Certo il Rally è appena iniziato e le gare si decidono all’arrivo ma Sebastien Loeb è ancora il cannibale che conoscevamo, anzi la stima sul pilota alsaziano non può che aumentare.

Stamattina si sono svolte tre prove speciali con Elfyn Evans scatenato sui 12 km di Lousa, dove ha fatto letteralmente il vuoto ed è balzato al comando.

A Gois, con i suoi 19 km, il gallese fa il bis, facendo volare la Toyota Yaris ma la classifica è davvero compatta, solo le tre Ford Puma di Greensmith, Loubet e Fourmaux, accusano oltre 10″ di ritardo.

Ma i sussulti arrivano nella prova più famosa, Arganil, con i suoi 18,72 km. Sebastien Loeb e Isabelle Galmiche , Ford Puma Rally1, vince la prova ed è il pilota più anziano, con i suoi 48 anni,2 mesi e 24 giorni, a vincere una ps del mondiale e ad essere al comando di una gara mondiale, ed è anche quello che ha vinto due prove speciali del WRC con il maggior divario temporale (Monte 2002 e Portogallo 2022) dopo oltre 20 anni è ancora lassù.

Detto dei record, che può ancora ritoccare, la lotta portoghese è ancora accesa.

Loen ha solamente mezzo secondo dalla Toyota di Evans, seguono le Hyundai i20 di Neuville e Tanak, ricordiamo che il belga partiva per secondo, e dunque trovava strada ancora da pulire. In piena lotta anche le Toyota di Rovanpera ed Ogier, rispettivamente a 5″7 e 6″7.

Nel pomeriggio altre 4 prove speciali, la ripetizione di quelle mattutine e la breve Lousada di 3,3 km.

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