Il campionato europeo ha oramai un vincitore, manca solo una gara alla fine di questa stagione ma già si parla del 2023. Il Rally di Roma, una delle gare più riuscite, potrebbe anche non fare parte dell’ERC del prossimo anno è lo stesso Max Rendina ad ammetterlo in questa intervista in cui ci parla della gara che sente, in gran parte, sua.

La programmazione del calendario 2022 non è stata delle migliori con ben 4 gare nella penisola iberica (2 Portogallo e 2 Spagna), con il Rally Catalunya, già mondiale, ad aver accolto anche la gara europea, che rischiava seriamente di dover rinunciare ad una tappa.

Per la prossima stagione potrebbero arrivare cambiamenti ed alcuni voci mettono sul piatto due possibili date italiane, appunto il Rally di Roma, ed il Rally di Alba. Una gioia per i tifosi italiani se tutto ciò, ancora lontano dalla realtà, si potesse concretizzare.

Abbiamo interpellato Max Rendina, organizzatore della gara romana per sapere il suo parere e per qualche spunto sul Rally di Roma.

Ciao Max, tempo fa ci fu un interessamento per un eventuale vendita del Rally di Roma, la prima domanda è dunque questa, il Rally di Roma è in vendita?

” Un saluto a Voi ed ai lettori. Sarò breve nella risposta, no, non è in vendita”.

Il Rally di Roma ha avuto un percorso sempre in ascesa, fino ad essere incoronata la gara più bella dell’Europeo, cosa prevedi nel futuro prossimo?

” E’ un momento in cui pensiamo anche ad un possibile ritiro, purtroppo non so cosa dire del futuro. Noi siamo una S.P.A. e non un’associazione motoristica, per cui alla fine i conti devono tornare”.

Restando sull’argomento il Rally di Roma è al vertice del rallysmo europeo, per migliorare può solo entrare nel WRC, da organizzatore cosa ne pensi?

” Ci accontentiamo dell’europeo, quest’anno è cambiato il promotore, che è lo stesso del WRC, per cui stessi standard mondiali. Con una sola differenza, la nostra gara dura un giorno in meno. Il nostro livello organizzativo è altissimo, centinaia di persone che lavorano per l’evento e nelle fasi più impegnative dedicano 18 ore al giorno per la riuscita del Rally di Roma”

Si parla di una ipotetica seconda gara italiana nel campionato europeo, è un fattore positivo sotto il tuo punto di vista?

“Più gare ci sono titolate in Italia meglio è, questo anche per i tifosi e mediaticamente per il nostro paese. Vorrei precisare che Roma è ben disposta anche a sacrificarsi e tornare ad una gara nel solo campionato italiano”.

Max Rendina oggi si sente più pilota , organizzatore o team manager?

“Oggi mi sento un imprenditore . Un ruolo molto difficile. Anche perchè Max Rendina con Motorsport Italia è il Rally di Roma. Vi sono gare mitiche in Italia, posso fare dei nomi come Targa Florio e Mille Miglia, in cui gli attuali organizzatori non sono gli ideatori di quella gara, per il Rally di Roma il discorso è diverso, è una gara che sento come un figlio”.

Il Rally di Roma in questi anni è cresciuto molto, questa tua gara ha fatto presa sul pubblico?

“”Si, è entrato nelle famiglie romane. Nel fine settimana del Rally la gente lascia anche Roma per seguire la gara sulle prove speciali in Ciociaria dove il pubblico è abituato e dove motorsport italia ha la gran parte dei suoi tifosi . Il Rally è uno sport itinerante e vedere appassionati romani mi fa piacere, speriamo di continuare su questa strada. Gli appassionati non aspettano il Rally di Roma in quanto gara del campionato italiano o di europeo, aspettano l’evento romano, come ogni anno. Ricordo quanto fu difficile con le istituzioni e gli sponsor, un orgoglio esserci riusciti”

Solo Rally di Roma o ci sono altre cose in programma?

“In effetti ora c’è il Rally del Lazio/Cassino/Pico , finale di zona, vogliamo fare crescere questa gara anno dopo anno, piano piano. I ciociari lo meritano per il supporto che mi danno continuamente “

Con una gara come il Rally di Roma non sarà facile trovare spazio?

“Roma e Lazio giocano entrambe in serie A, possiamo anche dire che i sogni non si pagano”.

Ora parliamo di un pilota Michael Rendina, cosa ci puoi dire?

“Per adesso posso dire che è mio figlio, pilota staremo a vedere sarebbe un sogno per me. Magari il prossimo anno sarà in azione in qualche programma, che naturalmente non potrà essere l’italiano Junior (dove Motorsport Italia è il service  n.d.r.)”.

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