Era assente dalle scene rallystiche da parecchio tempo ma Mauro Mannini faceva parte dei maggiori rappresentanti del rallysmo italiano degli anni “70.

Il copilota ligure, famoso al fianco di Adartico Vudafieri e “Tony” Fassina, è scomparso oggi dopo una lunga malattia.

Classe 1946, imperiese, affianca i migliori piloti liguri come il trapiantato Orlando Dall’Ava e Amilcare Ballestrieri, ma anche i piemontesi Giacomo Pelganta, Gianni Bossetti e Tony Carello.

Dal 1976 il suo nome si lega al veneto “Tony” Fassina con il quale vince la prova di campionato italiano al Rally delle Valli Piacentine, suo primo grande successo a bordo della Lancia Stratos e a fine annata festeggia il suo primo campionato italiano. Nel 1978 è la volta di navigare l’altro talento veneto, Adartico Vudafieri, dove vince: Elba, Ciocco, Valli Piacentine e Liburna, bissando il titolo italiano. Il periodo d’oro di Mauro Mannini continua e nel 1979 la sua miglior stagione con il terzo titolo italiano grazie ai successi con “Tony” Fassina al S. Marino, Elba, Valli Piacentine, Liburna e 100.000 Trabucchi, vince anche la prova europea del Madeira ma il successo che vale una carriera arriva al famoso Sanremo, dove conquista la gara di campionato del mondo, difendendo da tutto e tutti la Lancia Stratos “non ufficiale” che si intromette sulla vetta del mondiale.

SANREMO 1979

Se “Tony” dominò in quel Sanremo il merito fu anche di Mauro Mannini, in versione copilota e guardia del corpo (della Stratos preparata da Maglioli), sempre preciso e attento nel fare i calcoli per mantenere il giusto ritmo e divario sugli inseguitori. Un pò di suspence arrivò nella quarta ed ultima tappa a Sanremo, quando la pioggia cercò di rimescolare le carte per la ronde notturna e la scelta di gomme poteva rivelarsi fondamentale. Mannini suggerisce le Rain, scelta conservativa, Tony sceglie le intermedie mentre l’avversario più pericoloso, il tedesco Rohrl (Fiat 131 Abarth) rischia con le slick. D’altronde il tedesco in quest’ultima giornata deve recuperare 6’53”. La lunghissima Ronde parte da Coldirodi ogni 2′, il tedesco Rohrl tenta la carta sorpresa e parte 1′ prima per vedere di creare scompiglio nella testa di Tony e Mauro. Ad un certo punto “Tony” vede i fari dell’inseguitore, e pensa d’aver perso quasi 2′, anzichè 1′, prosegue , aumentando leggermente il ritmo e mantenendo le distanze, a fine prova scoprirà il trucco usato dal tedesco. Sembra fatta ma poi i due trovano un masso in mezzo alla prova speciale, con la Stratos che deve ricorrere ad una leggera toccatina. Insomma sino a Sanremo i due sono attenti e Mauro è impeccabile nella fase finale della gara “Sono contento per chi è contento e per chi non è contento” dirà immediatamente sul palco d’arrivo e segnalato su Autosprint dell’epoca da Guido Rancati e Carlo Cavicchi, la battaglia è stata vinta Tony-Mannini ora fanno parte dei vincitori di una gara del mondiale Rally!

Nel 1980 si forma il duo Verini-Mannini con l’Alfa Romeo Alfetta Turbodelta e nel 1981 ritorna con un ligure, Mauro Pregliasco, sulla Ferrari 308 GTB. La carriera ad alti livelli termina in questo periodo.

Poche apparizioni negli anni seguire, sia come pilota , sia in eventi “Amarcord” o vecchi ritrovi fino al 2006 quando lo rivediamo in veste d’apripista al Sanremo storico, sulla Stratos con “Tony” Fassina.

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