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Dakar 2023: percorso coast-to-coast e (quasi) tutto nuovo

photo by dakar.com

Ancora poco più di sei mesi ci separano dalla partenza della Dakar 2023. Come sempre la discussione si è fatta sentire alla fine dell’edizione di quest’anno dal punto di vista dei mezzi. La prima chiaramente ha dato contro ai 4×4, sempre al centro dell’attenzione da vent’anni a questa parte; ad oggi si urla allo scandalo per il troppo vantaggio tecnico che le quattro ruote motrici hanno accumulato con la nuova omologazione T1+. Chiaramente sono tutte polemiche sterili da cui ci dissociamo, continuando a guardare l’aspetto competitivo che più ci soddisfa.
Nasser Al-Attiyah ha dimostrato di avere gran feeling e soprattutto esperienza, portando alla vittoria il suo fedelissimo Hilux. Ormai il binomio Nasser/Toyota è ben consolidato ed è lui l’uomo da battere per la prossima edizione. Inizio invece burrascoso per Audi, che salita sul ring con Cassius Clay non è riuscita ad ottenere i risultati sperati pur avendo niente poco di meno che Stephanè Peterhansel e Carlos Sainz. Il riscatto per il francese è comunque arrivato tempo dopo, dimostrando la grande tecnica dietro il mezzo tedesco. Che sia la volta buona per rivedere il gruppo Volkswagen ai vertici?

Detto questo passiamo al percorso. Settanta percento completamente nuovo. Esatto, avete letto bene. David Castera si è impegnato a fondo, tracciando nuovissimi percorsi che terranno impegnati tutti gli equipaggi per quattordici tappe e quindici lunghissimi giorni. Di fatto, come vedete in foto, è letteralmente un coast-to-coast, partendo da Sea Camp ad ovest, per poi giungere a Dammam ad est. Verrà costeggiato il mare per poi risalire di quota.

Il nuovo percorso della Dakar 2023

Ma le novità non finiscono qui; infatti il roadbook sarà completamente digitale per cominciare. In alcune speciali ci saranno delle tracce a specchio, ovvero due distinti waypoint validi per il medesimo passaggio. Si parla anche di un tempo bonus per le moto, ma i dettagli verranno rilasciati più avanti nel tempo.
Detto questo, non vediamo l’ora che sia il 31 dicembre!