Il Rally di Salsomaggiore Terme si decide sempre sul filo dei secondi, una gara sempre combattuta e dal pronostico sempre incerto, spesso decisa sull’ultima prova speciale.

Forse mai come in questa edizione pronosticare il vincitore era cosi difficile, con 5 piloti su tutti: Roberto Vellani, vincitore del 2021, Antonio Rusce (vinse nel 2019 e 2020), Luca Pedersoli, Gianluca Tosi e Davide Medici, tutti su Skoda Fabia ad eccezione della VW Polo di Pedersoli.

Eppure è stata la gara meno combattuta della storia di questo giovane Rally con il distacco più ampio tra 1° e 2° classificato, 13″4 (che sono comunque pochi).

Il merito va tutto a Davide Medici e Daniele De Luis meritati vincitori della gara di zona emiliana. Abbiamo contattato il vincitore per farci raccontare la sua terza vittoria assoluta nei Rally, diciamolo pure, una vittoria inaspettata per molti.

Davide grazie del tuo tempo, quanto ti mancava questo assoluto?

“Un saluto a tutti i lettori di Rally.it. I dubbi in certi tipi di gare ci sono, quando corri contro piloti d’esperienza, piloti che comunque corrono sovente e con vari chilometri e gare mensili alle spalle, ed io che corro magari 2 gare all’anno e sono consapevole della mancanza di alcuni automatismi. Ero determinato ma so che difficilmente si primeggia in queste situazioni, in qualunque sport devi essere allenato, capita nella maratona ma anche al tiro con l’arco ed è valido anche per i Rally. Resta il fatto che volevamo vincere, a nostro favore c’erano le prove corte, visto che molti avversari sono abituati a gestire prove lunghe, con le prove corte non hai problemi di usura gomme e freni, inoltre sono zone in cui i piloti ci tengono molto a fare bene, la rivalità è alta. Se mi avessero detto parti e vinci non ci avrei scommesso un euro e sapevo che sul primo giro le avrei buscate, invece l’acqua è stato il nostro punto di forza, l’acqua ci ha permesso di vincere e nell’ultimo giro abbiamo gestito la gara”.

Prima volta per te sull’acqua con una Rally2?

“Si. Mi sono consultato con il team Erreffe e con la Pirelli, dopo poche curve ho visto che il grip c’era e mi sono fidato delle Cinturato da 18 pollici, ho assaggiato il terreno, un set up da bagnato perfetto di Erreffe. Le condizioni di pioggia erano uguali per tutti e anche la scelta delle gomme, sul secondo giro ho spinto sulla ps di Varano, quella che preferisco, con curve veloci. Non pensavo si potesse andare cosi forte, macchina perfetta, tra asciutto e bagnato non ci sono stati grandi differenze. Certo non c’era la pioggia battente ma c’erano i rigagnoli e non era facile andare a tutta nel fango dei tagli, poi c’erano molte curve da fare in percorrenza e capire il grip in deriva, li sentivo la macchina scivolare ma ci stava”.

Ti sei reso conto di andare forte? Hai avuto il tempo di farlo?

” Durante una prova fai mille ragionamenti e commenti mentali. Uno guida al 100% ma nel frattempo pensi a quanto si fa forte in certe condizioni, ed una volta non era così”

La pioggia ti ha fatto vincere ma la volevi?

“Avrei voluto asciutto, quando ho visto l’acqua al mattino mi sono abbattuto ma dopo un minuto ero già deciso e senza paura. Le condizioni erano uguali per tutti, dovevo fare le scelte giuste e senza paura. Nelle difficoltà bisogna cercare soluzioni”.

Io ti ho pronosticato vincente, anche tu lo hai fatto?

