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Chiudiamo così il venerdì con la ripetizione delle prove del mattino. Sicuramente scenari e fondi che cambiano profondamente, grazie al meteo soleggiato ma comunque con temperature che saltano da un segno all’altro. Questa mattina la temperatura ha toccato i meno cinque, infatti nelle zone d’ombra soprattutto nei tornati era presente il ghiaccio. A complicare la cosa, erano presenti delle lastre di black-ice che hanno creato qualche preoccupazione a alcuni equipaggi. Meno fortunato Fourmaux come abbiamo visto, che ha demolito la sua Puma, altri come Ogier hanno gestito il piede destro in modo da evitare danni.
Chi è rimasto a proprio agio sembra essere stato proprio il “Seb senior”; la nuova Ford sembra calzargli a pennello…che dire: gran bel lavoro Mr. Wilson!
Al contrario i problemi in casa Hyundai non sembrano essere stati risolti. Speriamo riescano a trovare una quadra.

L’OVALE BLU ALLA RIBALTA – Sicuramente la vettura più chiacchierata del momento. Nessuno si aspettava un’avanzamento del genere da parte della casa americana, pilotata dallo “Zio” Malcolm Wilson. Eravamo ormai abituati a vederla nelle retrovie, ma in queste ore sta sbancando i botteghini. Grazie alla prestazione di Sebastièn Loeb che anche nel loop del pomeriggio ha mantenuto un ritmo altissimo, dettando legge sull’asfalto infimo del Monte. Sebbene il fondo si sia asciugato, le parti ghiacciate del mattino sono rimaste scivolose e il feeling con la vettura è stato fondamentale. Sebastièn Ogier ha pagato un po’ tutto ciò, ma è riuscito a mantenere in tiro Seb Senior senza lasciargli troppi spiragli per filarsela. Infatti nell’ultimo passaggio di giornata riesce a spillargli 4,5″. Exploit davvero positivo per Gus Greensmith; il giovane su Ford vince la speciale numero sette, tenendo dietro di se anche il collega cannibale.

“E’ difficile dire a parole quanto quest’auto sia fenomenale.” – Dice Gus. “Adesso vado a sedermi in un angolo a piangere.”

Elfyn Evans procede nella corsa rimanendo con il gruppo di testa, ma con 11″ persi viene ripassato da Ogier nella generale. Le Hyundai ancora sottotono; i problemi di feeling continuano ad essere ben marcati. Lo stesso Thierry Neuville ha sofferto di sottosterzo e problemi di stabilità nei tratti veloci sconnessi. Ne è la prova la prestazione del belga, in cui non riesce a andare oltre la 7^ piazza anche per i problemi meccanici che affliggono l’auto. Il sistema ibrido è tornato a funzionare, a detta del belga, nell’ottava prova speciale e riesce a scucire un buon secondo posto ma con pochi secondi sgranocchiati. Stessa cosa per Ott Tanak che da una zampata nel finale, ma il distacco è ben marcato.
La generale parla chiaro, con Loeb ancora davanti e un vantaggio di 9,9″ su Ogier. Terza la Toyota di Evans con un distacco di 12,1″ dal francese compagno di squadra. Neuville si aggrappa alla 4^ posizione con uno svantaggio di oltre 45″, seguito da Ott Tanak che riesce a scavalcare la Ford Puma di Breen il quale ha accumulato un ritardo di poco meno di 1′.

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