Primo di classe, terzo di raggruppamento ed ottavo assoluto il pilota di Adria si vede escluso dalla classifica finale per un’irregolarità ampiamente discutibile.

Adria (RO), 20 Giugno 2022 – Al termine dell’ultimo controllo orario del Rally Lana Storico tutto era pronto per dare il via ai festeggiamenti per l’ennesima prestazione di rilievo ottenuta da Matteo Luise, a conti fatti dominatore della classe A-J2/2000, terzo di quarto raggruppamento e firmatario di un’ottava piazza assoluta che aprivano nel miglior modo possibile il secondo girone di un Campionato Italiano Rally Auto Storiche che lo vede sempre più protagonista ai piani alti.
Pronti, via ed il pilota di Adria, come sempre affiancato dalla moglie Melissa Ferro sulla Fiat Ritmo 130 gruppo A curata da Silvano Amati e Valentino Vettore, confermava il proprio ottimo stato di forma, già nono assoluto dopo la prima prova speciale del Sabato, quella di “Campore”.
La prematura uscita di scena del diretto rivale nella rincorsa al tricolore di raggruppamento, Farris e la sua Porsche 911 gruppo B, consiglia al portacolori del Team Bassano una condotta di gara prudente, votata unicamente all’accumulo di quanti più punti possibili per il campionato.
Al giro di boa la partita per la classe era sostanzialmente già chiusa, oltre un minuto il passivo di Lenci, mentre la lotta si faceva accesa per la difesa del terzo dagli attacchi di Sordi.
La trasferta biellese proseguiva liscia per l’adriese, capace di rispondere agli attacchi della concorrenza e di difendere egregiamente il gradino più basso del podio in raggruppamento.
L’ottava piazza assoluta si rivelava essere un’altra ciliegina sulla torta di un weekend perfetto, prima che la scure delle verifiche tecniche post gara si abbattesse sul destino del polesano, escludendolo dalla competizione per un’irregolarità rilevata dai commissari tecnici preposti.

“Dopo che Farris si era fermato” – racconta Luise – “abbiamo deciso di non spingere troppo perchè avevamo l’occasione di portare a casa un bel gruzzoletto di punti che ci avrebbe permesso di allungare parecchio in campionato, parlando di raggruppamento. Abbiamo contenuto Sordi e la sua Porsche gruppo B, chiudendo il nostro Lana Storico soddisfatti. Quando ci hanno chiamato in verifica non me lo aspettavo proprio. Non eravamo primi di raggruppamento e nemmeno nei tre assoluti. Dopo varie verifiche alla nostra Ritmo i commissari sono passati ai carburatori che, come da fiche, erano della giusta misura. Quello che ci è stato contestato è stato il diffusore, una parte all’interno del carburatore che, solitamente, è più stretta per far aumentare la velocità dell’aria. Quello che si chiama effetto Venturi. Invece di averlo più stretto noi l’avevamo più largo e noi ci siamo limitati a controllare che la dimensione, prevista a quaranta, fosse rispettata. Non avevamo la minima idea che la dimensione di quel foro, più grande del previsto e quindi penalizzante per noi in termini di prestazione, sarebbe potuta essere irregolare. Siamo in un raggruppamento dove ci scontriamo con vetture da oltre centocinquanta cavalli in più, rispetto alla nostra, quindi credo che non sia quel foro che fa la differenza per noi. Chi pensa che i nostri risultati siano merito del diffusore sbaglia di grosso. In classe il secondo aveva già un minuto dopo sole quattro prove. Fa molto male e sembra un accanimento contro di noi. In verifica non ho visto la stessa equità tra i nostri controlli e quelli del primo assoluto, tanto per dirne una. Oltre allo zero avremo dieci punti di penalità quando potevamo andare ad oltre quaranta di vantaggio. Torneremo più forti di prima.”

Ufficio Stampa: Fabrizio Handel

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