Un altro weekend da incorniciare per la Pintarally Motorsport. La
scuderia roveretana ha infatti piazzato il proprio fuoriclasse
Alessandro Bettega sul podio del 22° Prealpi Master Show. Pur
fermo da un anno e mezzo e al via senza test, a Sernaglia della
Battaglia il figlio dell’indimenticato Attilio, navigato da Paolo
Cargnelutti su Skoda Fabia R5, è stato secondo solo al vincitore
Simone Romagna (navigato da Cristina Caldart a sua volta su
Skoda Fabia), disputando quattro prove speciali regolari. Bettega è
anche secondo di Gruppo R e di Classe R5. Ovviamente soddisfatto
il driver di Molveno: “Direi che è andato tutto bene: c’era un po’ di
ruggine da togliere, abbiamo commesso qualche errorino e non mi
aspettavo un risultato come questo – dice Alessandro – Eravamo
quasi cinquanta in Classe R5, con grandi nomi quali Andreucci e
Marchioro, gente che va, noi eravamo fermi da un anno e mezzo,
correvamo con una macchina nuova, non avevamo fatto test… Il
team Erreffe ci ha dato una grande mano a trovare l’assetto e,
come al solito, ho potuto contare sul grande supporto della
Pintarally Motorsport, sempre presente con il catering durante la
gara, Silvano è davvero molto disponibile. Sono davvero contento”.
Al via del Prealpi Master Show c’era un altro figlio d’arte, Aronne
Travaglia, figlio dell’ex campione trentino Renato. Al via su
Peugeot 208 R2B del Team Munaretto con Lorenzo Lamanda alle
note, Travaglia è stato costretto al ritiro alla quarta prova speciale
per la rottura delle colonnette di una ruota.
Il bilancio della Pintarally Motorsport è reso comunque ancora più
positivo dal 26esimo posto assoluto (25° di Gruppo R e 24° di
Classe R5) di Walter Begher, al via a sua volta su Skoda Fabia R5
con Rudy Tessaro alle note. “Abbiamo fatto una bella gara, in
costante progressione, e il riscontro cronometrico ci ha dato ragione

– dice il valsuganotto – Tolta la ruggine all’inizio, dalla
seconda prova alla terza ho percepito un buon feeling, riuscendo a
gestire la macchina senza subirla. L’ultima prova in notturna è stata
conservativa perché il fondo era quasi impraticabile per fossi e
solchi profondissimi. Una gara da incorniciare per la quale mi sento
di ringraziare il mio navigatore Rudy, la Scuderia per il magnifico
service e il team Erreffe per l’ottima macchina. Un ringraziamento
speciale a Roberto, meccanico che mi ha seguito personalmente”.

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