Importanti vittorie per i portacolori di Rally Team, il primo passa al comando della CRZ di quarta zona mentre il secondo, inseguendo a meno tre, allunga nel R Italian Trophy.

Rosà (VI), 06 Luglio 2022 – Erano ben tredici i portabandiera scesi in campo per affrontare il secondo appuntamento della Coppa Rally ACI Sport, a massimo coefficiente, in quarta zona.
Poca la fortuna che ha contraddistinto le due punte di Rally Team nella classe maggiore, in occasione di un Rally Valli della Carnia andato in scena tra Sabato e Domenica.
Enrico Zille, con Franco Durat su una Ford Fiesta R5 di Motor Team ha lamentato noie tecniche, in particolare alla leva del freno a mano che lo ha portato a toccare sulla sesta speciale, ma comunque soddisfatto della sua quattordicesima piazza finale in R5 – Rally 2.
Un senso di appagamento che ha coinvolto anche Giovanni Toffano, alle note Matteo Gambasin su una Skoda Fabia R5 di MS Munaretto, in costante crescita nella due giorni friulana ma costretto ad alzare bandiera bianca, sulla settima, per problemi alla trasmissione.
Pronto il riscatto, in Rally 4, per un più che positivo Roberto Petozzi, con Eros Zanetti su una Peugeot 208 R2 di Team Autocar, quinto di classe e primo virtuale tra le aspirate, raccogliendo punti importanti che lo portano al sesto in CRZ ed all’ottavo in R Italian Trophy.
Buona partenza, sesto dopo la prima speciale, per un Filippo Vanzetto che, assieme a Giorgio Simioni su una Peugeot 208 Rally 4 di Baldon Rally, si è visto obbligato allo stop anticipato, sul successivo trasferimento, a causa di un problema di natura tecnica all’impianto frenante.
È un raggiante Matteo Duca, alle note Giorgia Tullio, il firmatario della quattordicesima piazza in Rally 4, soddisfatto del lavoro svolto da Baldon Rally per affinare il setup della Peugeot 208 R2.
Mastica amaro invece Michele Maieron, alla sua destra Clio Pittino su una Renault Clio Williams gruppo A targata SA CAR, bloccato sull’ultimo impegno in programma per il cedimento di un giunto che, dopo un anno di latitanza, non è riuscito a rovinare un weekend divertente.
Via ai festeggiamenti in classe RS 2.0 Plus per il vincitore Alessandro Bravin, con Jessica Durat al suo fianco ed al volante di una Renault Clio RS, al primo centro stagionale ed autore del sorpasso in testa alla CRZ di zona quattro, cancellando in un solo colpo lo sfortunato esordio.
Gli fa eco il giovane figlio d’arte Matteo Doretto, alle note Iuri De Felice sulla Renault Clio Rally 5 di Gima Autosport, siglando la classe e primeggiando anche nella generale di gruppo RC5N.
Un altro podio che, unito al secondo di Under 25, si traduce in soli tre punti da recuperare dalla vetta della zona quattro ed in un’importante allungo nel raggruppamento di R Italian Trophy.
Tra le millesei del gruppo A poca fortuna per Riccardo Zavagno, con Manuel Lazzer su una Peugeot 106 Rallye gruppo A di Galiazzo, rientrato alla Domenica dopo la rottura dell’alternatore ed autore di una settima piazza che lo mantiene primo, a pari punti, nella CRZ.
A precederlo di una posizione è stato il rientrante Alessandro Baron, su una vettura gemella con Luca Mengon alle note, buon sesto nonostante i cinque anni di assenza dalla scena.
Un autentico calvario, fatto di tanti problemi di natura tecnica che lo hanno portato al ritiro sulla nona speciale, quello vissuto da un Fabio Bertazzolo che, in coppia con Davide Benetton su una Citroen AX gruppo A, chiude secondo in CRZ, tra le A5, a meno tre dal capoclassifica.
Spettri del recente passato hanno inciso pesantemente sulla prima giornata di Gianluca Cella, al suo fianco Arianna Michelutti su una Peugeot 106 Rallye gruppo N di Team Autocar, autore di una buona rimonta alla Domenica, valsa una quinta piazza di N2 che fa morale per il futuro.
Tre anni di assenza dal volante si sono fatti sentire per Daniel Reato, con Luca Zollet alla sua destra, con una partenza a rilento al Sabato per poi trovare, nella giornata seguente, un ritmo in costante crescita che gli ha permesso di recuperare fino alla decima casella di classe N2.

Ufficio Stampa: Fabrizio Handel

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