Lo scaligero ed il pilota di Montagnana, assieme a Maddalosso al Sebino, regalano a Motor Valley Racing Division un fine settimana più che sostanzioso.

Modena, 13 Ottobre 2021 – Un weekend decisamente positivo, seppur non accolto con il sorriso da tutti i protagonisti, quello che ha visto impegnata Motor Valley Racing Division.
La scuderia di Modena, partendo dal fronte nord est, schierava due portacolori, a partire da un Roberto Righetti che, affiancato da Massimo Nalli sulla Citroen DS3 R5 targata GF Racing, era alla ricerca di un risultato di rilancio, desideroso di ben figurare di fronte al pubblico amico.
Al Rally Due Valli, nell’ambito dell’evento valido come ultimo atto della Coppa Rally ACI Sport di zona tre, un piccolo problema ai freni ed il poco feeling del pilota di casa con la vettura del double chevron portava in dote un comunque buon quinto posto nella classifica assoluta.
Un piazzamento che, unito alla stessa casella in gruppo R ed in classe R5, non ha consentito allo scaligero di migliorare la situazione in CRZ ed in R Italian Trophy, chiusa nelle retrovie.

“Due Valli concluso ma non siamo soddisfatti” – racconta Righetti – “perchè, a causa di un piccolo problema all’impianto frenante e di un feeling che non arrivava, abbiamo terminato con una prestazione sotto le nostre aspettative. Siamo vogliosi di rifarci, già alla prossima trasferta.”

Dalle auto moderne a quelle storiche ed al Rally Due Valli Historic altra buona prestazione per “Jangher”, in coppia con il sempreverde Andrea Fiorin su una BMW M3 gruppo A.
Il pilota di Montagnana andava a concludere nuovamente ai piedi del podio nel 4° Raggruppamento ed in classe J2-A/>2000, bissando il bel risultato del San Martino di Castrozza e riuscendo anche a migliorare il posizionamento nell’assoluta, chiudendo sesto.
Per il pilota della trazione posteriore tedesca, curata da Tuning Carenini, i primi punti nel Trofeo Rally di Zona ed uno spiraglio per tentare una difficile rimonta, in vista del conclusivo Bassano.
Dal Veneto in direzione nord ovest il testimone del sodalizio emiliano veniva idealmente consegnato, dal Sabato alla Domenica, ad un Roberto Maddalosso che, in coppia con Nicola Doria su una Citroen C2 R2 curata da PR2 Sport, era alla ricerca di un risultato scaccia crisi.
Reduce da due ritiri consecutivi, al Benacus ed a Scorzè, il pilota di Albignasego vedeva nel Rally del Sebino una ghiotta occasione per uscire dal tunnel, riuscendoci ampiamente.
Consapevole dell’inferiorità tecnica della propria vettura, nei confronti delle ben più evolute Peugeot 208 R2, il patavino riusciva a raccogliere un ottimo quinto posto di classe R2B.

“Era la prima volta che correvamo su queste strade” – racconta Maddalosso – “ed eravamo partiti con tanta voglia di arrivare, dopo due ritiri consecutivi. Le strade del Sebino si sono rivelate molto veloci e belle anche se la nostra C2 si trova meglio sul misto. Siamo partiti subito con un discreto ritmo ma un tempo imposto ci aveva fatto retrocedere di due posizioni. Alla ripetizione delle speciali siamo andati all’attacco perchè volevamo recuperare e così è stato. Siamo partiti in dieci in classe ed abbiamo rimontato sino al quinto posto finale. Siamo molto contenti, per i tempi che abbiamo segnato ma anche perchè conosciamo bene il limite tecnico.”

“Pur trattandosi di un evento di regolarità sport” – racconta Giacomelli – “si possono gestire tranquillamente i tempi imposti, neutralizzandoli sugli ultimi metri di ogni singola prova. Abbiamo deciso di correre al Rallylegend per tirare fuori dal garage, ogni tanto, la nostra 131. Fa bene sia a lei che a chi la guida. Si tratta di un vero gruppo 4, aveva corso tra la fine degli anni settanta ed agli inizi degli ottanta. È una vettura puramente storica, non potrebbe mai correre oggi nei rally storici perchè dovremmo rivoluzionarla e non vogliamo farlo. Da quando è stato istituito l’Heritage, tre anni fa, ne abbiamo vinti due e siamo contenti che la seconda sia arrivata con gli amici di Club 91 Squadra Corse. Con Daniele, il presidente, ci siamo incontrati qualche anno fa alla Crosara Valbona, da loro organizzata, e da quel momento è nata una bellissima amicizia. A dire il vero la voglia di tornare a correre con le storiche, per davvero, ci sta ed in giro c’è ancora la mia vecchia Fiat Ritmo 130. L’ho ritrovata, nel sud dell’Italia, così come la avevo venduta. Non è stato nemmeno tolto un adesivo. Stiamo cercando un accordo con il proprietario e, nel caso ci riuscissimo, potreste vedermi di nuovo al via di un rally storico.”

“Sandro, prima di essere un gran pilota, è un grande amico” – gli fa eco Martinello (presidente Club 91 Squadra Corse) – “e siamo onorati di averlo tra le nostre fila. Certo, iniziare una nuova avventura assieme, come scuderia, e vincere un evento così prestigioso non può che renderci orgogliosi. Siamo sicuri che avremo modo di toglierci tante belle soddisfazioni, anche in futuro.”

Ma il trentino non era il solo portabandiera del sodalizio patavino al via, facendo coppia con Simone Cesaro e la sua BMW M3 gruppo A nella categoria riservata alle Legend Stars.
Fuori dalla competizione contro il cronometro il patavino, in coppia con Silvia Lazzaretto, ha deliziato il numeroso pubblico presente, sfruttando la generosa trazione posteriore tedesca.

“Non facevamo gara” – racconta Cesaro – “ed abbiamo dedicato questi giorni a dei gran traversi. Il Rallylegend è qualcosa di spettacolare, chiama un pubblico esagerato ed anche quest’anno era un delirio di gente. Anche se il meteo non era dei migliori ci siamo divertiti tantissimo e ci auguriamo di essere riusciti a far divertire anche chi era a bordo strada.”

Ufficio Stampa: Fabrizio Handel

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