Dal nuovo logo a una serie di attività promozionali innovative. Da qui passa il rilancio della scuderia
valtellinese “Promo Sport Racing”. Ma andiamo con ordine.
PSR nasce nel lontano 2008 con l’intento di promuovere il mondo dei rally che, secondo i fondatori, non era
valorizzato abbastanza. Il nome, Promo, deriva proprio da questa volontà: far emergere, da un settore a
circolo chiuso, l’energia vitale valorizzando la disciplina e facendo crescere un ambiente con conoscenza,
consapevolezza e formazione.
E così è stato?
Certo, da sempre. – risponde Danilo Colombini, storico socio fondatore e presidente della scuderia
valtellinese – Le prime azioni sono state quelle comunicative e di promozione con i corsi e le attività di
scuderia, poi sono arrivate le partecipazioni alle gare e, infine, siamo diventati anche organizzatori.
Vero, la scuderia PSR in pochi anni si è ritagliata un importante ruolo nel mondo delle gare divenendo, per
ben sei anni, l’organizzatore del Coppa Valtellina, il secondo rally italiano per anzianità.
Personalmente non volevo diventare organizzatore di gare, anche se il sogno nel cassetto c’era e a volte in
sede si sussurrava, a bassa voce, la voglia di ideare una gara tutta nostra.
E cosa ti ha fatto cambiare idea?
Il gruppo e la consapevolezza che probabilmente, se non avessimo accettato questa sfida, difficilmente la
gara sarebbe oggi ancora a calendario.
Come è stato l’inizio di questa avventura?
Ho più volte raccontato del difficile rapporto con l’allora dirigenza ACI, ma devo riconoscere che da subito
c’è stata libertà operativa. Le maggiori difficoltà sono state prevalentemente di tipo economico, comunque
superate nel momento in cui abbiamo avuto carta bianca su cui scrivere le nostre gare.
Sei Coppa Valtellina, di cui due validi per l’International Rally Cup e uno come Crz seconda zona, due Rally ACI
Lecco e due edizioni del Rally del Pizzocchero, gara nuova ideata tutta da PSR. Nel mezzo un lavoro di
rinnovamento dei rally in Valtellina ma non solo, un’attività portata avanti sino all’ultimo Coppa Valtellina del
2019 con prove in mezzo alla gente che nel frattempo era tornata ad amare e seguire i rally, tra cui anche
coloro che non mangiavano “pane e prove speciali”.
Agli inizi abbiamo “pagato” un po’ in numero di iscritti, forse perché si riteneva che in Valtellina ci fossero
prove difficili e i favoriti, ovviamente, fossero i locali. Il lavoro di analisi delle informazioni da chi
partecipava alle nostre gare e l’inserimento, pian piano, di prove speciali come la Ronde di Albosaggia, la
Strada del Vino da Sondrio a Buglio, la Berbenno, la Mello, la Cino-Cercino, “vecchie” prove amate da tutti,
alternate alle storiche come Carona, Castello, San Rocco hanno completato un ottimo “menù” che ci ha
portati ad avere tanti iscritti non solo al Coppa Valtellina, ma anche al Rally di Lecco e al Rally del
Pizzocchero a Teglio.
Parliamo del Pizzocchero, fino a quando resterà fermo?
La pandemia, purtroppo, ci ha costretti ad uno stop delle attività organizzative e l’edizione 2018 del Coppa
Valtellina ci ha portato una grossa perdita economica. Stiamo cercando di riprenderci con nuove iniziative,
ma anche per quest’anno non siamo in grado di riproporre il Rally. Ne riparleremo nella primavera 2023.
L’edizione 2018 è stata negativa dal punto di vista economico, ma un successo senza precedenti da quello
sportivo.
Quando penso a Morbegno 2018 i sentimenti sono contrastanti: se mi soffermo sull’aspetto finanziario
faccio fatica a restare calmo perché, purtroppo, ci sono stati una serie di avvenimenti che ci hanno portato
a una elevata perdita, ma pensando a quello che siamo riusciti a “creare”, l’emozione prende il
sopravvento.
Una gara innovativa, che coniugava promozione del territorio con quella del settore automotive e della
sicurezza stradale, in un contesto espositivo di prim’ordine.
