Elfyn Evans e Scott Martin (Jaanus Ree / RedBull Content Pool)

Elfyn Evans e Scott Martin su Toyota Yaris Rally1 sono i leader del Rally del Portogallo, al termine di una giornata da cuori forti e da gomme straordinariamente deboli.

Numerosi i colpi di scena e le forature che hanno rimescolato le carte nel corso di questa durissima giornata di gara, costringendo molti degli annunciati protagonisti della vigila a dover alzare bandiera bianca.

Il primo, durante la PS5, è stato Sebastien Loeb; la leadership dell’alsaziano è durata lo spazio della fine di una prova speciale e l’inizio della successiva, mandando prematuramente in fumo le sue ambizioni di vittoria.

Oltre a Loeb, tanti altri nomi hanno registrato problemi più o meno pesanti: in primis il suo eterno rivale Sebastien Ogier, vittima di una doppia foratura nel corso della sesta e settima speciale che lo hanno costretto ad abbandonare anzitempo la lotta al vertice.

Se i due Seb piangono, neanche in Hyundai possono festeggiare. Sempre nel corso della PS6, anche Ott Tanak ha bucato, perdendo più di un minuto e mezzo nella generale. Situazione che, fatto salvo le condizioni del fondo sterrato portoghese, decisamente peggiorato nel pomeriggio rispetto al loop mattutino, fanno crescere più di un dubbio sulla bontà dei pneumatici portati da Pirelli in questa gara.

Le brutte notizie in casa Hyundai continuano nel corso dell’ottava speciale, quando un problema all’albero di trasmissione ha costretto un frustrato Thierry Neuville a rallentare mentre occupava la seconda posizione assoluta. Il belga non ha minimamente nascosto la sua rabbia nei confronti del team di fronte alle telecamere del WRC.

In tutto questo, colui che può gioire delle disgrazie altrui è senza ombra di dubbio Kalle Rovanpera. Il finnico, partito con l’handicap di dover pulire le strade, conclude questa giornata al secondo posto assoluto dietro al compagno di squadra Evans, a poco più di 13 secondi dal gallese.

Terza posizione provvisoria per Dani Sordo con la terza I20 Rally2. Lo spagnolo si è tenuto distante dai problemi e dagli acuti, ma la costanza resta uno dei punti forti del suo curriculum, capace di chiudere questa difficile giornata sul gradino basso del podio. Sordo dovrà guardarsi le spalle da Takamoto Katsuta, quarto assoluto a soli 5,2 secondi dal portacolori Hyundai.

Quinta è la prima Ford Puma di Gus Greensmith, anch’egli vittima di due forature di cui una “inspiegabile” nel corso dell’ultima super speciale di giornata, rafforzando i dubbi sulla qualità delle coperture nostrane. Il sesto posto è di Pierre-Louis Loubet, seguito dal deluso Neuville e dal caposquadra M-Sport Craig Breen. L’irlandese ha prima bucato nel corso della PS6, per poi uscire di strada senza grosse conseguenze durante la penultima speciale.

La top ten è completata da Adrien Fourmaux e da Ott Tanak.

Nel WRC2 open, la leadership è in mano a Teemu Suninen, che eredita la vetta dalle mani di Andreas Mikkelsen, afflitto da problemi di potenza sulla sua Skoda Fabia Rally2. Il finlandese comanda davanti a Johan Rossel ed Oliver Solberg.

La giornata di domani sarà composta da 7 prove speciali, con la temibile Amarante di quasi 38 Kilometri che promette ulteriori colpi di scena.

Copyright © Rally.it: puoi ripubblicare i contenuti di questo articolo solo parzialmente e solo inserendo un link al post originale.