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Subito penserete: “L’ennesima biografia completa di solo noiosi risultati rallystici, mischiati a qualche foto.”
Vi fermo immediatamente, perchè qui stiamo parlando di ben altro. La biografia di Giuseppe “Pucci” Grossi è stata resa possibile non solo dall’editore Giorgio Nada, non solo dallo scrittore Pier Luigi Martelli ma soprattutto dalla moglie e i figli.
Il libro si apre con la prefazione del Presidente ACI, Angelo Sticchi Damiani, e un meritevole elogio da parte del Primo Cittadino di Rimini, Andrea Gnassi. Ancor prima però ammiriamo una bellissima foto della 206 WRC di traverso, che “scorre” tra due pagine.

La biografia si apre con un “Torno Subito.”, frase che rievoca il titolo del libro e che riassumeva il personaggio di Giuseppe. Ci si inoltra in quella che era la vita di un pilota rally, ma ancor prima un padre e marito modello. Si scorre tra le pagine, leggendo sempre più velocemente e con fervore tutti quegli aneddoti di famiglia che ti fanno conoscere un po’ più a fondo “Pucci”. Il primo incontro con la moglie, le vacanze, il Natale…tanto, tantissimo da scoprire in questi primissimi capitoli.

Una volta ripreso fiato dalla carrellata di emozioni che traspaiono dai paragrafi precedenti, si passa bensì alle due ruote. Come recita il capitolo: ” La moto, il primo amore.” 
Sir. Grossi aveva già iniziato da giovane a cercare il brivido della velocità modificando i vari motorini passando poi all’enduro, con cui si tolse anche qualche soddisfazione. Ma la più grande impresa fu la sua Harley Davidson. Ma le motivazioni le lascio scoprire a voi.

I primi rally. Le prime delusioni, ma anche le prime soddisfazioni. Tutto partì da un giornale, un trafiletto di vendita e una Simca Rally. Funamboliche furono le prime imprese, concludendo un rally con una fune che passava nel tetto per tenere insieme la slitta paramotore. Poi la Talbot che non andava, la Ritmo per arrivare all’87 al volante di una M3 contro lo squadrone Lancia. Altra storia che lascio scoprire a voi.
L’Arrivo meritato su Delta Integrale e l’amore per il fondo sterrato. Numerosi i titoli vinti, passando da un sedile all’altro fino a ritrovarsi sulle WRC di inizio anni ’00. Dopo il monopolio del fondo asfaltato nelle gare italiane, nel 2005 ritorna il Trofeo Terra in cui “Pucci” si iscrive con la 206 WRC. Nel 2007 il passaggio alla Grande Punto S2000 ma con scarso successo, rimpiazzata da una Evolution IX Gr. N.

Siamo giunti a tre quarti della biografia. Quante informazioni, quanti aneddoti, quante storie! Il libro prosegue con i capitoli dedicati alle squadre e alle vetture che hanno accompagnato Giuseppe sulla cresta dell’onda, soprattutto la scuderia Grifone. Un approfondimento che, mischiato all’intervento di avversari e amici, rende il tutto più vivo.

Come si dice oggi: ” Non spoilerare!” Il finale lo lascio a voi, con una carrellata di trafiletti di giornale e tanto altro. Una biografia da prendere, da regalare per Natale al vostro amico appassionato di rally. Da leggere in un fiato, apprezzando ogni singolo paragrafo della storia di uno dei rallysti più apprezzati in Italia e non solo.  

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