L’asticella è salita davvero in alto grazie anche e soprattutto alla collaborazione delle istituzioni e dei tanti
sindaci che ci hanno dato fiducia e che abbiamo ricambiato con la promozione. Tra tutti voglio ricordare
Andrea Ruggeri, allora Sindaco di Morbegno, che accettò una prova speciale nel centro di Morbegno. Una
“lucida follia” che portò però un evento unico e, forse, irripetibile.

Dal 2019 la scuderia è ferma ma, come l’Araba Fenice, vuole risorgere con le proprie forze.
Il termine “fermi” non è del tutto corretto. Il mandato con ACI scadeva nel 2019, pertanto il Coppa Valtellina
non è più di nostra competenza. Avremmo voluto riproporre il Pizzocchero, ma come già detto sarà per il
prossimo anno. Per la stagione 2022, è in corso il tredicesimo corso Piloti e Navigatori che da quest’anno è
gestito in modo più professionale grazie anche alla collaborazione con Seventeen – Sport, eventi e
comunicazione – che sarà partner della scuderia nella gestione dell’immagine e della promozione.
Nel concreto?
Partiamo dal presupposto che correre in auto è un’attività costosa. Pochi possono permettersi di usare i
propri capitali e quindi bisogna “vendere” la visibilità che ci si ritaglia dalle gare. Seventeen metterà a
disposizione un ufficio stampa interno ed una serie di servizi in grado di aiutare sia il piccolo
appassionato che debutta nella gara di casa, sia il pilota più affermato che vorrà rinverdire la
comunicazione. Compito della Seventeen sarà anche quello di sviluppare attività promozionali, di
marketing e servizi innovativi per la gestione dell’immagine che, ovviamente, saranno a disposizione
degli associati Promo Sport Racing. Ma non solo. Seventeen intende proporre anche una serie di
appuntamenti legati al mondo dei rally.
Di cosa si tratta?
Saranno degli eventi di approfondimento, culturali e sportivi, e il primo, dal titolo RALLY IN ROSA, è già in
cantiere. Un incontro voluto in quanto tante sono le ragazze uscite dai nostri corsi piloti e navigatori e
che oggi gareggiano nei vari ruoli con eccellenti risultati. Con loro e con altre pilotesse/navigatrici
discuteremo di come ci si trova in un ambiente prettamente maschile, le motivazioni che le hanno
avvicinate al mondo dei rally, le loro esperienze e molto altro ancora. L’evento verrà gestito interamente
da Seventeen srl e la partecipazione potrà avvenire sia in presenza che on line. Abbiamo in
programmazione altri incontri, tra la fine dell’estate e l’autunno, che verteranno su differenti temi e ai
quali parteciperanno ospiti incredibili.
Quindi promozione, eventi ma niente organizzazione di gare.
Se per gare si intende rally, per quest’anno, no. Stiamo però collaborando con Seventeen che ha in serbo
tre manifestazioni tra agosto e ottobre e avranno due punti cardine: Green e prestigio. Non saranno gare
nel vero senso della parola, ma manifestazioni ludico-promozionali a livello regionale e nazionale, ma per
ora non possiamo svelare di più.
Promo Sport Racing era conosciuta come la scuderia delle cene e delle feste. Tutto fermo o possiamo sperare
a qualcosa di nuovo anche qui?
E’ vero, gli anni d’oro della Promo Sport Racing li abbiamo vissuti nel bar di un nostro pilota, diventato la
nostra sede e nella quale tutto è nato. Avevamo preso spunto dagli storici incontri al “Mille”, il bar dove
tutti gli appassionati degli anni Novanta e inizi Duemila si incontravano. Era un appuntamento fisso,
settimanale, il martedì. Dopo il 2019 ci siamo persi, vuoi per la pandemia, ma anche e soprattutto per le
male lingue che raccontavano di una scuderia allo sfascio, che non esisteva più. La cattiveria va a
braccetto con l’invidia e questo ha fatto sì che molti nostri iscritti non si siano più avvicinati. Oggi però
vogliamo risorgere e lo faremo con tutti i mezzi che conosciamo, in primis la convivialità. Stiamo
cercando una nuova sede dove incontrarci almeno una volta ogni 15 giorni per parlare di rally, ma non
solo, e per promuovere e vivere di persona la nostra passione. Una sede aperta, come è sempre stata la
nostra scuderia. Per partecipare agli incontri sarà necessario solamente avere la passione dei motori.

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