Foto: Hino

Anche il marchio Hino guarda al futuro e decide di provare l’ibrido sul proprio Camion da rally! Sarà infatti l’edizione 2022 quella del debutto per il Camion Serie 600 della casa giapponese che è stato completamente rivisto e dotato di un sistema ibrido capace di fornire ben 280 CV in più al bestione nato nel Sol Levante. Il nuovo mezzo promette prestazioni davvero esaltanti per fare lo step avanti in termini di competitività.

Il nuovo Hino 600 ibrido in azione nei test con Teruhito Sugawara (Foto: Hino Global)

Il Camion aveva già debuttato nella Dakar 2020 ma rispetto alla versione precedente è stato rivisto in diversi aspetti: la preparazione è stata affidata agli esperti dakaristi del team Sugawara che hanno sviluppato un nuovo turbo per il motore da 8.8 litri e hanno introdotto il cambio automatico che ormai usano tutti i rivali della categoria. Il lavoro del team si è concentrato anche sulla riduzione del peso grazie all’utilizzo di nuovi materiali come l’alluminio ad alta resistenza e il GFRP, ovvero una plastica rinforzata con fibra di vetro, che sono stati utilizzati anche per compensare il peso aggiuntivo delle batterie che serviranno per la parte ibrida. La combo motore+ibrido svilupperà un totale di oltre 1000 CV, una potenza mai raggiunta dai camion Hino, da tradizione molto leggeri grazie all’uso di motori più piccoli ma che erano carenti appunto sotto il profilo della cavalleria contro i rivali moderni Kamaz, Maz, Iveco e Renault. Ora i nipponici possono far tremare la concorrenza della categoria Camion.

Al momento è confermato solamente un esemplare al via della Dakar a gennaio. Ovviamente sarà affidato al pilota Teruhito Sugawara, ovvero il team boss/tester e pilota ufficiale del team nonché figlio del leggendario Yoshimasa Sugawara.

Hino è il secondo marchio a passare ad una powertrain ibrida nella Dakar. Il team nipponico era stato preceduto dal team Riwald che in partnership con la MKR Technology aveva sviluppato il Renault C460 Hybrid che non ha però trovato molta fortuna fin qui (due ritiri in due partecipazioni) nonostante prestazioni molto interessanti a livello cronometrico.

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