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È stata una parte poco conosciuta d’Italia quella che ha visto il passaggio della prima giornata della Modena Cento Ore 2022.
Lasciata Milano Marittima, infatti, gli equipaggi si sono diretti verso L’Etruria, storica parte geografica rimasta ancora poco sfrutta dal punto di vista turistico.
Proprio lì, dopo circa una novantina di chilometri, i concorrenti si sono potuti cimentare sulla prima prova speciale della giornata: la PS1 Passo dello Spino di 6,9 chilometri. Caratteristica che rende unica la prova dello Spino sono i cordoli che sono stati verniciati bianchi e rossi in pieno stile pista.
Piacevolissima da guidare, anche grazie al fatto che in molti punti la strada era stata appena riasfaltata.
Emozionante sentire l’urlo dei 6 cilindri delle Stratos inerpicarsi tra i tornanti e i rettilinei di questa prova speciale.
Un perfetto debutto per questa tanto attesa Modena Cento Ore.
Un paio di ore di guida tra gli scenari delle colline tra Emilia, Umbria e Toscana, ha permesso agli equipaggi di rilassarsi e godersi una parte del viaggio paesaggisticamente molto piacevole.
La seconda prova speciale: Croce ai Mori di 10,10 km, ha sicuramente premiato le macchine più potenti visto le curve molto aperte e i lunghi rettilinei. Purtroppo, al ciglio della strada, si sono fermati alcuni tra i primi concorrenti ad avere noie meccaniche in questa Cento Ore. La speranza di tutti è di rivederli, appesantiti solo di qualche penalità, alle prove di domani.
Dopo la meritata pausa pranzo, gli equipaggi sono ripartiti subito per la terza prova speciale della giornata: la Vallombrosa di 6,07 chilometri immersa nelle foreste casentinesi. Le vetture più spettacolari da vedere passare molto vicine sono state senza dubbio la Ford GT40 del 67, equipaggio Philippe Olczyk – Eric De Bolle e la più vecchia vettura presente alla Modena Cento Ore: la Alfa Romeo 8 C Monza del 1934, equipaggio Timothy A. Hartnoll – Rupert Bravery.
Ultima prova speciale della giornata: la velocissima PS 4 Passo del Muraglione di 6,65 chilometri.
Nella giornata di oggi la vettura che più ci ha conquistato è stata la Opel Monza 3.0 E del 1980 dell’equipaggio Stephan Jocher – Matthias Jocher, vincitrice del Campionato Europeo Turismo del 1980 e seconda assoluta alla 24 Ore del Nürburgring dell’81.
Come sempre, parlando con i proprietari si scoprono anche le storie più belle legate alle vetture, come la Jaguar E-Type FHC del 1961 di Peter Wallman – Caterina De Bartolo, di proprietà della famiglia da oltre 35 anni.
Dopo l’arrivo nella centralissima piazza Aurelio Saffi di Forlì dove tutte le macchine sono state esposte e ammirate dal pubblico, la classifica è la seguente: la sezione Competition vede in testa la Porsche 911 SC Gruppo 4 del 1981 dell’equipaggio Kris Rosenberger – Nicola Bleichner, mentre nella sessione regolarità guida per ora la Aston Martin DB6 del 1966 dell’equipaggio Julian Reddyhough – Adrian Pope
L’appuntamento è per domani mattina quando alle 7 il convoglio partirà da Milano Marittima alla volta Misano World Circuit Marco Simoncelli per la prima gara in circuito di questa edizione.
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