Mikaela Ahlin-Kottulinsky (SWE) / Johan Kristoffersson (SWE), Rosberg X Racing (Photo by Colin McMaster)

Siamo giunti anche al giorno di gara, di nuovo. Come un deja vu, rivediamo la schiera di tutti i team pronti a darsi battaglia nelle varie gare, determinate dalle qualificazioni di ieri. Aleggia nell’aria ancora un sentore di rivincita tra Carlos Sainz e Johan Kristoffersson. Dopo il brutto scontro avvenuto in gara, il pilota svedese non si è pronunciato a riguardo ma come sapete ha ricevuto una penalità di 30″ che gli è costata la vittoria. E’ notizia di stamattina che il caso è ancora sotto analisi, in quanto sono stati reperiti i dati delle vetture e nuove immagini dell’accaduto. Non sappiamo ancora se la punizione per il team di Nico Rosberg rimarrà la stessa o se verrà appesantita. Una cosa è certa: l’imbuto disegnato nel tracciato è stato un invito a nozze per realizzare degli incidenti. Tralasciamo le polemiche a riguardo, ma chiaramente non è stata una scelta azzeccata considerando che non stiamo correndo la “Figure 8“.

La domenica come di consueto si apre con la Semifinale 1. Una run davvero senza sbavature per Johan Kristoffersson e Mikaela Kottulinsky, che chiudono al primo posto senza nessun tipo di timore. Al contrario si accende una sfida infuocata tra Laia Sanz e Sara Price. Con la spagnola davanti, la conduttrice dell’Odissey targato Chip Ganassi la colpisce duramente nel tentativo di un sorpasso in velocità. Colpisce con la ruota posteriore destra Laia Sanz, la quale riporta danni soltanto alla scocca. Finisce invece così la corsa per Sara Price, che con la ruota quasi staccata riesce a raggiungere la switch zone, ma chiaramente Kyle LeDuc non può ripartire. Decisamente poco fairplay però da parte del pilota americano, che durante l’intervista asserisce che una buona parte della colpa sia stata anche di Laia Sanz, ma le immagini attestano altro. In questo modo RXR e Acciona entrano di diritto nella Finale.

La Semifinale 2 ha dato vita ad un’altra sfida molto agguerrita. Jutta Kleinschmidt che ha preso il volante per prima dell’ABT Cupra ha cercato sin dalle prime fasi di gara di mantenere un buon ritmo; tuttavia Emma Gilmour non ci stava. Un sorpasso dopo l’altro con staccate al limite e incrocio di traiettorie. Al cambio pilota però Nasser Al-Attiyah ha avuto la possibilità di allungare ai danni di Tanner Foust. Sebastièn Loeb e Cristina Gutierrez invece hanno preso il largo da subito, vincendo ma non senza problemi. Infatti la giovane ragazza ha affermato, una volta scesa dall’Odissey, che sentiva un calo di potenza e si augurava che il suo compagno di squadra potesse finire la corsa. Quattro sono stati i secondi di vantaggio su ABT Cupra, secondo, mentre McLaren chiude la line-up con oltre 18″ di svantaggio. Porte spalancate della finale per ABT Cupra e X44.

La Crazy Race è stata letteralmente pazza! In sfida i due fratelli Hansen che nonostante l’amore fraterno non si sono risparmiati. Ha avuto la meglio Andretti United, con al volante Catie Munnings e Timmy Hansen che entrano così nella griglia della Finale. Secondo posto per JBXE, il team di Janson Button, con un ritardo di 10,53″ accumulato per un errore durante un cambio di direzione. Tamara Molinaro e Timo Scheider devono dare forfait per un problema, lasciando così indisturbati al terzo posto Lance Woolridge e Cristine G. Zonca.

La Finale. Quello che tutti hanno aspettato fino ad ora. Sotto i riflettori la resa dei conti tra RXR e Acciona. Tutti e cinque gli equipaggi sono partiti bene, trovandosi appaiati all’imbuto iniziale. Nasser Al-Attiyah si infila senza esitazione seguito da Johan Kristoffersson; Carlos Sainz cerca un varco ma è costretto a frenare per evitare il contatto con Timmy Hansen. RXR parte alla rincorsa di ABT Cupra, ma il qatariota è velocissimo aggiungendo decimo su decimo al suo vantaggio. Ad inseguire Sebastièn Loeb alla ricerca del ritmo, ma fatica a non far allontanare il duo di testa. Nelle retrovie, prima dello switch zone, Carlos Sainz è costretto a fermarsi: il suo Odissey si è ammutolito. Il colpo di scena principale avviene nella zona di cambio. Jutta Kleinschmidt non riesce ad allentare la cintura. Presa dalla foga non riesce ad allacciarla correttamente ma parte comunque. Mikaela Kottulinsky effettua un sorpasso da manuale all’interno del guado, dileguandosi poi con un vantaggio notevole e portando alla vittoria il team RXR. La forte tedesca riesce a concludere al secondo posto, ma viene comunicato dall’organizzazione poco dopo che il team ABT Cupra è stato squalificato per quanto commesso. Entrano così di diritto al secondo posto Sebastièn Loeb e Cristina Gutierrez guadagnando punti fondamentali per il campionato, mentre a chiudere la classifica ci pensa Andretti United.

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