Sergio Bruni e Diego Esposito su Skoda Fabia R5 sono i primi leader della 58esima edizione del Rally Valli Ossolane.

L’evento ha preso il via oggi pomeriggio con due prove speciali: la classicissima Crodo-Mozzio e la Domobianca365, dove la variabile meteo è intervenuta a mischiare le carte in questi primi 20 Km. di prove.

Davide Caffoni, con Mauro Grossi alle note su Skoda Fabia R5 sono stati padroni a Crodo, chiuso davanti alla Fabia di Margaroli-Dresti, Laurini-Zeffiretti su Volkswagen Polo, Chentre-Grimaldi e Bruni-Esposito su Skoda Fabia.

La pioggia arriva a pochi minuti dall’inizio della seconda prova, quando i primi avevano quasi tutti optato per gomme da asciutto. Protagonista è lo stesso Bruni, il migliore di tutti ad adattarsi alle insidiose condizioni del fondo. Gli 11,1 secondi guadagnati nei confronti di Caffoni, terzo di prova, gli valgono la vetta della classifica al termine del primo giorno di gara, proprio davanti al plurivincitore del “Valli” e grande favorito della vigilia Caffoni, a caccia del successo numero sette in questa manifestazione.

Secondo di prova sulla Domobianca e terzo assoluto nella generale è Edoardo De Antoni accompagnato alle note da Martina Musiari, con 10,2 secondi da recuperare su Bruni. Quarta piazza per Fabrizio Margaroli seguito da Laurini, Chentre ed il tre volte vincitore del Valli Ossolane Alessandro Bocchio. Chiudono la Top Ten Ilario Bondioni, Maurizio Mauri e Jacopo Araldo.

Da segnalare sulla Domobianca l’egregia prova di Mirko Pelgantini e Simone Ravandoni, capaci di staccare il quarto tempo assoluto a bordo di una Renault Clio R3. Bravi anche Mattia Broggi e Manuel Dal Santo, su Peugeot 208 Rally4, ottavi di prova, così come Manuel Bracchi e Debora Fancoli, noni di prova su Peugeot 106 A6 e 15esimi assoluti (primi con una vettura non a quattro ruote motrici).

Da segnalare il forfait di Alberto Battistolli, che ha dovuto rinunciare a prendere il via causa positività al Covid-19.

Il menù di domani, oltre a prevedere condizioni meteo migliori di quelle odierne, comprende due passaggi sulla Valle Vigezzo, nei dintorni del centro nevralgico della gara, due prove sulla Cannobina, sempre decisiva per le sorti finali della corsa, ed un ulteriore impegno sulle tortuose strade di Crodo-Mozzio.

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