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Dolomiti, Rampazzo brilla per una speciale

Il pilota di Montegrotto Terme getta il cuore oltre l’ostacolo, nell’ultimo atto di CRZ zona quattro, ma viene tradito da una curva sporca, al termine della terza speciale, che lo costringe al ritiro.

Montegrotto Terme (PD), 04 Ottobre 2021 – Si era già garantito il pass per la finale nazionale di Modena, grazie al successo nella Michelin Zone Rally Cup con una gara di anticipo, ma quei tre punti e mezzo che lo separavano dalla vetta della Coppa Rally ACI Sport, in zona quattro tra le R3C, e la tanta voglia di avvicinarsi, per giocarsela, al diretto rivale nella stagione in corso, Fioroni, avevano portato al Dolomiti Rally un Renzo Rampazzo in forma smagliante.
Il pilota di Montegrotto Terme, impegnato anche nella difesa della propria posizione in ambito di R Italian Trophy, si dimostrava positivo al termine dello shakedown, chiuso con tempi discreti.
Si accendevano le fanaliere in vista della prima prova speciale, quella di “Brugnach”, ed il portacolori della scuderia La Superba, sulla Renault Clio R3 curata da Baldon Rally e condivisa con Michael Guglielmi, non esagerava e chiudeva con il quarto tempo, in piena scia ai primi.

“Abbiamo fatto soltanto due giri di shakedown” – racconta Rampazzo – “ed eravamo moderatamente soddisfatti del nostro passo. Alla sera, avendo delle difficoltà, siamo saliti senza rischiare più del dovuto, dando il novanta per cento di quello che era il nostro potenziale. Sapevamo che sarebbe stata dura battere Fioroni, è stato così per tutta la stagione, ma volevamo provarci. Guardando i tempi della sera mi è balenata l’idea e mi sono detto che avrei mandato tutti a quel paese, provando a partire alla Domenica più determinato. Così ho fatto.”

La grinta di Rampazzo sfociava sugli undici chilometri della prima “Gosalt”, alla Domenica mattina, ed il cronometro gli dava ragione: secondo tempo di classe a 7”9 da Benvenuti, compagno di colori e presidente del sodalizio di Campodarsego, ma soprattutto davanti a Tosini e ad un Fioroni in difficoltà, quest’ultimo a ben sedici secondi dal tempo del patavino.
Nemmeno qualche piccola noia al cambio lo poteva distogliere dal nuovo obiettivo di giornata ma, una fatale curva sulla successiva “Valada”, spegneva l’ardore per far posto alla rabbia.

“La delusione è tangibile” – aggiunge Rampazzo – “anche se già ieri sera abbiamo posto rimedio. Era una di quelle giornate, di quelle rare, dove sai che devi dare tutto e che puoi riuscirci. I tempi della Gosalt mi avevano dato la carica perchè eravamo riusciti a mettere dietro Tosini mentre Fioroni si era perso per strada, forse per qualche problema. Abbiamo accusato dei problemi al cambio ma non davano, più di tanto, fastidio. Il ritmo che io e Michael avevamo era ottimo. A Valada abbiamo preso uno sporco che non avevamo segnato nelle ricognizioni, su un ponte con un cantiere, e che Venerdì, nelle ricognizioni, non c’era. Abbiamo toccato e la nostra gara è finita purtroppo. Il problema più grosso è vedere ora se i nostri ragazzi riusciranno a sistemare la vettura in tempo per Modena. Sarebbe un peccato non avere la possibilità di andare a competere nella finale nazionale, quella che raccoglie i migliori di tutte le zone d’Italia. La prenderemo comunque con filosofia e, prima di fine anno, mi piacerebbe poter affrontare ancora un paio di trasferte. Mi piacerebbe andare a correre la Ronde di Sperlonga. Vedremo nei prossimi giorni come saremo messi e poi pianificheremo il nostro futuro.”

Ufficio Stampa: Fabrizio Handel

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