“Partito da casa ho detto “Stavolta vinciamo”, gli avversari dovevano dimostrare qualcosa, io invece non avevo pressione. Io amo le corse in macchina, ho grande passione ma ho un lavoro che mi assorbe al 100%, lavorando 15 ore al giorno. Quando corro stacco la spina del lavoro e viceversa. La spina del Rally l’ho attaccata venerdì, solo ricognizioni autorizzate e finita la gara Domenica ho ristaccato la spina. Ogni gara che faccio vado per cercare di vincere,  la vittoria è una grossa soddisfazione personale in queste condizioni non me l’aspettavo, non è la mia priorità, e magari non ho goduto come avrei fatto anni fa, in cui facevo campionati e avevo obiettivi”.

Vincere è comunque un grande stimolo?

“Certo, la vittoria è unica. Ti faccio un esempio, prima mi sarebbe piaciuto fare anche Modena, ora invece ho proprio un desiderio forte di fare questa gara, che mi piace molto”

Vittoria a Salsomaggiore, se a Modena andasse bene non ti viene voglia di disputare la finale di Coppa Italia nel Lazio?

“In effetti si potrebbe pensare ad un discorso del genere”.

Per un pilota come te che campionato sarebbe adatto?

“Per il mio tempo a disposizione direi il campionato ideale è IRC, una gara ogni due mesi ed un montepremi interessante. un campionato italiano non è nelle mie potenzialità temporali ed economiche”

Corri poche volte, per cui il navigatore dev’essere molto importante, serve completa fiducia.

” E’ così , con Daniele De Luis mi posso fidare ciecamente, siamo sulla stessa frequenza, anche se corriamo raramente siamo come fratelli. Daniele De Luis e Silvia Rocchi sono i due mie navigatori di riferimento”.

Ti manca una gara come l’Appennino Reggiano?

” Mi manca ma non sono attaccato al territorio quando corro. Io provo poco, ho buone note e mi piace molto correre fuori casa. Certo in casa tutti ti conoscono, ci sono i tifosi ed amici”

Amici che erano a Salsomaggiore?

“Ora ho 43 anni è bello stare in macchina e la propria passione la si può trasmettere ai nipoti ed amici, adesso il Rally, in famiglia, lo viviamo come svago. Alla fine di Varano dell’ultima prova erano ad aspettarmi è stata una grande emozione festeggiare la vittoria”.

Questa è la tua terza vittoria assoluta (Valli PC 2012, Colline Matildiche 2014 le altre due n.d.r.), quale la più emozionante?

“Al Valli piacentine 2012 fu molto bella, usavo la Ford Fiesta WRC 1.6, mai usata, ed era la mia prima volta su una WRC. Una goduria immensa da guidare, un auto tecnologicamente avanzata e grazie al team A Style che mi diede quella possibilità. Questa è stata costruita in un modo mentale , ora sono molti anni che non corro in maniera continua, ho vinto in maniera inaspettata.  Una vittoria vissuta in serenità , senza agitazione, con un’auto e gomme mai usate sul bagnato. Ho cercato di comportarmi da professionista. Forse delle tre è questa la migliore vittoria”.

Ti piacciono le prove della gara?

“Pellegrino e Varano sono belle prove, Tabiano è una ps più anonima e corta, l’ho affrontata solo per arrivare in fondo, inutile prendersi dei rischi, un pò come la prova di Sabato a Salsomaggiore”

A Salsomaggiore Terme niente antitaglio hai preferenze?

“Una volta si correva in modo sportivo e professionale e le gare forse devono rimanere come una volta, ora si corre diversamente, e per dare a tutti le stesse possibilità si usano gli antitaglio. Forse nelle gare minori l’antitaglio è più corretto mentre in un mondiale e nelle gare titolate non li vorrei vedere”.

Ringraziamo Davide Medici, pilota talentuoso che ora vive i Rally in maniera differente. Nonostante corra raramente è riuscito a trovare la giusta formula, ed equilibrio, sfruttando al massimo il poco tempo a disposizione per programmare la gara. Davide torna alla vittoria dopo 8 anni in una gara dove non mancavano di certo gli avversari.

 

 

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