Photo by Dakar.com

Giusto una formalità. La Dakar 2023 è iniziata in punta di piedi, in silenzio come un gatto che si avvicina alla sua preda. Quest’oggi i piloti hanno familiarizzato con le vetture in quei brevi tredici chilometri sulla spiaggia di Sea Land. Sabbia battuta, con un tracciato scontornato da un piccolo bank. C’è chi ha avuto problemi e il deserto vero non ha ancora avuto la possibilità di vederlo. Parliamo ad esempio di Erik Van Loon; l’olandese già sfortunato nel 2022 in quanto ha dovuto annullare la sua iscrizione a causa del Covid, si ritrova a ruote all’aria in questo breve tratto di prologo. Forse troppa enfasi per il pilota del team Toyota Overdrive. Riesce comunque a rimettersi su quattro ruote e a concludere il prologo con oltre 6′ di ritardo. E’ andata peggio a Vaidotas Zala. Il lituano riesce a chiudere il prologo con 5′ di ritardo, ma il motore del suo Hunter ha voluto dare forfait. I meccanici hanno fatto l’impossibile e sono riusciti a ricostruire il motore in tempo record, per permettere all’equipaggio di proseguire.

Mattias Ekstrom fa gli onori di casa, vincendo questo breve tratto per 1″ di vantaggio su Sebastièn Loeb. Quest’ultimo rinuncerà al Rallye di Montecarlo e sembra davvero deciso quest’anno a volersi imporre nella 45^ edizione della Dakar. Ricordiamo che fino ad ora non è ancora riuscito a vincere, che sia la volta buona? I distacchi per il momento sono molto risicati, con una distanza così breve; tutti nell’ordine di secondi per i top driver. Stephane Peterhansel terzo mentre subito dietro, con il fiato sul collo vediamo Nasser Al-Attiyah. Il qatariota, uscente vincente, dovrà combattere con unghie e denti per poter imporsi. Gli avversarsi sono agguerriti più che mai. Di seguito nelle posizioni di retrovia troviamo la carovana di Chicherit – Sainz – Terranova – Lategan e tutti gli altri via dicendo.

La corsa vera inizia tuttavia domani. Un’anello che si chiude su Sea Camp. La tappa sarà caratterizzata da un tratto di trasferimento di 234 km, nei quali sono compresi i due tratti di neutralizzazione. La tappa vera e propria misurerà 367 km, caratterizzati da sabbia e pietre. La sua conformazione la rende relativamente semplice, con piste battute su pietre e un tratto finale sabbioso dove i rookie possono avere i primi assaggi di dune. Come ben sappiamo alla Dakar può succedere qualsiasi cosa. Appuntamento a domani!

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