Jaanus Ree / Red Bull Content Pool

La 90^ edizione del Rally di Monte Carlo ci ha deliziati con l’ennesimo duello fra i due giganti del rallysmo internazionale. Sébastien Loeb e Sébastien Ogier hanno rubato la scena a tutti gli altri concorrenti, la loro sfida ci ha tenuti incollati agli schermi fino agli ultimi metri dell’ultima prova. Due campioni dal grande carisma che insieme hanno dato vita a una delle battaglie più spettacolari degli ultimi anni. A prevalere alla fine è stato Loeb che ha regalato alla Ford Puma la prima storica vittoria dell’era Rally1 ibrido. Gioia e un pizzico di commozione per Malcolm Wilson che dopo i tanti sacrifici delle passate stagioni è riuscito nell’impresa di preparare pronti-via una vettura molto competitiva. Tuttavia né Loeb né Ogier saranno i contendenti allo scettro del WRC 2022. Vediamo dunque come se la sono passata gli altri piloti in azione al Monte…

TRA I DUE LITIGANTI… C’ERA EVANS 

In molti hanno bocciato la prova del gallese Evans, che si candida a ruolo di prima guida del team Toyota dopo il passo indietro fatto da Ogier. “Elfo” è stato autore di un’uscita di strada sulla PS11 quando era impegnato a spingere al limite la sua Yaris GR Rally1. Un errore pagato a caro prezzo in un punto un po’ sfortunato dove non è stato possibile ricevere alcun aiuto dal pubblico vista la posizione precaria con cui si era bloccata la vettura a bordo strada. Tuttavia c’è da dire che l’unico pilota che fino a quel momento era stato capace di tenere testa allo scatenato duo Loeb-Ogier era stato proprio Evans. Il gallese infatti aveva vinto la PS9 prima dell’uscita portandosi a soli 9″ da Loeb che era in testa. Il tentativo di inserirsi nella lotta però è andato male… quando il livello si alza parecchio Evans da l’idea di commettere errori, come successo in questo caso e a Monza nel 2020. Errori pesanti che portano via punti. Resta però la consapevolezza per Toyota di poter puntare su un pilota velocissimo che senza avversari fenomenali può certamente dire la sua anche per il titolo.

Gara molto aggressiva per Evans-Scott (Jaanus Ree / Red Bull Content Pool)
BREEN PROVA CONCRETA

Craig Breen è di fatto il vincitore virtuale del Monte Carlo. L’irlandese è infatti il primo dei piloti full time arrivato al traguardo, piazzatosi al terzo posto assoluto. Nonostante ciò in molti hanno storto il naso di fronte alla prestazione del pilota M-Sport. A nostro modo di vedere Breen ha fatto esattamente la gara che doveva fare: un rally guidato con la testa, senza grandi acuti, con pochi rischi e portando la vettura al traguardo in top5. Craig non correva un Monte Carlo dal 2018, potendo contare su un’esperienza abbastanza limitata sulle WRC viste le sole due partecipazioni ai tempi di Citroen (2017 e 2018). Nonostante ciò Breen ha chiuso facendo il suo miglior risultato al Monte, chiudendo una gara priva di grosse sbavature. Difficile poter pretendere di più da lui onestamente.

ROVANPERA CHE RIMONTA!!

Il giovane talento di casa Toyota ha avuto un inizio di rally timido, anche troppo. Feeling zero sulla Yaris colpa anche di un set up completamente sbagliato. Rovanpera però non si è dato per vinto e dopo le difficoltà iniziali ha lavorato duramente con il proprio ingegnere per trovare la quadra sulla vettura giapponese. Prova dopo prova il finnico è riuscito ad eliminare i problemi di sottosterzo migliorando sensibilmente sul cronometro. Il bilancio finale recita 3 vittorie di PS, compreso lo spettacolare trionfo sulla Power Stage, ormai la vera specialità per Kalle. Anche in questo caso si può parlare di una prestazione nel complesso positiva. Rovanpera inizia la sua stagione con un terzo posto nella classifica assoluta che lascia ben sperare per il Mondiale 2022.

Neuville (6°) deluso al debutto sulla nuova Hyundai (Jaanus Ree / Red Bull Content Pool)
PRIMA GIOIA PER GUS, FOURMAUX SPRECA

Nel gran week end di M-Sport ha trovato spazio anche Gus Greensmith che ha fatto parlare di se grazie alla prima vittoria di PS. Il britannico ha vinto la prova 7 davanti ad Ogier e Loeb certificando il grande potenziale di questa Puma Rally1. La gara di Gus è stata poi condizionata da un problema al motore che ne ha limitato il risultato. Tuttavia Greensmith adesso ha la consapevolezza di avere una vettura competitiva con cui poter fare risultato. Potrebbe essere la sorpresa di questo Mondiale. Ci si auspicava invece ben altro inizio per il talento francese Adrien Fourmaux. Il classe 95′ è incappato in un terribile incidente da cui fortunatamente è uscito illeso insieme al navigatore Coria. Un brutto inizio di campionato che non ha di certo impressionato il team. Fourmaux adesso deve cercare il riscatto già in Svezia!

HYUNDAI MANCA LA SVOLTA, SI SALVA NEUVILLE

Il pessimismo attorno al team della casa coreana si è purtroppo confermato nel primo rally stagionale. Doveva esserci la svolta con il debutto della nuova Rally1 ma per quel che si è visto, per la nuova Hyundai i20 N Rally1 c’è una sonora bocciatura. Troppi i problemi di gioventù rispetto alle concorrenti Toyota e Ford che non hanno permesso ai propri piloti di esprimersi al loro livello. Uno su tutti, Thierry Neuville. Per il forte pilota belga resta il rammarico per quella che poteva essere una gara da assoluto protagonista se tra le sue mani ci fosse stata una vettura competitiva. Pura utopia al Monte Carlo: Neuville ha lottato duramente per tutto il rally ma non è stato capace di esprimersi in maniera costante. L’impressione generale è che non è tutto da buttare, ma certamente servirà parecchio lavoro al team per rimettere le cose in riga. Il belga alla fine va via dal Monte con un sesto posto finale che viste le tante problematiche accusate può anche andare bene. Gara negativa per gli altri due piloti del team: Tanak ha compromesso la corsa con un errore sul ghiaccio, Solberg non ha fatto meglio uscendo di strada sulla prova 10.

Si tratta ovviamente dei classici giudizi di inizio stagione. Le prime sensazioni dicono che Ford sarà protagonista grazie ad una vettura competitiva ma Toyota si conferma forte con una Yaris GR Rally1 con un gran potenziale ancora da tirare fuori. Evans e Rovanpera possono diventare uomini da Mondiale. Hyundai può contare su due grandi piloti come Neuville e l’ex campione Tanak ma se le difficoltà della i20 Rally1 dovessero confermarsi, sarebbe un grande passo indietro per le ambizioni della squadra. Da verificare poi quale sarà il livello di queste vetture su terra. La gara in Svezia di sicuro ci fornirà indicazioni interessanti. Appuntamento dunque al 24 Febbraio per il prossimo capitolo di una stagione che si preannuncia davvero interessante.

 

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