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Al Rally Due Valli, Claudio Vallino manda tutti a Cà del Diaolo

 Nessun insulto, nessuna invettiva. Cà del Diaolo è solo la prova speciale topica del 39° Rally Due Valli, andato in scena venerdì e sabato scorsi, valido come settima gara del Campionato Italiano Rally-Sparco e settimo appuntamento della Suzuki Rally Cup. Rally in cui Claudio Vallino ha costruito il 103° successo di classe in carriera, primeggiando nella categoria Racing Start 1000 al volante della Suzuki Swift 1.0 per i colori della Meteco Corse. Soprattutto, però, è la gara che riporta il pilota savonese, da oltre due decenni residente in Val Pellice, al comando della classifica Racing Start della Casa di Hamamatsu, suo obiettivo stagionale.

Sono molto soddisfatto per il risultato ottenuto e per come ho guidato in gara” afferma Vallino, mentre festeggia con il suo navigatore Maurizio Vitali il successo veneto in Piazza Bra a Verona. “Finalmente sono ritornato a guidare veloce come piace a me, sentendomi a mio agio con la vettura, che mi ha fornito sensazioni particolarmente favorevoli”. Nelle settimane precedenti il rally con Fabio Poggio di Effemme Autosport”, il preparatore che cura la Suzuki Swift, Claudio Vallino ha lavorato intensamente sulla vettura che ha dimostrato tutta la sua crescita nella gara veronese.

Cà del Diaolo fa la differenza. La cronaca della gara veronese vede Claudio Vallino e Maurizio Vitali concludere in 54esima posizione assoluta, quinta fra i trofeisti Suzuki e vittoriosi di Classe Racing Start 1000. La gara era iniziata nel migliore dei modi per Vallino, con il secondo tempo di categoria sulla corta Power Stage di venerdì pomeriggio a un solo decimo di secondo da Ivan Cominelli, con cui era in lizza per la leadership del Trofeo Suzuki. Ancora secondo nelle prime due prove di sabato mattina, nelle quali a emergere era l’allievo della sua scuola Cristian Mantoet, ma davanti a Cominelli, Vallino imponeva la sua legge sulla Orsiera, che concludeva il primo giro sulle prove speciali. A quel punto il portacolori di Meteco Corse era secondo di classe, ma soprattutto era in vantaggio di oltre sei minuti su Cominelli, incappato in una foratura proprio in quella prova.

Il risultato però non bastava al ligure di Angrogna, che sulla Cà del Diaolo (la speciale più lunga con i suoi 20,87 km e impegnativa) che apriva la seconda tornata di speciali compiva il suo capolavoro, vincendo la classe e prendendo il comando della classifica. “A quel punto, nonostante i 7” di vantaggio su Mantoet non ero tranquillo, in quanto le ultime due prove si sarebbero corse di notte alla luce dei fari situazione che favorisce sicuramente un pilota come Mantoet più giovane di me qualche decina di anni” afferma Vallino che però mantiene i nervi saldi e concede al pilota di Valdobbiadene solo qualche secondo per prova, chiudendo in cima alla classifica di Racing Start 1000 e prendendo il comando della graduatoria di categoria della Suzuki Rally Cup.

Dopo il rally di Verona la situazione di classifica di Suzuki Rally Cup volge a favore di Vallino che vanta 3 punti di vantaggio su Cominelli. Sembrano pochi, ma in realtà un buon gruzzolo se si considera il gioco degli scarti che favorisce il portacolori di Meteco Corse, prima dell’ultima gara di Modena. Nella quale Vallino-Vitali non saranno solo impegnati a conquistare il trofeo indetto dalla Casa di Hamamatsu, ma anche nella Coppa Rally di Zona avendo ottenuto il diritto alla finale grazie al successo nella gara di Alba.

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