Il bergamasco è il migliore tra i portacolori della scuderia di Verona, tutti comunque entusiasti e stremati da una settimana nel deserto che lascia il segno.

Va in archivio con un bilancio nettamente positivo l’edizione 2021 di Panda Raid, evento di regolarità che ha visto protagonista il magico scenario del deserto del Marocco, lungo sei, insidiose, tappe, andate in scena dal 24 al 29 di Ottobre.
Una vera e propria avventura, in stile dakariano, che ha visto protagonista la scuderia Omega, iscritta ai nastri di partenza con ben sette vetture, adottandone un’ottava lungo il cammino.
A firmare la migliore prestazione assoluta, nella classifica generale riservata alle Fiat Panda 4×4, ci ha pensato il bergamasco Filippo Amigoni, sesto in coppia con Michele Boschini.
Appena fuori dalla top ten il neo acquisto in corsa, il trevigiano da Pieve del Grappa Lorenzo Gazzola, affiancato da Marco Gasparetto, alla fine buon tredicesimo nella classifica finale.
A seguirlo, al diciannovesimo posto, è stato il patavino Massimiliano Losi, affiancato da Marco Lion, mentre la pattuglia scaligera si è dimostrata in affanno, accontentandosi della posizione numero ventitre di Stefano Pietropoli, con Giorgio Bianconi alla sua destra, seguito dal presidente del sodalizio veronese, Ivano Griso con Mirko Caloi, solamente ventisettesimo.
Trasferta terminata nelle retrovie per la svizzera Sanela Piana, trentanovesima con Enrico Piana, seguito a ruota dal veronese Claudio Zambelli, quarantesimo con Nadia Zamperini.
A chiudere il gruppo, in posizione numero quarantatre, l’altro portacolori proveniente dalla provincia di Venezia ovvero Giuseppe Cazziolato, con Marcello Tracanzan al proprio fianco.

“Arrivare alla fine del Panda Raid equivale ad una vittoria” – racconta Griso (presidente Omega) – “perchè, correndo nel deserto, metti a prova tutte le tue capacità, mentali, fisiche e tecniche. Essendo in un gruppo coeso, che si aiuta nei momenti di difficoltà, diventa tutto un po’ più facile, rispetto a chi decide di affrontare questo evento da solo. Siamo partiti in sette e siamo tornati in otto perchè, durante la strada, abbiamo adottato un equipaggio da Pieve del Grappa. Alla fine questo, composto da Lorenzo Gazzola e Marco Gasparetto, si è rivelato un ottimo investimento perchè ha chiuso tredicesimo, su quarantacinque arrivati. I nostri complimenti, per il migliore risultato finale, vanno ai bergamaschi Filippo Amigoni e Michele Boschini. Sono stati gli unici, dei nostri, a stare dentro i dieci assoluti, chiudendo sesti. Bravissimi ma anche complimenti a tutti gli altri equipaggi perchè sono riusciti ad arrivare alla fine, nonostante le difficoltà incontrate. Peccato per Cazziolato e Tracanzan, settimi assoluti nelle prime tappe ma poi costretti a finire indietro per la rottura del cambio. Abbiamo provato ad intervenire noi, nel pieno deserto, ma il guasto era troppo grave quindi hanno dovuto essere recuperati dall’organizzazione. Per quanto riguarda la mia gara eravamo partiti bene, viaggiavamo attorno all’ottavo assoluto, ma poi abbiamo commesso qualche errore di troppo e siamo finiti indietro. Il Panda Raid sembra facile ma non lo è per niente. Bisogna rispettare le medie, per fare classifica, ma sai il punto di partenza e non quelli dove ti rilevano la media. Era difficile, quasi impossibile, riuscire a fare dei calcoli precisi. Il ricordo più bello, di questa edizione, è il gruppo che si è creato, solo qui può accadere. Sei in una situazione al limite e sei lontano da casa. Sembra di essere tornati ai rally degli anni sessanta e settanta quando ci si dava una mano.”

Ufficio Stampa: Fabrizio Handel

I comunicati stampa non riflettono necessariamente le idee della redazione di rally.it, pertanto non ce ne assumiamo la responsabilità. Per comunicare con il responsabile del comunicato stampa contattateci, vi forniremo le indicazioni necessarie per comunicare con il relativo ufficio stampa.