente irrecuperabile. Al termine della giornata il gruppo Toyota è molto compatto, con Evans che precede Rovanpera per 3.3″ e subito dietro Ogier per ulteriori 3.7″. Thierry Neuville si firma anche in questo secondo giorno di gara, allungando su Breen per 10,1″. Ott Tanak è fuori dai giochi e può solo imparare le nuove strade belga; fine settimana da dimenticare per l’estone.

WRC 2  – Nella categoria inferiore Oliver Solberg primeggia sugli avversari nonostante i problemi di servosterzo. Con fuori dai giochi Suninen e Gryazin, oltre a Huttunen con oltre quattro minuti di svantaggio, il ragazzo nordico figlio d’arte del grande Peter corre in solitaria.

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